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savoia nun ve vojamooo
by cloroalclero Wednesday, Mar. 08, 2006 at 12:29 AM mail: cloroalclero@email.it

Non è stata creata, in Italia, una tradizione culturale sui Savoia, pari all'antifascismo. Questa è una grossa responsabilità che la sinistra deve prendersi. I Savoia sono nefasti e i pericoli della loro influenza politica sono concreti

savoia nun ve vojamo...
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Io non amo le infamate e mi limito ad indicare una nefasta famiglia che non è sufficientemente detestata. E dovrebbe esserlo. Sto parlando dei Savoia. Piccoli duchi di un feudo assegnato loro, penso, (ma non sono sicura) da Carlo Magno, pian piano ingranditisi a furia di alleanze con re, papi, imperatori, oppure a colpi di rapine, stupri e omicidi per avanzare di qualche metro. I componenti della famiglia savoia, dopo la pace di Westfalia si troveranno ad essere padroni dell'intero Piemonte e della Sicilia, che poi cambiarono con la Sardegna (piu vicina). Fatto sta che fu in nome di questa famiglia, senza nulla rivelare al popolo del loro vero valore,che si è unificata l'Italia, nel 1861 (escluso Roma ed altri territori che ci costeranno altre guerre). Dopo il primo re d'Italia, Vittorio Emanuele II, che conservò il numero "secondo" e non si attribuì "primo" come avrebbe dovuto, ma volle considerare l'Italia un prolungamento dei domini della sua casata, vi furono troppi altri discendenti, che costarono all' Italia più di un milione di morti, praticamente, ciascun italiano, del nord o del sud, vanta morti a causa di qualche componente di casa Savoia. Ad Umberto primo, per esempio, la penisola non bastava, voleva diventare imperatore, [URL=http://img353.imageshack.us/my.php?image=umbertoidisavoia1sw.jpg][img]http://img353.imageshack.us/img353/7350/umbertoidisavoia1sw.th.jpg[/img][/URL] quindi lanciò Crispi nella politica coloniale, sostenendolo per via proprio delle sue idee imperialistiche, affinchè conquistasse Etiopia e somalia, incorrendo in una serie di disgrazie, di cui fecero le spese decine di migliaia di italiani morti per le febbri durante la campagna coloniale, o in battaglia, come accadde nella rovinosa sconfitta di Adua,1896, dove perdemmo 20000 soldati, oltre alle migliaia cui furono amputati gli arti. Umberto I si avvaleva di generali incapaci raccomandati, perchè nobili e piemontesi. La sua polizia invece reprimeva con le armi da fuoco le rivolte di gente diseredata e affamata nelle campagne e nelle città, come a Milano, nel 1898, quando il generale Bava Beccaris, per ordine personale del re, sparò sulla folla che manifestava la sua rabbia e la sua fame. http://www.corriere.it/vivimilano/arte_e_cultura/articoli/2004/03_Marzo/16/turati.shtml Che dire del suo successore, Vittorio Emanuele III? volle fortemente entrare nella prima guerra mondiale, seguì personalmente gli accordi segreti di Londra nel 1915, spingendo per l'entrata in guerra, nonostante Giolitti raccomandasse che si stesse neutrali, tanto avremmo acquisito "parecchio" senza avere morti. Ma lui no, voleva di tutto, aspirava all' Albania, ma si sarebbe accontentato anche di mezza Jugoslavia. Bisognava entrare in guerra. [URL=http://img353.imageshack.us/my.php?image=redistaminkia4oe.jpg][img]http://img353.imageshack.us/img353/7554/redistaminkia4oe.th.jpg[/img][/URL] mandò in trincea tutti gli italiani dai 18 anni in su. Senza armi e senza scarpe, a farsi sparare addosso, tant'è vero che esistono documenti austriaci in cui dicono che "sembrava di commettere omicidio, a sparare alla gente che avanzava senza bombe e senza artiglieria di copertura" La prima guerra mondiale ci costò 650 000 morti, più tutti coloro cui furono amputati gli arti. Non piaceva a Vittorio Emanuele, la