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Forum droghe: in preparazione per Vienna
by arkymedez Tuesday, Mar. 11, 2003 at 1:01 PM mail: arkymedez@laleva.cc

presa dalla lista MDMA - movimento di massa antiproibizionista.

1)APPELLO FUORILUOGO
Verso Vienna 2003


L'appello:
Un Mondo senza droga: il sogno, falso, si è infranto.
Campagna europea per la fine del proibizionismo

Dal 6 al 18 aprile 2003, i rappresentanti dei governi di tutto il mondo si riuniranno a Vienna per sottoporre a verifica, a metà del cammino, la strategia dei dieci anni, voluta fortemente da Pino Arlacchi e decisa a New York nel 1998 dalla sessione speciale sulle droghe dell‚Assemblea Generale dell‚ONU. Forte dello slogan „Un mondo libero dalla droga, possiamo farcela‰, questa strategia prometteva di eliminare o ridurre significativamente la domanda e l‚offerta di droghe illegali, prima del 2008.

Dopo cinque anni il fallimento è totale e la cacciata di Arlacchi da capo dell‚UNDCP ne è il simbolo più clamoroso. La pressione militare degli Stati Uniti contro i popoli del Sud America è l‚aspetto più distruttivo della „war on drugs‰; le politiche pragmatiche di molti paesi europei esprimono insofferenza per il dominio del pensiero unico americano; la diffusione della richiesta dell‚uso terapeutico della marijuana rompe un tabù. Ecco tre contraddizioni, tra le tante, che stanno esplodendo.

In questi stessi ultimi 5 anni, si è costituita una rete internazionale di organizzazioni che rappresentano cittadini e esperti indipendenti che insieme vogliono mettere i politici di fronte all‚inefficacia e al fallimento della proibizione della droga, e all‚evidenza invece che esistono alternative migliori.

E‚ la rete ICN (International Coalition for Just and Effective Drug Policies), di cui Forum Droghe fa parte. Nei prossimi mesi, i membri europei di ICN effettueranno pressioni sui politici nei loro diversi paesi perché il meeting di Vienna dell‚Aprile 2003 sia colto come una opportunità per la revisione della base legale del proibizionismo delle droghe, fondato sulle Convenzioni dell‚ONU del 1961, del 1971 e del 1988.

Lo scopo concreto di questa campagna è promuovere l‚approvazione di risoluzioni parlamentari in molti Paesi dell‚Unione Europea e al Parlamento Europeo. Queste risoluzioni chiederanno di riformare le attuali convenzioni (o per lo meno di valutare il loro impatto) durante l‚Assemblea di Vienna.

Uno dei punti più alti della campagna sarà rappresentato dall‚organizzazione di una Conferenza al Parlamento Europeo a Bruxelles, che si terrà all‚inizio del 2003. Questa Conferenza ha lo scopo di mostrare ai parlamentari, alle burocrazie e alle altre autorità la prova che la proibizione delle droghe produce più danno delle droghe stesse, e che le convenzioni internazionali hanno bisogno di essere riviste in modo da permettere ai singoli paesi di sperimentare politiche che intendano fare i conti con l‚esistenza delle droghe invece che con l‚illusione di eliminarle.

L‚appuntamento di Vienna è particolarmente delicato per l‚Italia che con il vicepresidente del Consiglio Fini spingerà per una linea più dura. Forum Droghe si impegnerà totalmente su questa campagna organizzando incontri, seminari, appelli di parlamentari, petizioni di sindaci, documenti di operatori e consumatori perché sia presente una voce diversa da quella del Governo fautore di una politica punitiva e contro lo stato sociale.





