accordo raggiunto tra comune e questura.

Un accordo che formalmente rispetta il diritto costituzionale a manifestare ma che in realtą limita enormemente la potenzialitą stessa di un corteo, ovvero: creare un disagio pubblico per dwenunciare una carenza pubblica. ''Il comune e la questura hanno siglato un accordo che prevede la possibilita' di fare un corteo al giorno e l'individuazione di percorsi che non intralcino il commercio e la vita degli altri cittadini che vanno al lavoro''. Lo ha dichiarato soddisfatta al margine del consiglio comunale di Napoli tenutosi oggi, il sindaco Rosa Russo Jervolino che ha aggiunto di chiedere ''il rispetto di questo accordo, nato dopo una serie di colloqui con le organizzazioni sindacali e i commercianti. (ma non con le liste dei disoccupati, liste che scendono in piazza quotidianamente a differenza dei sindacati). Mi auguro -ha detto il sindaco- che il comitato per l'ordine e la sicurezza convocato per il 19, confermi questa intesa e la arricchisca di altri particolari utili''. Sul ripetersi di manifestazioni da parte dei senza lavoro, il sindaco ha detto: ''il loro diritto di manifestare e' sacrosanto, cosi' come e' sacrosanto il diritto di tutti i cittadini a poter circolare liberamente. Una citta' con continui disordini -ha concluso il sindaco- e' meno appetibile anche per i turisti che invece cerchiamo di attirare perche' turismo significa sviluppo e occupazione''. Bisogna ricordare la pratica attuata da una delle tante liste dei disoccupati di Napoli, quella di fare manifesti "scritti a mano" dove danno in varie lingue (dall'inglese al giapponese) un singolare benvenuto: "benvenuti nella cittą della disoccupazione e della precarietą".