difficoltosa e faticosa democrazia che si poteva affermare nel primo dopoguerra, era insoddisfatto perchè aveva preso poco o niente (no istria, no dalmazia), appoggio' la marcia su Roma di Mussolini, probabilmente prendendo accordi segreti con lui, perchè il 22 ottobre, quando il primo ministro Facta andò da lui per dargli la notizia e per fargli firmare lo stato d'assedio, lui non firmò, e, per niente sorpreso, appena incontrato Mussolini, gli diede la nomina a presidente del consiglio, avallando di fatto il suo colpo di stato. Sue erano le ambizioni imperiali, sue le voglie di andare in Grecia e in Albania. Le pressioni del re su Mussolini sono indubbie. Vittorio Emanuele scappò, ma prima prese altri accordi segreti, con gli americani, affinchè venisse bombardato il quartiere comunista di San Lorenzo, poco prima del 25 luglio 1945. Voleva far incazzare i comunisti con chi li aveva portati in guerra, per stare tranquillo che, diffusa la notizia del licenziamento di Mussolini (di cui era fautore), i fascisti di Roma non si sarebbero ribellati. La famiglia reale e tutta la corte scapparono come ladri, dopo l'8 settembre, lasciando i generali senza ordini, gli stai maggiori senza direttive: scegliessero loro, si dissero, per mano di chi crepare. Poi ci fu il re di maggio, ma fortunatamente [URL=http://imageshack.us][img]http://img469.imageshack.us/img469/1430/stronzifamily2vs.jpg[/img][/URL] il referendum del due giugno mandò i savoia fuori dai coglioni, con la prescrizione che i discendenti maschi non avrebbero potuto rimettere piede in Italia. E questo fu giusto, perchè questi sono nobili e hanno ancora l'idea delle guerre dinastiche, che da secoli dei secoli, sono tra le maggiori cause di guerra, con alleanze, cospirazioni e influenze nefaste che sull'Italia potrebbe avere la famiglia degli ex re. Invece: tutto dimenticato, tutto finito: il governo di destra ha annullato questa prescrizione e adesso questi possono entrare in politica, concorrendo per esempio alla carica di presidente del consiglio, che se rivincesse Berlusconi sarebbe rafforzata in quanto a poteri (il progetto di rafforzare l'esecutivo non so se sia anche nei programmi della sinistra) Si è cominciato a dire che il referendum è stato farloccato, che i savoia avevano vinto, ma non son stati voluti dagli americani che avevano falsato i risultati. Si è detto che la prescrizione era una norma transitoria, insomma si è creato un clima favorevole ai Savoia e si è voluto far dimenticare tutto, e cioè che i savoia sono stati per noi italiani (meridionali, settentrionali non importa) come Hitler è stato per gli ebrei: incuranti della vita umana allo stasso modo, in piu' traditori, poichè avevamo l'identità del "loro" popolo. Si è voluto dimenticare anche questo ragazzo, il suo nome era Dirk Hamer, [URL=http://imageshack.us][img]http://img469.imageshack.us/img469/8734/dirk1lm.gif[/img][/URL] a cui L'esule re Vittorio Emanuele IV ha sparato addosso il 16 agosto 1978 perchè la sua famiglia si era avvicinata troppo con la sua barca allo yacht del mancato re. Morto tra atroci tormenti dopo 3 mesi di agonia. [URL=http://imageshack.us][img]http://img353.imageshack.us/img353/6072/duestronzi9ax.jpg[/img][/URL] e oggi ci sciroppiamo il figlio con il nome da castrato Filiberto: l'abbiamo visto a fare il testimonial dei sottaceti, per integrarsi nel "mondo dello spettacolo" e tra poco entrerà in politica. Pare che gliel'abbiano già offerto. E se non sarà lui sarà il figlio. E' mia opinione che qualsiasi siano i destini dell'Italia, questa nefasta famiglia stia fuori dai coglioni. Ha già portato molta sfortuna a questo paese, una sfortuna che si è sentita fino ad oggi. E si sente ancora. http://cloroalclero/forumup.it

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