2) UPPERGROUND ITALIANO
Dall‚underground all‚ UPPERGROUND
„Un mondo libero dalla proibizione: possiamo farcela‰
Meeting internazionale antiproibizionista per i diritti di cittadinanza,
le libertà personalie la libertà di cura. Vienna 6-18 Aprile 2003


Dal 6 al 18 Aprile 2003 a Vienna in Asustria si riunisce l‚UNCND la
commissione delle Nazioni Unite per le sostanze stupefacenti
(Unite Nations Commission for Narcotic Drugs) i rappresentanti dei
governi membri si riuniranno per sottoporre a verifica, a metà del percorso,
la strategia politica GLOBALE iniziata nel 1998, una strategia etichettata
con l‚espressione„War on Drugs‰ a causa dei suoi aspetti repressivi.
Pino Arlacchi, italiano, fu incaricato a dirigere l‚UNDCP
(United Nations Drug Control Program agenzia narcotici dell‚O.N.U.)
a NewYork nel 1998 nel corso della sessione speciale sulle droghe
dell‚assemblea generale dell‚ONU , con lo slogan:
"un mondo libero dalla droga, ce la possiamo fare" .
Possiamo ricordare Arlacchi promettere alla stampa di ridurre a zero la
domanda di droghe illegali in Europa entro il 2008.
Dopo cinque anni il fallimento è totale, e la cacciata di Arlacchi da capo
dell‚ UNDCP ne è il simbolo più clamoroso.
Storicamente il proibizionismo è una delle forme più vecchie di politiche
internazionalmente globalizzate, una piaga che sta diffondendo i suoi danni
fin dal dopoguerra.

La legislazione internazionale rende i consumatori di sostanze dei fuorilegge,
privandoli in quasi tutti gli stati del mondo dei diritti di cittadinanza;
la pressione militare degli Stati Uniti contro i popoli del Sud-America è l‚
aspetto più distruttivo della " War on drugs " che rafforza le narcomafie;
le politiche pragmatiche di molti paesi europei esprimono insofferenza per
il dominio del pensiero unico repressivo americano;
la crescente diffusione della richiesta dell‚uso terapeutico della
marijuana rome i tabù sull‚utilizzo medico di piante illegali.
Queste sono solo alcune contraddizioni, tra le tante, che stanno esplodendo
a livello internazionale .

L‚ appuntamento di Vienna è particolarmente delicato per l‚Italia che con il
vice-presidente del consiglio Fini spingerà per riaffermare una linea dura e
contraria a quelle posizioni , sempre più numerose in Europa, che indicano
possibili alternative alle politiche meramente repressive.

Per questo appuntamento internazionale l‚MDMA, in coordinamento con una rete
di associazioni antiproibizioniste internazionali, si impegnerà su questa
campagna organizzando iniziative, incontri , seminari , appelli di
parlamentari, petizioni di sindaci, documenti di operatori e consumatori
perché sia presente una voce diversa da quella di un governo fautore di una
politica punitiva e contro lo stato sociale.



UPPERGROUND

Upperground è un progetto artistico antiproibizionista che annuncerà, dagli
spazi pubblicitari di varie metropoli europee, il contro-vertice di Vienna
nei giorni della conferenza internazionale dell‚ ONU sulle droghe dall‚ 6 al
18 Aprile 2003.

Le pubblicità sono veicoli di messaggi promozionali ( e subliminali) che
hanno codici estetici e linguistici propri, finalizzati alla vendita di
merci. Ribaltando il concetto, e ripartendo da Toulouse Lautrec , si possono
utilizzare gli stessi spazi pubblicitari per veicolare un idea creativa e
politica.

E‚ proprio nella città , dove l‚attesa e la corsa sono un tutt‚uno e dove
ognuno è preso dai propri spostamenti, che è importante offrire un momento "
poetico " e di riflessione con degli " spot" d‚arte in mezzo alle pubblicità
stradali, riappropriandosi di spazi pubblici adibiti solamente al commercio.

Lo scopo è promuovere una campagna antiproibizionista, utilizzando gli
stessi spazi, codici e linguaggi utilizzati dalle multinazionali per vendere
i loro prodotti , che dia un‚altra lettura sull‚uso delle droghe a livello
mondiale e sul proibizionismo , che , criminalizza e nega di fatto il
diritto di cittadinanza di un‚ ampia fetta di umanità, solo per garantire i
profitti delle multinazionali farmaceutiche e delle narco-mafie.

