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G8: VERDI, ITALIA SI IMPEGNI CONTRO COMMERCI INSANGUINATI (ANSA) - ROMA, 30 MAG - Un impegno dell'Italia contro i commerci insanguinati, come l'importazione dall'Africa di diamanti e legname pregiato da parte di compagnie implicate nel traffico di armi o addirittura nel finanziamento delle guerre civili. E' quanto chiede il gruppo dei Verdi al Senato alla vigilia del vertice G8 di Evian. In una conferenza stampa, il senatore verde Francesco Martone, insieme con i rappresentanti italiani di Greenpeace e Amnesty International ha sostenuto che l'Italia ''in vista del suo turno di Presidenza europea deve dare l'esempio agli altri paesi dell'Unione applicando subito la direttiva sulla certificazione dei diamanti africani e bloccando le importazioni di legname pregiato dalla Liberia e dal Congo''. ''Oggi - ha sottolineato Martone - c'e' il rischio che, con questo tipo di commercio, vengano alimentati i terribili conflitti nelle zone nascoste del mondo''. ''Ricordiamoci - ha detto ancora - che un quarto delle guerra combattute nel pianeta hanno per oggetto lo sfruttamento delle risorse naturali. Con la vendita di diamanti e di legname pregiato le varie fazioni finanziano i conflitti. Ci sono numerose risoluzioni e direttive che vietano questi commerci, ma essi continuano indisturbati e l'Italia, purtroppo e' tra i paesi piu' interessati, tanto che risultiamo essere il terzo paese nella lista degli importatori del legname liberiano''. Sergio Baffoni di Greenpeace Italia, ha citato il caso dell'importazione di legname africano acquistato dalle Ferrovie dello Stato per la realizzazione delle traversine nonostante che la ditta esportatrice fosse coinvolta nel traffico di armi: ''Sbarchi di questo tipo di legname - ha detto Baffone - avvengono con regolarita', anche in queste settimane anche se le Nazioni Unite hanno vietato questo tipo di commercio''. Daniela Carboni di Amnesty International ha sostenuto la necessita' di una certificazione dei diamanti africani, anch'essi usati per il finanziamento delle guerre regionali del continente nero. E ha puntato l'indice contro la vendita di armi italiane a paesi africani dove sono in corso scontri di fazioni e violenze. I Verdi hanno presentato un dossier sulle ''risorse insanguinate'' preparato dalla ricercatrice dell'Universita' La Sapienza, Clarissa Ruggeri insieme con il senatore Francesco Martone in cui si denuncia il traffico di armi leggere e di piccolo calibro, 30 milioni di pezzi che circolano oggi in Africa e che hanno provocato nell'ultimo decennio la morte di 20 milioni di persone di cui l'80% donne e bambini. (ANSA).
G8: BERLINO, MANIFESTAZIONE PER CONDONO DEBITO A PVS A PORTA BRANDEBURGO, DIMOSTRANTI PARTECIPANO A KIRCHENTAG (ANSA) - BERLINO, 30 MAG - Circa 2.000 partecipanti al Kirchentag ecumenico in corso a Berlino hanno manifestato davanti alla Porta di Brandeburgo, il monumento simbolo della capitale tedesca, per chiedere ai capi di Stato e di governo che partecipano al G8 di Evian il condono del debito ai paesi in via di sviluppo. Battendo pentole con bastoni, i manifestanti hanno chiesto l'impegno dei paesi piu' ricchi a ridurre il gap con quelli in via di sviluppo. Alla manifestazione berlinese hanno preso parte anche la deputata verde Claudia Roth, responsabile per i diritti umani nel governo del cancelliere Gehrard Schroeder, ed il vescovo protestante di Hannover Margot Kaessmann. (ANSA).
G8: CORTEO IN CORSO A GINEVRA, IERI A LOSANNA SENZA DANNI (ANSA) - GINEVRA, 30 MAG - Sospiro di sollievo in Svizzera dove la prima manifestazione anti-G8, il vertice dei Grandi del pianeta in programma ad Evian (in Francia) da domenica prossima, nonostante alcuni tafferugli, si e' svolta ieri sera a Losanna senza danni. Ma un secondo raduno di protesta, non autorizzato, ha appena preso il via oggi a Ginevra davanti alla sede dell'Organizzazione mondiale del Commercio (Wto), protetta da barriere e forze dell'ordine. L'entrata del Wto e' stata solo temporaneamene forzata dai manifestanti, circa mille in tutto, che adesso si dirigono verso la sede dell'Onu. Ieri sera a Losanna meno persone del previsto avevano preso parte al corteo che ha dato il via alla serie di manifestazioni anti-G8 in programma nei prossimi giorni. Nella citta' svizzera situata sulla sponda elvetica del lago Lemano proprio di fronte ad Evian, dalle 4mila alle 12mila persone avevano manifestato nelle strade blindate e sorvegliate da un importante dispositivo di sicurezza. La protesta, fatta eccezione per alcuni tafferugli tra polizia e manifestanti ed un violento temporale, si e' svolta senza gravi danni, cosi' come la successiva festa. A torto o a ragione molti considerano che il corteo di Losanna sia stato una sorta di prova generale della grande manifestazione transfrontaliera dei 'no global' prevista domenica prossima a Ginevra e nella vicina Annemasse, in Francia. Dovrebbero parteciparvi decine di migliaia di persone. (ANSA).
