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Carla del ponte e le Filosofie per la turchia in europa
by Mike Friday, Sep. 16, 2005 at 1:07 AM mail:

Ho raccolto due notizie particolari,con cui Carla del Ponte ha sostenuto che la Croazia non avendo collaborato con TPI la possibilita di entrare in europa vengono lontane La stessa cosa Paddy Ashdown visto che la rep srpska non ha firmato il passaggio di poteri alla Bosnia riguardo la polizia. Una domanda: Ma visto che l europa vi a bocciati il popolo sovrano Francese Olandese ecc ,VOI CHE COSA RAPPRESENTATE ..... Oppure questi signori sono al servizio di qualcuno per far entrare la TURCHIA NELL EUROPA

Carla del ponte e le...
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No ai negoziati per Accordo di stabilizzazione e associazione
2005-09-15 - Bosnia Erzegovina
ANSA - Elab.Informest

In seguito al no del Parlamento serbo-bosniaco alla riforma della polizia in Bosnia Erzegovina, l'Unione Europea, che aveva molto insistito su questo punto, risponde con un no all'avvio dei negoziati per un accordo di stabilizzazione e associazione (Asa) con Sarajevo entro la fine dell'anno, come inizialmente previsto. La risposta di Bruxelles giunge dallo stesso commissario all'allargamento Olli Rehn, spesso pronto a perorare la causa dei potenziali ed effettivi candidati per l'adesione all'UE, ma in questo caso fermo nel rimandare a data da destinarsi l'inizio delle trattative con Sarajevo. La reazione di Rehn all'ostruzione dei serbo-bosniaci e' accentuata dal fatto che l'ennesima bocciatura alla riforma della polizia giunge mentre si avvicina la data del decimo anniversario degli accordi di pace di Dayton (14 dicembre), che al termine della guerra di Iugoslavia nel 1995 hanno segnato la nascita della Bosnia. Il commissario sarebbe infatti stato lieto di celebrare quella ricorrenza con l'avvio dei negoziati con l'UE, un chiaro segno di stabilità per un paese ancora fortemente diviso dalle logiche etniche tra le tre nazioni che lo costituiscono: bosniaca, serba e croata. La mancata riforma apre ora scenari poco rassicuranti con il rischio che si accentuino le divisioni etniche del paese e si allunghino i tempi per una sua piena autonomia. Appare ora più problematica la prospettata graduale cessione di poteri alle autorità bosniache da parte della comunità internazionale, presente con un alto rappresentante (Paddy Ashdown), una forza di polizia europea (l'Eupm) e una missione militare sempre dell'Unione
Passo indietro sulle condizioni per i negoziati con la UE
2005-09-12 - Croazia
ANSA - Elab.Informest

Il procuratore generale del Tribunale dell'Aja per l'ex Jugoslavia (Tpi), Carla Del Ponte, ha fatto riaffiorare inaspettatamente le speranze che la Croazia possa al più presto aprire i negoziati di adesione all'Unione Europea. La Del Ponte ha infatti affermato che la piena collaborazione con il Tpi, ultima condizione posta da Bruxelles, non significa che il ricercato croato per crimini di guerra, il generale Ante Gotovina, deve assolutamente essere arrestato e trasferito all'Aja. In un'intervista rilasciata al portale di informazione 'EUobserver', la Del Ponte ha detto di credere che nell'ultimo periodo Zagabria abbia dimostrato di voler veramente localizzare il generale e di aspettarsi che nelle prossime settimane siano compiuti ulteriori passi avanti. Entro la fine di settembre il procuratore generale informerà l'Unione Europea sui progressi della Croazia. Bruxelles dovrà inoltre decidere nelle prossime settimane anche sui negoziati della Turchia, e alcuni leader politici europei hanno fatto notare che sarebbe innaturale bloccare la Croazia, praticamente pronta per l'adesione da un punto di vista di legislazione, diritti umani e standard economici, e nel contempo aprire la porta ad Ankara.

