Indymedia Italia


L'articolo originale e' all'indirizzo http://italy.indymedia.org/news/2001/09/16333.php Stampa i commenti.

Nel cuore del Kurdistan, fra torturati, sfollati e scomparsi
by Dino Frisullo Sunday, Sep. 02, 2001 at 5:06 PM mail: dinofrisullo@libero.it

Fermati, perquisiti, privati delle immagini, eppure testimoni preziosi sette italiani in Turchia, mentre si prepara la marcia "zapatista" su Ankara DELEGAZIONE ITALIANA IN TURCHIA SULLE ORME DEI TORTURATI E DEGLI SCOMPARSI

Si è conclusa oggi la missione di dieci osservatori europei, fra cui sette italiani, che hanno accompagnato sei dirigenti del partito di opposizione Hadep, della fondazione giuridica Tohav e dell'Associazione diritti umani (Ihd) in un viaggio nell'estremo oriente della Turchia, nella provincia kurda del Botan soggetta da quattordici anni a regime di emergenza.


Fermati infinite volte e sottoposti a interrogatori e perquisizioni anche corporali ai posti di blocco militari, gli italiani (fra cui due fotografi professionisti) si sono viste sequestrare numerose carte e tutte le pellicole impressionate. Fra queste le immagini del campo profughi che ospita sotto le tende cinquanta famiglie evacuate da due villaggi nell'area di Beytussebap, delle quali il procuratore capo del capoluogo Sirnak ha detto: "Ci hanno chiesto protezione contro il terrorismo".

La realtà constatata è opposta: le famiglie sono state sgomberate dalla polizia militare ("Jandarma") con il terrore, previo arresto e tortura di tutti i capifamiglia. Con grande coraggio i torturati hanno testimoniato, davanti agli osservatori turchi ed europei ed ai Jandarma, ieri nella sede dell'Hadep di Sirnak (dove per ritorsione sono stati fermati due testimoni, fra cui un ragazzo privato da una mina di un braccio e un occhio) e oggi in quella della città di confine di Silopi, dove una folla ha accolto la delegazione.

A Silopi i sedici osservatori hanno poi fatto visita alle famiglie di Serdar Tanis e Ebubekir Deniz, i giovani dirigenti locali dell'Hadep arrestati dai Jandarma nello scorso gennaio e da allora scomparsi, dei quali neanche le Nazioni Unite sono riuscite ad avere più notizie.


I sette italiani, fra cui due magistrati e una giurista, si ricongiungono questa sera a Diyarbakir con un gruppo di cooperanti sardi per proseguire gli incontri e le visite, fra cui quelle ai siti archeologici e ai villaggi minacciati dalle dighe sui fiumi Tigri, Eufrate, Munzur e Zap, e cercheranno anche di rintracciare i dodici richiedenti asilo espulsi dall'Italia in Turchia lo scorso 8 agosto, per verificare possibili persecuzioni.

La visita si concluderà con la partecipazione degli italiani, con altre delegazioni europee, alla grande Marcia per la pace (autodefinitasi "zapatista") che vedrà centinaia di migliaia di kurdi convergere il 1. settembre ad Ankara da tutta la Turchia. La manifestazione non è stata ancora autorizzata dal governo.

versione stampabile | invia ad un amico | aggiungi un commento | apri un dibattito sul forum

©opyright :: Independent Media Center .
Tutti i materiali presenti sul sito sono distribuiti sotto Creative Commons Attribution-ShareAlike 2.0.
All content is under Creative Commons Attribution-ShareAlike 2.0 .
.: Disclaimer :.