Per la realizzazione del progetto Upperground saranno invitati artisti,
poeti, scrittori, musicisti e attori internazionali a realizzare un‚
immagine o uno scritto originale per la campagna antiproibizionista; le
opere saranno fotografate e stampate su dei manifesti ( m. 1,5 x 1 - m.
3x2 ) da affiggere negli spazi pubblicitari delle città.

Le opere originali degli artisti invitati possono essere realizzate su
qualsiasi supporto non superiore a cm 50 x cm70 max.e consegnate al più presto
Le immagini e i testi pervenuti saranno rielaborati da pubblicitari e
grafici per la realizzazione della campagna anti-pro.
Per motivi economici e logistici, numero e dimensioni degli spazi
pubblicitari , non tutte le opere pervenute saranno stampate, in un primo
tempo, sui manifesti della campagna anti-pro.

Le opere originali di tutti gli artisti invitati, sia immagini che testi
scritti, verranno esposte in una mostra collettiva che si terrà a Vienna nei
giorni e negli stessi spazi del contro-vertice sulla conferenza
internazionale dell‚ONU sulle droghe dall‚6 al 18 aprile 2003.

La campagna anti-proibizionista Upperground prevede l‚ azione di attori e
musicisti in durante il forum internazionale dell‚ONU sulle droghe.


La campagna anti-pro "UPPERGROUND" è promossa da
ENCOD (European NGO Council On Drugs and development- Belgium)
http://www.encod.org/index.htm

MDMA (Movimento Di Massa Antiproibizionista- Italy)

FUORILUOGO (Italy)
http://www.fuoriluogo.it/

U.N.O. (Austria).



Informazioni sull‚ antiproibizionismo italiano:
http://italy.indymedia.org/features/antipro/

Sottoscrivi l‚appello:
http://www.fuoriluogo.it/speciali/vienna2003/appello.shtml

Visita il sito:
http://www.vienna2003.org




Per confermare adesioni da parte di Artisti:
emilio.leofreddi@fastwebnet.it
Per ulteriori informazioni contattare Emilio Leofreddi tel 065800272 /
065882457

Artisti che hanno aderito:
Tommaso CASCELLA, Luigi ONTANI, ICE BADILE
STUDIO (Ivan BARLAFANTE, Claudio DI CARLO, LEOFREDDI, Claire LONGO, Andrea
ORSINI), AGRICANTUS, gruppo STALKER,Marina MESNIC, Paolo ANGELOSANTO, Paolo
ATZORI (web), Alessandro CANNISTRA', Gisella PIETROSANTI, Manfredi BENINATI,
Isabelle FORDIN, Domenico GIGLIO, Diego MAZZONI, Luigi NARICI, Stefano
IRACI, Theo ESHETU, Esteban VILLALTA MARZI, Nito CONTRERAS, Bruna ESPOSITO,
Costanza DEL TESTA, Barbara BESSI,Simone CRESPI, Stefano MAROTTA, Patrizia
MOLINARI, Dafne TAFURI, Pablo ECHAURREN, Cosetta MASTRAGOSTINO, Andrea
FOGLI, Janine VON THUNGEN, Sara GUBERTI, Silvia CARNEVALE MIINO,Marcello
GAZELLINI (poeta); Costa PUCCI, Felice LEVINI, Cesar MENEGHETTI, Carlo
CECCHI, Maria Rosa JIION,PARASITE CONSPIRACY




3)UPPERGROUND INGLESE
>From underground to UPPERGROUND
"A world free from prohibition: we can do it"
International antiprohibitionist meeting for citizenship rights, personal liberties and freedom of therapy .