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LIBERTA' PER MILOSEVIC, DEL PONTE SOTTO INCHIESTA PER OMISSIONE
by Paolo Dorigo n.54 progressivo Friday, Sep. 16, 2005 at 1:27 AM mail: paolodorigo@alice.it

Dal 20 dicembre attendo un cenno dal Tribunale dell'Aja circa la denuncia di attentato, uso di armi da guerra, tortura permanente del controllo mentale ed altro, e non arriva alcun cenno.
Ma anni fa ho condiviso al 100% l'autodifesa di Slobodan Milosevic, checchè se ne pensi della RFS della Jugoslavia ai tempi della Sua Presidenza, dette al "tribunale" dell'Aja che giudica solo i crimini dei paesi non allineati agli USA E NON HA ANCORA PORTATO SOTTO PROCESSO IL GUERRAFONDAIO Bush sr. e il GUERRAFONDAIO Bush jr.

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idem
by Paolo Dorigo n.55 progressivo Friday, Sep. 16, 2005 at 1:29 AM mail: paolodorigo@alice.it

il link di quella denuncia è
http://www.paolodorigo.org/2002-2004_Querele%20e%20denunce/2004_12_14_TRIBUNALE%20DI%20SORVEGLIANZA%20DI%20PERUGIA.pdf

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tutta l'ex jugoslavia all'aja!
by mgj Friday, Sep. 16, 2005 at 1:35 AM mail:

secondo Carla , tutta l'ex Jugoslavia comunista dovrebbe essere all'Aja.l'Aja si trova nell'Europa , e quindi siamo nell'Unione Europea.

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bosnia
by don't forget Friday, Sep. 16, 2005 at 12:38 PM mail:

Una nuova fossa comune e' stata scoperta nel nord-est della Bosnia-Erzegovina, e gli esperti hanno gia' intrapreso gli scavi per riportare alla luce quelli che si pensa siano i resti di una parte delle vittime, probabilmente alcune decine, del massacro di Srebrenica risalente al luglio '95. In pochi giorni, le milizie serbo-bosniache trucidarono circa ottomila civili di sesso maschile e di ogni eta', malgrado la presenza dei 'caschi blu' olandesi che avrebbero dovuto proteggere la popolazione. La localizzazione della fossa e' stata resa nota da Murat Hurtic, portavoce dell'Istituto bosniaco per gli Scomparsi, secondo cui finora sarebbero stati recuperati dieci cadaveri. Hutic ha precisato che il sito si trova nel villaggio di Liplje, a una trentina di chilometri da Srebrenica, che le forze serbe conquistarono qualche giorno prima di dare il via allo sterminio: i corpi in origine erano stati sepolti altrove, ma furono poi riesumati e nascosti li', in uno dei tentativi di occultare quanto avvenuto. E' la quinta fossa comune del tipo cosiddetto 'secondario', contenente cioe' un numero limitato di salme, rinvenuta a Liplje: dalle quattro precedenti furono estratti complessivamente un migliaio di cadaveri. ()

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biblioteca di sarajevo
by don't forget Friday, Sep. 16, 2005 at 12:40 PM mail:

biblioteca di saraje...
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Insomma solo stronzate
by Mike Friday, Sep. 16, 2005 at 12:54 PM mail:

Cioe con questa storia di Srebrenica,avete proprio rotto,ma perche non vedete la macchine che saltano in italia ,oppure i lager di stato che stanno in italia,vedi il caso otranto regina pacis ,dove anche il prete se lo sono schiaffato dentro.
Insomma io posto una notizia e voi postate cazzate,ma sparatevi qualche segha.

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mike 6 1
by stufo Saturday, Sep. 17, 2005 at 11:14 AM mail:

stronzo, hai rotto il cazzo, posta dove ti pare ma non qui!
vai dai tuoi amichetti fascisti della lazio...e sparati (ma non una sega, un bel colpo in testa e raggiungi il tuo arkan nel paradiso degli eroi serbo-ortodossi)
parlare con te è sempre un piacere...

