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[morini] resoconto 15 nov
by happyvegan Wednesday November 19, 2003 at 09:25 AM mail:  

+ di 1500 persone hanno manifestato senza che si venissero a creare scontri o tafferugli, allora diventa difficile parlarne per i media, manca la notizia, la possibilità di mettere in cattiva luce un movimento

Più di 1500 persone al corteo contro Morini

Tanto rumore per nulla hanno detto alcuni telegiornali locali,
riferendosi
all'assenza di scontri e problemi al corteo di sabato 15 novembre. Ma
noi
crediamo di aver fatto tanto rumore per la liberazione degli animali
rinchiusi
dentro Morini e destinati ai laboratori di tortura!
Possiamo dire senza retorica che la manifestazione di sabato è stata un
grande
successo.
Più di 1500 persone hanno preso parte al corteo senza farsi intimidire
dalla
vergognosa campagna di diffamazione condotta dai media e dalle
istituzioni
locali. Un fiume di persone in cui si respirava una forte energia, una
determinazione a chiudere una volta per tutte l'allevamento Morini e
mettere
una pietra sopra a quello che è un simbolo della vivisezione in Italia.
Una
delle più belle manifestazioni a cui si è partecipato, a detta di
molti.
I manifestanti sono arrivati da tutta Italia, da un estremo all'altro,
disposti
a centinaia di chilometri di viaggio per poter esprimere la proprie
idee. Molte
persone hanno partecipato al corteo provenienti anche da Svizzera,
Spagna e
Inghilterra. La campagna che stiamo portando avanti trova sempre più
sostenitori e sempre maggiore consenso tra chi vuole veramente la fine
della
vivisezione. Agli altri, a quegli animalisti ufficiali che si
dissociano e
trovano tanto tempo per darci contro (anche in dirette televisive di
sabato
pomeriggio), noi non dedichiamo nemmeno un attimo del nostro tempo. Le
loro
chiacchiere non ci interessano, solo l'azione può cambiare questo
mondo.

UN PAESE IN ALLARME
Possiamo dire che la manifestazione è stata un grande successo per vari
motivi.
Primo fra tutti aver confutato nei fatti la campagna mediatica che
aveva
annunciato il corteo come una vera e propria calata di barbari nel
paese. Il
clima di tensione sull'argomento lo si è respirato per giorni prima di
sabato,
e alcuni telegiornali locali hanno raggiunto il culmine accomunando il
corteo a
quello che è successo a Genova conro il G8. La campagna della stampa è
stata
rivolta in maniera allarmistica, come già abbiamo detto, spostando
tutta la
questione dal piano etico, le ragioni della lotta, ad un piano di
ordine
pubblico.
In questo clima terroristico a San Polo molti negozianti hanno scelto
di
barricare i loro negozi, e alcuni cittadini perfino di ereggere
cancellate di
fronte alle loro case vicino all'allevamento. Gli uffici comunali sono
stati
chiusi, le scuole hanno chiuso in anticipo, tutti i cassonetti tolti
dal paese
e un divieto di parcheggio esteso a tutto il percorso del corteo.
Un pazzesco stato di guerra creato ad arte per mettere in cattiva luce
gli
organizzatori del corteo. Il paese è stato assediato e chiuso, non da
noi ma
dalle forze dell'ordine. Queste sono scese su San Polo con 600 uomini
armati e
un elicottero.
Ma quante centinaia di migliaia di euro è costato pagare quello
spropositato
numero di poliziotti e tutte le inutili misure di sicurezza per un
corteo che è
stato sì molto rumoroso ma assolutamente tranquillo?
E quanto ha speso il Comune di San Polo nei giorni precedenti per
pagare le
affisioni dei manifesti e le pagine a pagamento sui quotidiani per
denigrare i
manifestanti e creare questo stato di allarme generale?
Da dove vengono tutti questi soldi che vengono spesi per difendere una
azienda
privata?

LA REAZIONE AL CORTEO
Possiamo dire che nonostante questo allarme generale creato dai media e
dai
politici le strade di San Polo erano piene di persone, e in nessuna di
queste
abbiamo visto la paura. Era chiaro per tutti che il corteo sarebbe
stato
tranquillo, che niente di quanto i giornalisti prospettavano sarebbe
successo,
perché assolutamente non era in nessun modo nei progetti dei
manifestanti fin
dall'inizio.
La cosa più importante che abbiamo notato sono state le facce attente
di tutti
quelli che ascoltavano i discorsi fatti al microfono nel centro del
paese.
Quando è stato spiegato chiaramente che la vivisezione è un inganno, e
che la
Soprani lavora esclusivamente per profitto, molte facce sembravano
annuire.
Quando è stata denunciata la campagna politica locale di aiuto tramite
abusi di
potere alla ditta Morini, molti sono stati i sorrisetti. Evidentemente
gli
abitanti di San Polo sono stanchi di vedere i soldi della cassa
comunale spesi
solo a beneficio di Giovanna Soprani e della sua azienda.
E come se non bastasse al corteo si sono aggiunti alcuni giovani di San
Polo,
costretti a farlo nella seconda metà per timore di essere visti e
riconosciuti
nel centro del paese, dove probabilmente la mafia locale esige omertà.

CHI VOLEVA GLI SCONTRI?
Forse i giornalisti, che avrebbero viste realizzate le loro menzogne.
Forse i
politici e le forze dell'ordine, che avrebbero trovato un motivo per
fermare la
campagna. Forse la Soprani, che sperava ci bruciassimo il terreno
finora
raggiunto.
O forse anche quel gruppetto di poliziotti infiltrati nel corteo col
volto
coperto, visti e rispediti al mittente....

E ADESSO?
La manifestazione non era nessun punto di arrivo. Solo uno dei tanti
momenti di
questa campagna, che deve andare avanti come sempre, e che non finirà
fino alla
totale chiusura di Morini.
Quindi adesso è solo il momento di rimboccarsi le maniche ancora e dare
ognuno
il proprio contributo. Ricordatevi che gli animali dentro Morini hanno
soltanto
voi come possibilità di essere salvati.

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Settimana d'azione contro chi rivende i cani di Morini:

L'allevamento continua ad appoggiarsi ad alcuni negozi e allevamenti
che
rivendono i loro beagle. Convinciamoli a smettere! Non sottovalutare
l'importanza di una tua telefonata o di una tua lettera a questo
negozio.


Gazzaniga Mariangela
Accessori, Mangimi, Animali.
Via Macchi 55 - 21100 Varese
Telefono: 0332/312235

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alcune foto ->oltrelaspecie<- Wednesday November 19, 2003 at 08:35 AM
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