>From 6th to 18th of April 2003 in Wien, Austria United Nations‚s CND (Commisson for Narcotic Drugs) representants will gather to evaluate, at the first half of it's path, the GLOBAL politic strategy started in 1998, a ten year‚s strategy labeled „War on Drugs‰, becase of it‚s repressive aspects.
Pino Arlacchi, Italian, was entrusted with the direction UNDCP (United Nations International Drug Control Programme, the U.N.'s drug agency) in New York in 1998 during the special session on „drug abuse‰ of the General United Nation's Assebly, opened with the slogan:"A drug free world, we can do it".
We can remember Mr. Arlacchi declaring to press, at the beginning of his war against drug campaign, the firm intention to bring down to zero drug‚s demand in Europe Before year 2008.
After five years the breakdown is absolute, and Arlacchi is fired from the direction of the UNDCP as immediate consequence.
Historically drug prohibition has been one of the first internationally globalized policies, it started to spread his harms immediatly after the II world war.
Social costs for the victims of drug repression and for society is still enormous:
- prohibition denies any citizenship‚s rigth to a very big part of the world‚s global population
- militar pressure of the U.S. against the south american and oriental populations has destructive effects and favors the narco-maffia‚s power to increase
- pragmatic drug policies taking good results in many european countries are expressing insofference towards for the dominant U.S. philosophy of drug wars,
- increasing requests for authorizations to medical uses of cannnabis are breaking a taboo on medical uses of forbidden plants

These are only some of the many contraddictions about drug policies that are exploding in these days.

U.N.‚s Commission for Narcotic Drugs assembly in Wien is actually very delicate moment for Italy‚s drug politic whose delegate, the vice president of the Ministry's Council Gianfranco Fini from A.N. (Alleanza Nazionale - the post-fascist governing party), will surely push for harder and more repressive policies and against those developing policies that are giving results in Italy and in the rest of Europe, Fore this important international politic event event MDMA (Movimento Di Massa Antiproibizionista) together with other international anti-prohibitionist associations (see at the bottom of this document for actual subscriptions), is organizing meeting, seminars, parlamentar enquries, art exibitions, concerts, city meetings and events to ensure the presence in Wien of a different voice from the one of a global government, who's pushing for a punitive policy and against the citizenship right.


UPPERGROUND is an antiprohibitionist artistic project that will announce from different european cities an antiprohibitionist meeting during the United Nations‚s international conference of the „War against Drugs‰ commission in wien, Austria from the 6th to 18th of april 2003.

Call for artists.
The word „UNDERGROUND‰ whose letteral meaning is„under the ground‰, also means that drowned world, maybe more a way of life, who took inspiration from the „Beat‰ generation, from it‚s music, it‚s licterature, from it‚s excesses: lifestiles dedicated to the total liberation of the habits from the dominant morality.
The introspective lisergic experimentations for new ways of sociality and communication, from Timothy Leary to Allen Ginsberg, from Kerouac to Corso, to Burroughs and many others; these authors have been talking to us describing their life, their emotions, and desires through the psichotropic substance‚s filter.
Going back through the time we can virtually overlay the underground or the hidden part of the beat generation to the french Boheme and the result would not change.
At that time cocaine and opium were freely sold in pharmacies. From Van Gogh o Baudelaire, from Walter Benjamin to Edgar Allan Poe, the art of that times was heavily influenced by drug induced altered states of consciousness.
Further back in time from the paintings of J. Bosch in the fifteenth century were silocibinic mushrooms were represented, to the „kikeon‰, the magic potion based on natural lsd ingredients of the greek B.C. era, to the pre-columbian and oriental cultures, is more than evident that trough the ages and beyond the continents big part of the culture and art was heavily inspired from altered states of consciousness, used by artists who were psiconauts themselves.
The contraddiction is the fact that while one hand humanity divinizes, desires, and in somehow is breeded from the product „art‰ on the other hand society criminalizes that habits and uses that are the substrate of art.
„Art‰ as a good is ok, but he who produces the good is a non frequentable pathologic subject, a drug user, a deviant that has to be put in jail and to be „cured‰, even against his will.
An evident discracy beetween the non respect of the person, his path, his life and the desire of what is producing as an artist.
>From underground to UPPERGROUND, prohibitionism is criminalizing a mass phenomena interesting personal liberties, is pushing millions of people in emargination, putting them under harm and prosecutions.
„Drugs are not forbidden because they are dangerous, they are dangerous because they are forbidden‰.
The operation UPPERGROUND is proposing to give back the right of citizenship to the slice of humanity identified as „drug user‰, using artistic and poetic codes, with the aim to destroy as soon as possible the corpse of the prohibitionist hipocrisy

