Resoconto del Viaggio in Galizia I

Giovedì notte è rientrato il grppo di 51 volontari partito il 9 marzo dal Friuli Venezia Giulia. L'esperienza è stata proficua sia dal punto di vista lavorativo che umano. Le maree Nere conbtinuano ad arrivare in maniera imporvvisa in Galizia ed i volontari sono quotidianamente impeganti per contrastarel Il Gruppo Volontari per la Galizia ha lavorato principalmente nella zona di Carnota, dove il lavoro dei volontari gode di un buon supporto, visto il forte coordinamento che è nato. E' in queste zone che più forte si fa sentire la piattaforma Nunca Mais (http://www.plataformanuncamais.org), una sorta di rete di solidarietà ed autogestione nata dopo il disastro della Prestige. In altre zone, invece, il lavoro viene coordinato da Protezione Civile ed Esercito, che peccano sia in termini di organizzazione sia in termini di gestione delle risorse (esemplare è il fatto che mentre a Carnota si riciclano i materiali, in altri luoghi si sprecano arrivando all'assurdo di gettar via gli stivali utilizzati da più di tre giorni).
Il lavoro dei volontari si è concretizzato nella pulizia delle scogliere: pulizia dei sassi e raccolta del materiale depositato su di essi, raccolta di materiale infiltratosi sotto le rocce, spostamento dei sassi e delle rocce dalla riva al mare, per facilitare l'opera di pulizia compiuta dall'acqua di mare. La situazione è cero migliore rispetto all'emergenza iniziale, ma il lavoro è ancora molto: le scogliere si presentano completamente annerite e con il calore il chapapote depositatosi su di esse tende a sciogliersi. Le spiagge, se all'apparenza pulite, presentano ancora degli strati di chapapote sotto la sabbia o dei piccoli grumi di chapapote e sabbia che il mare continua a depositare su di esse. Inoltre il rischio di nuove ondate nere non è finito, poichè le falle della Prestige non sono ancora state chiuse.