Indymedia Italia


L'articolo originale e' all'indirizzo http://italy.indymedia.org/news/2003/03/220892.php Stampa i commenti.

In contatto con Baghdad (9)
by robdinz Saturday, Mar. 22, 2003 at 12:03 AM mail:

Ultima telefonata

Allora, al situazione è questa:

Vittime: con assoluta certezza sono stati colpiti almeno 5 palazzine civili nel centro di Baghdad. più che colpite bisognerebbe dire sbriciolate. Un cumulo di mattoni, sassi, tappeti, mobili in legno diventati un rogo.

Due di queste palazzine si trovano accanto al cinema "Al Maharud" ( se ho capito bene il nome). Di fronte ad un grande supermercato, anche questo raso al suolo.
Tutte le auto in sosta nel raggio di un intero isolato sono carbonizzate. Le saracinesche dei negozi, anche quelli apparentemente ancora integri sono liquefatte dal calore prodotto dalle fiamme e dalle esplosioni della bombe.
Chi mi parla mi decsrive uno scenario da apocalisse concentrato in un paio di chilometri quadrati. Brucia ancora tutto anche se non con la violenza di un paio di ore fa.
Nessun palazzo ministeriale o presidenziale si trovava in questi isolati. Tutto cià che è stato colpito era civile: abitazioni piccole e grandi, negozi e luoghi tipo centrio commerciali.

E' possibile ipotizzare un grande numero di vittime, considernado che tutti gli iracheni erani rifugiati in casa o nei retrobottega dei negozi. Non esistono rifugi. I pochi iracheni presenti in strada sostengono di non essere di qull'isolato e di non sapere se vi sono state vittime e quante.
Ma è impossibile pensare che non ve ne siano state tante.

250 metri dal ministero delle comunicazioni (colpito in pieno e distrutto)altri crolli e fiamme in edifici privati. Strade distrutte come se un'esplosione fosse venuta da sotto terra. Forse per una gigantesca fuga di gas determinata dai bombardamenti. Anche quì auto bruciate e persino gli alberi della strada (mi descrivono un viale ampio ed alberato) sono carbonizzati. In piedi ma bruciati tutti come tizzoni.

I giornalisti indipendenti che alloggiavano all'hotel "Andalus" hanno deciso in tutta fretta di lasciarlo per paura dell'arrivo di qualche drappello di polizia irachena che sequestrerebbe loro registratori, pc portatili, telecamere digitali e macchine fortografiche. Il perchè di tanto accanimento contro i giornalisti non se lo riescono a spiegare. Sta di fatto che preferiscono passare la notte dall'altra parte della città, al di là del fiume Tigri cheidendo ospitalità a qualche famiglia irachena per la notte. In genere gli iracheni sono molto contenti di ospitare stranieri, ma certo stanotte tutto è una incognita.
In bocca al lupo a loro. Domani torneranno all'"Andalus" come "quartiere generale" ma lasciando precauzionalmente tutti i matreiali nelle case private irachene.

La voce che gira con insistenza, ma impossibile da confermare, che le truppe irachene avrebbero catturato addirittura una cinquantina di soldati anglo-americani bel sud del paese.

La notizia complessiva delle vittime parla di oltre 100 morti e 200 feriti. Ma, ATTENZIONE, sono voci di "strada" raccolte da poche persone appartenenti ad una popolazione terrorizzata che non sa cosa gli aspetterà nella notte e che non ha da almeno due giorni notizie di parenti ed amici.
E che ha negli occhi l'immenso rogo che è diventato il centro urbano e storico di Baghdad.

Interrompo perchè i miei "corrispondneti" sono irraggiugnibili fino a domattina. A Baghdad non funzione la telefonia portatile GSM e l'unico punto di riferimento rimangono i due alberghi con i quali sono in contatto attarverso i telefoni fissi (quando funzionano).

Che la notte gli sia leggera.
A domani
Robdinz


versione stampabile | invia ad un amico | aggiungi un commento | apri un dibattito sul forum

©opyright :: Independent Media Center .
Tutti i materiali presenti sul sito sono distribuiti sotto Creative Commons Attribution-ShareAlike 2.0.
All content is under Creative Commons Attribution-ShareAlike 2.0 .
.: Disclaimer :.