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Bolivia< Stato d'assedio non dichiarato nella zona di Cochabamba
by garabombo@autistici.org Saturday January 18, 2003 at 07:36 PM mail:  

dal Komite de Informakción autónoma : 17-18 gennaio 2003

STATO D’ASSEDIO NON DICHIARATO A COCHABAMBA

Continua lo scontro che ha già visto la sesta morte dal suo inizio: un contadino ucciso dall’esercito su di una carretera. Nel centro di Cochabamba si registrano scontri duri tra polizia e manifestanti.

Venerdi 17 contadini, studenti e piccoli commercianti hanno deciso di scendere in piazza per una manifestazione pacifica in sostegno ai cocaleros.
Nei pressi del mercato popolare di Calatayud la polizia ha violentemente represso il corteo che intendeva avanzare senza rispondere alle imposizioni delle autorità. La polizia ha colpito indiscriminatamente e violentemente donne e anziani, e ciò ha causato l’indignazione dei commercianti e della gente del luogo che spontaneamente hanno bloccato diverse strade circostanti. La polizia ha poi più volte caricato i blocchi stradali, e la gente dopo essere scappata momentaneamente tornava a bloccare le strade; sono stati accesi dei fuochi in strada e alzate barricate. Intorno a tutta la zona del mercato si sono registrati scontri e la polizia nonostante il numero delle persone in strada aumentasse ha deciso di sparare lacrimogeni e pallini antisommossa dappertutto. I primi risultati sono stati il ferimento di una donna incinta e di un commerciante e il crescere della rabbia popolare.

Nella mattinata di sabato un nuovo tentativo di corteo da parte dei lavoratori legati al settore della salute pubblica è stato bloccato dalla polizia.
Una marcia di pensionati che da una località limitrofa erano in procinto di arrivare alla città di Cochabamba è stata interrotta dalla polizia e i manifestanti sono dovuti salire su dei pullmans: la marcia così non è riuscita ad arrivare nel centro urbano, come previsto.
L’Università di Cochabamba è stata ancora una volta oggetto di violenze da parte della polizia che ha violato nuovamente gli spazi universitari per reprimere il dissenso studentesco e portare a termine 80 nuovi arresti. Durante i funerali di Hijonosa, morto martedì scorso, la polizia è intervenuta e militarizzato la zona; nei pressi della carretera che collega Cbba con La Paz sono stati fermati arbitrariamente 700 campesinos che manifestavano, sgomberati con gas lacrimogeni e proiettili sfollagente.
A Colomi i blocchi stradali sono man mano aumentati e ingrossati, senza paura della repressione poliziesca.
Nella zona del Chapare sono stati registrati consistenti movimenti delle truppe militari e duri scontri a Shinaota dove i gas lacrimogeni della polizia hanno ucciso, per asfissia, il sesto contadino dall’inizio delle manifestazioni, Nicolaza Condori.
Non si conosce ancora la cifra ufficiale degli arrestati ma dovrebbero essere almeno 750.

Nella zona stiamo assistendo ad uno STATO D’ASSEDIO NON DICHIARATO, tanto nella zona cittadina cochabambina, dove ogni tipo di libera espressione di dissenso viene repressa, come nelle province, molte delle quali hanno assistito all’interventi di polizia e militari perfino nelle scuole, negli ospedali, nelle chiese. Si teme che in qualsiasi momento lo Stato d’Assedio possa essere ufficializzato dalle autorità governative, il che aggraverebbe la già problematica situazione boliviana in materia di diritti umani e libertà d’espressione; intanto le organizzazioni di contadini stanno proseguendo nel blocco delle carreteras (principali vie stradali) contro la “dittatura democratica di Ponzalo Sanchez de Losada”.


















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