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Arkan, l'eroe della guerra anti-nazista 1991-1995
by Srpska Sloga Saturday, Sep. 17, 2005 at 12:25 PM mail:

Arkan, l'eroe della ...
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BASTA SPARARE MERDA SUGLI EROI CHE HANNO COMBATTUTO CONTRO L'ULTRA-NAZISMO USTASCIA CROATO!!! Zeljko Raznatovic Arkan é il simbolo delle palle che non avete mai avuto. E proprio su questo sito in cui si glorifica tanto Tito, forsi pochi sanno che uno dei principali "esecutori" nei servizi di Tito, era proprio Arkan - che si occupava di sistemare all'estero i primi movimenti indipendentisti Ustascia che cercavano finanziamenti e appoggi per smembrare la Jugoslavia. Il Comandante Arkan ha formato una delle unità paramilitari più tecniche e all'avanguardia del mondo, letteralmente impossibili da piegare. Gli Americani in qualsiasi articolo o documentario, anche i più sfegatati anti-serbi, hanno sempre ammesso che militarmente le unità di Arkan erano le più allenate, disciplinate ed efficienti. In una guerra in cui non sarebbero dovute intervenire forze esterne a mo' di "sbirri del mondo", se il tutto si fosse ridotto a uno scontro militare tra le unità Serbe e quelle Croate, sappiamo benissimo che la Croazia oggi non esisterebbe più e nemmeno il fantasma del regime ustascia a cui si é riallacciata. Il Comandante Arkan ha difeso i Serbi lì dove dilagava questa minaccia, così come il grandissimo Borislav Pelevic che lo ha fiancheggiato nel suo partito politico. Arkan é stato ucciso perché ea talmente sicuro della sua potenza che girava quasi sempre senza scorta, e c'é da dire che sono stati pagati fior fiori di denari per farlo fuori... solo un altro Serbo (e comunque con un attentato vigliacco) poteva piegare una forza così invincibile. Né croati, né albanesi, né bosniaci musulmani, né americani eran mai riusciti a scalfirlo. Quando l'Aja già lo ricercava e continuava a sparare mandati di cattura, lui passeggiava tranquillo per Belgrado o svettava dalla sua grande villa, e quando veniva intervistato rispondeva semplicemente "I DON'T GIVE A DAMN"... grazie ad Arkan, all'Unità delle Tigri, la Srpska Dobrovoljacka Garda, città serbe sono state liberate dall'avanzata Ustascia. Nessuno l'ha mai scalfito, e oggi rimane un grandissimo esempio di tecnica militare, addestramento bellico, esperienza nei combattimenti più duri e in territori impraticabili. SEMPRE NEL CUORE DELLA SERBIA, HVALA TEBI ARKANE SRPSKI JUNAK, VIVI NEI NOSTRI CUORI

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arkan il criminale della guerra 1991-1995
by mgj Sunday, Sep. 18, 2005 at 2:39 AM mail:

