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comunicato sulle perquisizioni e denunce
by csa vittoria Thursday, Jul. 06, 2006 at 9:06 PM mail: vittoria@ecn.org

REPRESSIONE E DENUNCE, MAI UN PASSO INDIETRO!

Giovedì 6 luglio squadre dei gruppi investigativi speciali di Torino, affiancati dalla digos di Milano e Padova, hanno perquisito le case di 7 compagni di diverse realtà, fino ad ora, notificandogli incriminazioni per rapina aggravata, violenza e resistenza a pubblico ufficiale, minacce ingiurie e percosse ed altre amenità varie, in seguito alla contestazione al leghista razzista Borghezio provocatoriamente presente sul treno di ritorno dalla manifestazione NO TAV del 17.12.05, che ha visto la partecipazione combattiva di decine e decine di migliaia di persone.
Denunciamo con forza questo attacco repressivo, compiuto non certo casualmente a pochi giorni dall’inizio del processo agli arrestati dell’11 marzo, per esasperare quel clima di terrorismo e criminalizzazione su questo processo e su ogni forma di conflitto ed espressione di opposizione sociale.
Denunciamo l’obiettivo di questa manovra che vuole fare piazza pulita di ogni realtà di movimento che si muova al di fuori del quadro di compatibilità istituzionale.
Un altro obiettivo che viene perseguito da questi attacchi repressivi è quello di costringere il movimento a risposte inconsulte e minoritarie per rinchiuderlo in una logica perdente di risposta su un terreno parziale e autoreferenziale come quello della repressione.
Mai come oggi crediamo sia necessario compiere uno sforzo di riflessione e di intelligenza politica rivolto al ribaltamento dei rapporti di forza e di classe e questo, ne siamo convintissimi, è un percorso di lunga durata.

Per tornare alle perquisizioni e alle denunce, crediamo sia risibile e strumentale la ricerca dopo 7 mesi di un borsello che pare sia andato perso nella fuga ingloriosa del razzista Borghezio.
Siamo convinti che questo fatto repressivo indichi, dopo gli arresti dell’11 marzo, un salto qualitativo della strumentazione giuridica di cui si dotano gli apparati repressivi.
L’uso nell’impianto accusatorio del concetto di “concorso” sposta il baricentro dell’attacco repressivo da una questione strettamente giuridica, basata sulla responsabilità personale su cui si fonda il cosiddetto stato di diritto (che rimanda a scelte di difesa processuale), ad un chiaro intento di colpire la responsabilità politica e la stessa partecipazione a cortei e ad iniziative politiche.
Questo ulteriore elemento, al pari della concertazione, del controllo sociale e dell’autoritarismo, segna un chiaro passo in avanti in quel processo di costruzione di nuove relazioni sociali che possiamo definire “democrazia autoritaria”.
Rispediamo al mittente questa provocazione. Non pensino gli apparati repressivi, la magistratura sempre più asservita al potere politico, la polizia e i fascisti che questi attacchi ci possano fermare o anche solo lontanamente farci fare passi indietro.
Rivendichiamo con forza di essere colpevoli di aver partecipato ad un grandissimo corteo interno ad un movimento di massa che ha saputo opporsi alle politiche antisociali del governo Berlusconi, che voleva imporre il TAV in Val di Susa.
Quello che è in gioco per noi è la volontà di sradicare una società basata sulla precarietà e lo sfruttamento e di costruire un mondo di liberi e di eguali senza più classi ne padroni, e questà volontà nessuno la potrà fermare.

HASTA LA VICTORIA SIEMPRE!

I COMPAGNI E LE COMPAGNE DEL C.S.A. VITTORIA.

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lavorano accuratamente i boie
by Paolo Dorigo Friday, Jul. 07, 2006 at 4:28 AM mail: contatti@paolodorigo.it

Se per qualche schiaffo e calcio fanno le perquise vuol dire che cercavano i capelli o le unghie rotte di Borghezio a casa di qualcuno.
Che cattivo gusto questi sbirri !
Che servivano le perquisizioni oltretutto fuori flagranza di reato ?
MAGISTRATURA SEI VERAMENTE AL SERVIZIO DELLE CACCHE

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