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Gli Usa prenderanno il controllo delle città petrolifere del nord=Kirkuk e Mosul
by MeScAl^ina Thursday, Mar. 20, 2003 at 2:34 PM mail:

kiruk e mosul

Terra 20.03.003
Kirkuk e Mosul, manovre preventive
Gli Usa prenderanno il controllo delle città petrolifere del nord, ambite da kurdi e turchi
MA.FO.
La popolazione civile continua a sfollare verso i villaggi di montagna e lasciare le città kurde dell'Iraq settentrionale, mentre una trattativa serrata si sta svolgendo attorno al controllo delle città di Mosul e Kirkuk, situate al centro di un'importante zona petrolifera. Martedì sera il rappresentante della Casa Bianca presso l'opposizione irachena, Zalmay Khalilzad, ha dichiarato che gli Stati uniti prenderanno il controllo delle due città, per garantirvi l'ordine e controllare i movimenti di popolazione. Lo ha detto nella capitale turca Ankara martedì sera, dove da due giorni presiede una riunione di emissari di otto gruppi d'opposizione irachena, inclusi i due partiti kurdi che controllano i territori kurdi dell'Iraq settentrionale divenuti semi-autonomi di fatto dal 1991 (protetti dalla «no-fly zone» di Usa e Gran Bretagna). La sorte di Kirkuk e Mosul è delicata. Le due città hanno un'importante popolazione kurda, anche se non fanno parte dei territori semi-autonomi di fatto. La ricchezza petrolifera le rende ambite sia dalle forze kurde, sia dalla Turchia (che considera suo diritto entrare nel Kurdistan iracheno e si sta preparando a farlo). Da almeno una settimana la popolazione civile delle due città sta sfollando nei villaggi nella zona kurda e porta notizie allarmanti ma inverificabili: parlano di città militarizzata, quartieri kurdi sigillati, pozzi petroliferi pronti a prendere fuoco, arresti. La cosa contrasterebbe con quanto riferiva ieri l'inviato del Financial Times: i comandanti dell'esercito regolare iracheno a Kirkuk e Mosul, e i capi dei clan arabi della zona, hanno garantito che non faranno resistenza alle truppe Usa. La fonte della notizia è il Kpd, o Partito democratico del Kurdistan, che controlla la parte occidentale del territorio semi-autonomo. Il Kpd è in buone relazioni con i capi tribali arabi, benché questi siano rimasti finora fedeli al regime di Saddam Hussein: ora l'accordo è che l'esercito e i clan si arrendono, e il Kpd prende il controllo delle due città in modo pacifico, impedendo vendette da parte dei kurdi che anni fa fuggirono a Arbil (nel Kurdistan autonomo) e ora torneranno a reclamare i loro beni.
Ieri Jawhar Salil, segretario politico del Kpd ha detto che le forze kurde lavoreranno «in stretta cooperazione» con le truppe americane, ma non hanno ancora deciso se metteresi sotto il loro comando: «negoziati sono in corso in Turchia», ha detto all'agenzia reuter a Arbil. Zalmay Khalilzad a Ankara ha detto una cosa ben diversa: tutta l'opposizione irachena, inclusi i partiti kurdi, hanno concordato di mettere le proprie forze sotto il comando americano. La riunione presieduta dall'inviato della Casa Bianca (alla presenza di rappresentanti turchi) comprende il Kpd di Masoud Barzani e il rivale Upk (Unione patriottica del kurdistan) di Jalal Talabani, che controlla la parte orientale del teritorio kurdo. poi Ahmed Chalabi, l'ex agente della Cia capo del Congresso nazionale iracheno, e Abdel Aziz Al-Hakim, dell'Assemblea suprema della rivoluzione islamica in Irak (coalizione sciita armata che da un paio di settimane si è schierata nell'enclave kurda del nord). Ieri Khalilzad gli ha fatto sottoscrivere una dichiarazione che impegna a «preservare l'unità territoriale».

links di riferimento: http://www.ilmanifesto.it/oggi/art13.html

ps: non so se sia possibile=
si puo organizzare una pagina dedicata alla guerra dove sin elencano tutti gli qppuntamenti nelle varie piazze-. Gli sviluppi del conflitto etc...
personalmente nei limiti dei miei saperi informatici sono disponibile..
MeScAl^ina

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