arkan e la chiesa ortodossa serba sono i criminali della guerra , dell'aggressione in Croazia 1991-1995
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Da http://www.osservatoriobalcani.org/article/articleview/4356/1/49/ “…Il quotidiano serbo Danas ha trovato il prete che in un video trasmesso presso il Tribunale dell'Aja e poi ripreso dalle tv del mondo intero - benediceva i paramilitari dell'unità « Scorpioni », poi impegnati a massacrare 6 giovani bosniaco-musulmani. Per il teologo laico Mirko Djordjevic una dimostrazione in più della complicità della Chiesa ortodossa nelle guerre degli anni ’90. Sid-Simanovci- Dopo aver visto la cassetta del Tribunale dell'Aja che mostra la liquidazione di sei musulmani prigionieri a Srebrenica, l'opinione pubblica si è domandata chi fosse quel prete che benediceva i membri degli "Scorpioni" prima della loro partenza per il combattimento. "Fai che la Tua fedele armata possa dominare il popolo nemico … nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo, buona fortuna e buon ritorno a casa…". E' così che il prete benediceva gli Scorpioni prima delle esecuzioni dei prigionieri bosniaci di Srebrenica. Abbiamo appreso da fonti affidabili che il prete che compare nel video è Gavrilo Maric, attualmente presso il monastero di Privina Glava, nei pressi di Sid, Vojvodina, ad una cinquantina di chilometri ad ovest di Belgrado. (…) "E' tempo che la Chiesa ortodossa serba cambi strada e si confronti con il passato. Del resto questo deriva dai suoi obblighi cristiani", afferma il giornalista Mirko Djordjevic, commentando la benedizione elargita agli uomini dell'unità degli "Scorpioni". Egli ritiene che alla Chiesa ortodossa serba spetta non solo di pronunciarsi chiaramente in merito a quanto avvenuto ma anche di adottare sanzioni che arrivino anche all'allontanamento dei preti denunciati. Dopo aver visionato le riprese video sull'uccisione dei musulmani a Srebrenica e la benedizione data da un prete ai membri degli "Scorpioni" Mirko Djordjevic afferma che ciò "è una prova in più che la Chiesa non è stata solo testimone ma anche complice nell'ultima guerra" (91-95). "In questo orribile e sconvolgente reperto video risuonano le parole del prete che si richiama alla guerra, al sangue ed al male, scene che ricordano il Medioevo", afferma Djordjevic, e aggiunge che vi sono numerosi documenti che testimoniano come nel corso delle guerre di Slobodan Milosevic la Chiesa ortodossa sia stata, a suo modo, complice, "garantendo la logistica spirituale ai capi militari". Mirko Djordjevic ricorda inoltre che ciò si poteva anche comprendere dagli encomi che arrivavano dalla Chiesa "per ciò che Milosevic andava facendo", tant'è che numerosi rappresentanti della corrente più reazionaria della Chiesa ortodossa dichiaravano che "Milosveic era un eroe" e "Radovan Karadzic senza macchie ed innocente". Mirko Djordjevic ricorda che la Chiesa cattolica romana, dopo la Seconda guerra mondiale, allontanò i preti che si erano comportati nello stesso modo del prete apparso sul documento video dell'esecuzione dei musulmani. "Tutto ciò chiama la Chiesa ortodossa serba a pronunciarsi" sottolinea Mirko Djordjevic. Djordjevic, che da lungo tempo segue le vicende in seno alla Chiesa ortodossa serba si dichiara ottimista, e si aspetta che cambi rotta prima o poi, ma dubita che questo avvenga presto. Constata ciononostante che già si sente un linguaggio differente, ad esempio per bocca del vescovo di Zahumije-Herzegovine, Grigorije, ma che comunque la corrente più oltranzista della Chiesa è ancora saldamente al potere.(…) __________________________________________________________ ma nulla di nuovo sotto il sole balcanico. Anche Arkan, egli pure genocida, ha goduto della benedizione dei pope ortodossi nelle sue imprese compiute "in nome di dio e della patria dal '91 sino al '99.

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a ricottari
by Mike Sunday, Sep. 18, 2005 at 4:24 AM mail:

ma che cosa c entra arkan con l entrata della turchia in europa.
Insomma ma voi vi pippate hahhahahahahah

postate l importante e che se na parla,anche male chi se ne frega

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molto attendibile... mgj Arkan ti affettava il culo
by Steekl Sunday, Sep. 18, 2005 at 12:40 PM mail:

bello il tuo articolo mgj, vuoi che te lo smonto pezzo a pezzo?? Non c'é neanche un'informazione che coincida con un barlume di verità... SEI UN COGLIONE

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