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NO SUV!
by green block Monday, May. 22, 2006 at 5:16 PM mail:

Il neo ministro dell'Ambiente Pecoraro Scanio all'attacco dei Suv, veicoli inutili e altamente inquinanti...ma mooolto alla moda! Utili solo ed esclusivamente al nostro continuo bisogno infantile di status-symbol, per sbattere in faccia agli altri il livello del nostro benessere...

Nuova crociata anti-Suv
Il ministro: "Disincentiviamoli"
Il leader dei Verdi e neo ministro dell'Ambiente lancia un nuovo
attacco. Si pensa di scoraggiarne l'uso con una fiscalità differenziata


Il nostro servizio di oggi sul quotidiano, con la dura presa di posizione della Svizzera contro i Suv per rendere le città più sicure e meno inquinate ha subito scatenato diverse reazioni. Compresa quella di Alfonso Pecoraro Scanio, leader dei Verdi e neo ministro dell'Ambiente.

"E' una cosa da valutare, ma senza fare crociate", questo il suo commento. La cosa, però, ha tutto il sapore di una vera crociata: il neo-ministro condivide infatti l'antipatia del presidente della Confederazione elvetica Moritz Leuenberger per gli 'sport utility vehicles', i gipponi, "pericolosi come pitbull" e per questo da "cacciare" dalle strade svizzere. E attacca con una serie di durissime dichiarazioni all'agenzia Adnkronos: "In città i Suv sono inopportuni e vanno disincentivati. Ma si tratta comunque di un fenomeno particolare: il nostro obiettivo è più ampio e va nella direzione di ridurre il numero delle auto nei centri urbani".

Scoraggiarli come? "Con una fiscalità differenziata, molto più forte a seconda del consumo di benzina e dell'ingombro", spiega Ermete Realacci, esponente della Margherita e in pole position per la presidenza della Commissione Ambiente e Lavori Pubblici della Camera.

"Si può pensare a parità di gettito, di far pagare di più in base a precisi criteri", spiega Realacci. In sostanza si tratterebbe di introdurre una sorta di "ecoincentivo" per scoraggiare mezzi ingombranti e inquinanti a favore di piccole cilindrate a basso consumo.

Anche per Realacci, però, bisogna stare attenti a non fare crociate e soprattutto a non fare di tutta l'erba un fascio. "Ci vogliono criteri oggettivi, non tutte le jeep sono da considerare Suv che ormai sono diventati il sinonimo di cultura aggressiva e di grande spreco".

Tornando alla 'battaglia' della Svizzera, Pecoraro si compiace per la presenza di un "presidente che è un vero ecologista" ma sottolinea che in alcune città italiane "siamo più avanti di loro": è il caso, ad esempio, di Firenze dove i maxi fuoristrada sono già off limits.

La battaglia, spiega il ministro, è più ampia: non bisogna prendersela solo con i Suv, ma ripensare un pò tutto il modello di trasporto, oggi troppo 'spostato' sulla cultura dell'auto privata mentre il sistema pubblico è in affanno. In prospettiva, spiega il ministro, le vetture private dovranno restare sempre di più in garage e si dovrà "ampliare al massimo lo sviluppo del trasporto pubblico". L'obiettivo a lungo termine, sottolinea, è di "ridurre il più possibile l'uso delle vetture private, riservandole solo per la mobilità extraurbana, prevedendo un efficace sistema di mezzi pubblici".

Sull'ipotesi di ticket di ingresso in città, come a Londra, per scoraggiare le auto private, il ministro è però molto cauto: "tutte le misure che scoraggiano il traffico privato sono da valutare ma l'essenziale è potenziare i mezzi pubblici. Altrimenti -argomenta- il rischio è che chi ha più mezzi economici può pagare il pedaggio ed entrare in città comunque e chi non ha i soldi viene penalizzato".

Ma quali sono le possibili misure tenuto conto dei livelli di inquinamento sempre più allarmanti, in particolare per le 'polveri killer' dei polmoni che in molti centri urbani superano i livelli di legge? "E' essenziale aprire il confronto con le regioni, affinchè presentino subito i piani di riduzione dell'inquinamento atmosferico" spiega Pecoraro Scanio. "Non voglio più infrazioni comunitarie, il mio -sottolinea- è una sorta di 'early warning', di avvertimento preventivo" ma in non in una prospettiva di "politica dirigista".

"Io -conclude- non sono per una politica dirigista, si deve lavorare concertando e con chiarezza. L'epoca delle furbizie deve essere accantonata".

(22 maggio 2006)

http://www.repubblica.it/2006/04/motori/maggio-2006/suv-scanio/suv-scanio.html

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