Street billboards and advertisement normally have commercial contents with proper aesthetic and and linguistic coding, projected with the aim of selling goods or services. The same spaces can be used to spread a creative and political idea.
And it's there, downtown that is important to give a poetic and reflective moment with artistic advertisement covering street advertisement reclaiming a public space of communication in place of street commercial advertising.
The aim is to support an antiist campaign using the same spaces, codex and languages used by the multinationals to sell sell their products, a campaign that gives a different lecture of drug use and prohibitionism: a social plague criminalizing and denying the right of citizenship to a wide slice of humanity, only to grant profit for the pharmaceutical industry and narco-mafia.

For the realization of the project UPPERGROUND invite european visual artists, musicians, actors to realize an image, a track or song, a performance or an original writing for this campaign.
The visual art will be photographed and printed on posters(1X1,5m) to be sticked in Wien‚s street publicitary spaces.
The original pieces of the participant artists can be realized on every support (max size 50X70cm) and delivered as soon as possible by the 15th of march)
Images and text obtained will be used by a graphic team to realize an anti prohibitionist campaign.
For economic and logistic problems for the beginning of the campaign in wien will be printed a selection of the received materials, the resting part be employed in a later moment in the following months.
The original pieces of every participant artist will be exibited in a collective show in the days of the UPPERGROUND event against United Nation‚s international conference on war on drugs from 6th to 18th of april 2003 in Wien
The antiprohibitionist campaign UPPERGROUND will see the patecipation of actors and musiciansin the streets of Wien during the international United Nation‚s forum on drugs.

To subscribe participation as artist write to the address below:
emilio.leofreddi@fastwebnet.it
For further information (only artists please):
Emilio Leofreddi tel 065800272 /065882457
Subscribing Artists:
Tommaso CASCELLA, Luigi ONTANI, ICE BADILE
STUDIO (Ivan BARLAFANTE, Claudio DI CARLO, LEOFREDDI, Claire LONGO, Andrea
ORSINI), AGRICANTUS, gruppo STALKER,Marina MESNIC, Paolo ANGELOSANTO, Paolo
ATZORI (web), Alessandro CANNISTRA', Gisella PIETROSANTI, Manfredi BENINATI,
Isabelle FORDIN, Domenico GIGLIO, Diego MAZZONI, Luigi NARICI, Stefano
IRACI, Theo ESHETU, Esteban VILLALTA MARZI, Nito CONTRERAS, Bruna ESPOSITO,
Costanza DEL TESTA, Barbara BESSI,Simone CRESPI, Stefano MAROTTA, Patrizia
MOLINARI, Dafne TAFURI, Pablo ECHAURREN, Cosetta MASTRAGOSTINO, Andrea
FOGLI, Janine VON THUNGEN, Sara GUBERTI, Silvia CARNEVALE MIINO,Marcello
GAZELLINI (poeta); Costa PUCCI, Felice LEVINI, Cesar MENEGHETTI, Carlo
CECCHI, Maria Rosa JIION,PARASITE CONSPIRACY


The antiprohibitionist campaign UPPERGROUND is promoted from:

ENCOD (European NGO Council On Drugs and development- Belgium)
http://www.encod.org/index.htm

MDMA (Movimento Di Massa Antiproibizionista- Italy)

FUORILUOGO (Italy)
http://www.fuoriluogo.it/

U.N.O. (Austria).

Get informations about italian antiprohibitionism:
http://italy.indymedia.org/features/antipro/

Subscribe the call for European Antiprohibitionist action:
http://www.fuoriluogo.it/speciali/vienna2003/appello.shtml

visit the site:
http://www.vienna2003.org


M.D.M.A. movimento di massa antiproibizionista


4) No War no war on drugs (by disobbedienti)
NO WAR - NO WAR ON DRUGS
Il 12 Aprile a Vienna

Dal 6 al 18 Aprile si apriranno a Vienna i lavori
dell‚Onu per valutare la strategia di lotta alla droga
che si è inaugurata con la conferenza di New York del
1998. In quella conferenza venne fissato un obiettivo
ambizioso, nel giro di dieci anni, con l‚utilizzo
degli strumenti della tolleranza zero e della „lotta a
tutto campo‰ contro il narcotraffico, si sarebbe
„sradicato‰ il fenomeno droga dal nostro pianeta.
A distanza di 5 anni ci accorgiamo del palese
fallimento di questo tipo d‚intervento, osserviamo i
segni che questa guerra ci ha lasciato e ci accorgiamo
che non sono differenti dai segni che lasciano le
altre guerre che si combattono oggi nel pianeta.
Nella sola Europa ad esempio, ci sono centinaia di
migliaia di persone incarcerate per reati legati alle
sostanze, e più drammaticamente ogni anno ci sono 7 ˆ
8 mila morti per decessi improvvisi collegati all‚uso
di droghe.
Il paradosso più emblematico della politica
proibizionista lo troviamo comunque nelle carceri
d‚Europa, come evidenzia la relazione
dell‚osservatorio di Lisbona (http://www.emcdda.org), nelle
carceri del vecchio continente non solo non si smette
di assumere ma a volte, si inizia.
Che la „War on Drugs‰ fosse una guerra persa lo si
sapeva fin dal momento del suo concepimento, quello
che colpisce è la strumentalità con la quale gli Stati
Uniti hanno - da Reagan in poi - usato la lotta al
narcotraffico per dispiegare le proprie basi nel
continente sud americano.
Negli ultimi anni abbiamo assistito alla costruzione
di uno straordinario dispositivo del controllo
globale, un meccanismo che ha utilizzato la campagna
di guerra infinita alla droga, cosi come quella
infinita contro il terrorismo, come fattori
giustificativi dietro i quali si nascondono ben altri
obiettivi.
Questa nuova guerra guerreggiata, in cui la polizia
diviene esercito e viceversa, ha però anche un fronte
interno, la crociata contro la droga per dirla come
Wacquant (Simbiosi Mortale, Neoliberismo e politica
penale - Ombre Corte ) „ traduce a perfezione la
volontà di penalizzare la povertà‰, perimetrandola,
stabilendo un nesso tra carcerazione di massa e
surplus di offerta di lavoro, tra sviluppo di nuove
forme di pena e declino dello stato sociale.
In questo senso il documento che esce dall‚assemblea
del movimento di Livorno, e con il quale si aderisce
alla manifestazione di Vienna del 12 aprile dallo
slogan „NO WAR ˆ NO WAR ON DRUGS‰, segna senza dubbio
un salto di qualità del movimento dei movimenti, un
salto al quale dobbiamo però dare continuità e
sostanza per evitare che questo appuntamento viennese
sia soltanto uno fra i tanti di un‚agenda abbastanza
intensa. Con la mobilitazione prevista nella capitale
austriaca il proibizionismo viene messo in discussione
per la sua natura essenzialmente politica, privo di
fondamento tecnico-scientifico e contrario
all‚esperienza concreta che qua e là nel mondo si è
fatta strada con politiche di riduzione del danno e
del rischio, prevenzione, processi di legalizzazione e
depenalizzazione, che il vertice ONU, in palese
contrasto con l‚evidenza, vorrebbe ricacciare
indietro. Politiche sospese tra le libertà e i diritti
sociali che rappresentano una alternativa praticabile
all‚intreccio attuale di proibizionismo e liberismo.
Per andare a Vienna sarà inoltre utile passare per
quei consigli, comunali, provinciali e regionali, che
in tutto il paese hanno recepito un‚analoga iniziativa
al Parlamento europeo, con la presentazione di una
mozione, che prende atto del fallimento della war on
drugs, delinea le possibili alternative e chiede
l‚abrogazione e la riforma delle attuali convenzioni
internazionali.
Piobbichi Francesco

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