G8: CORTEO NO-GLOBAL A GINEVRA, VETRI ROTTI MA POCHI SCONTRI (ANSA) - GINEVRA, 30 MAG - Oltre duemila anti-G8 hanno invaso oggi le strade di Ginevra: la manifestazione, non autorizzata, si e' svolta sotto la stretta sorveglianza delle imponenti forze dell'ordine schierate nella citta' elvetica. Non vi sono stati incidenti di rilievo, ma a piu' riprese la polizia e' intervenuta per allontanare i manifestanti. Tuttavia, sono stati segnalati danni a vetrine ed automobili e muri imbrattati. Numerosi gli italiani presenti. In buona parte giovane e colorata, la manifestazione si e' svolta nel quartiere internazionale di Ginevra, dove hanno sede istituzioni quali l'Organizzazione mondiale del commercio (Wto), bersaglio privilegiato delle critiche dei movimenti altermondialisti. Proprio davanti all'entrata della Wto si e' verificato il primo, ma contenuto 'braccio di ferro' tra un gruppo di manifestanti, che era riuscito a penetrare all'intermo della cinta della Wto, e la polizia. Una seconda prova di forza ha opposto manifestanti e forze dell'ordine davanti alle sedi dell'Ompi (proprieta' intellettuale) ed Oim (migrazioni), i cui muri sono stati imbrattati ed alcune delle sue finestre danneggiate. La polizia e' intervenuta con gas lacrimogeni ed e manifestanti si sono allontanati. A suon di musica e con cartelli che spronavano alla ''resistenza alla globalizzazione'' o denunciavano ''l'occupazione in Iraq'', il corteo si e' poi separato, diretto al centro della citta', dove nel pomeriggio sono in programma dibattiti. In alcuni punti delle strade percorse dal corteo, le vetrine sono state rotte ed i muri risultano imbrattati da slogan per denunciare il G8, il vertice che riunisce i capi di Stato e di governo dei sette Paesi piu' ricchi e la Russia, in programma da domenica e per tre giorni ad Evian, sulla sponda francese del Lago Lemano. Un grande raduno degli anti-G8 e' in programma a Ginevra ed ad Annemasse (nella vicina Francia) domenica prossima. Sempre nell'ambito delle manifestazioni anti-G8, oggi a Vevey (nei pressi di Losanna), circa 200 ciclisti hanno bloccato l'accesso alla sede della Nestle'. (ANSA).
G8: DA DOMENICA VERTICE A EVIAN, CON BUSH MORDI E FUGGI/ANSA DISSIDIO USA-FRANCIA RIMANE, SI ASPETTANO POCHI PROGRESSI (di Pier Antonio Lacqua) (ANSA) - PARIGI, 30 MAG - L'inizio sara' affollato come un'Assemblea Generale dell'Onu, il finale si profila in tono minore per la vistosa assenza del presidente americano George W. Bush e, nel bel mezzo, gli 'Otto Grandi' lanceranno un appello a popoli e mercati perche' abbiano fiducia: ''ci sono tutti gli ingredienti per una ripresa dell'economia''. Domenica a Evian si apre il sipario su una delle piu' solenni messe della politica internazionale: nell'elegante cittadina sulla costa francese del lago di Ginevra che da' il nome ad una famosissima acqua minerale i sette leader delle maggiori potenze industriali e della Russia si ritrovano per il loro vertice annuale, bestia nera dei 'no global', davanti ad un'agenda pesante come un macigno. In un albergo de luxe, il Royal, difeso da migliaia di poliziotti, soldati e gendarmi, gli 'Otto Grandi' passeranno in rassegna dal pomeriggio del primo al mattino del 3 giugno un po' tutti i principali problemi e mali del pianeta. Il rischio di recessione, il terrorismo, la proliferazione delle armi di distruzione di massa, lo spettro dell'Aids, i debiti che schiacciano i paesi piu' poveri, l'Africa che invece di andare avanti va indietro, il dopo-Saddam in Iraq, il Medio Oriente, le bombe atomiche della Corea del Nord, le difficolta' del Terzo Mondo nell'accesso ai farmaci e all'acqua, le trattative di Doha per un'ulteriore liberalizzazione dei commerci internazionali: tantissima e' la carne sul fuoco, mentre e' del tutto incerto se gli 'Otto Grandi' (l'americano George Bush, il russo Vladimir Putin, il giapponese Junichiro Koizumi, il tedesco Gerhard Schroeder, l'italiano Silvio Berlusconi, il britannico Tony Blair, il canadese Jean Chretien, il francese Jacques Chirac) saranno capaci di progressi concreti su qualche punto della megaagenda. Gli attriti tra francesi e americani non promettono nulla di buono. Oggi, in un'intervista, Bush ha sdrammatizzato la portata dello scontro con Chirac sull'Iraq (''sono deluso, ma non arrabbiato, non ci saranno sanzioni. Vive la France!''), ma in realta' le divergenze sono numerose e profonde. Chirac contesta in toto l'approccio di Bush in politica estera, lo accusa di essere ''molto unilateralista'', insiste sulla illegalita' della guerra in Iraq e promuove una visione ''multipolare'' che per lui e' un'ovvieta' alla luce dell'unificazione europea, dell'impetuoso risveglio economico della Cina, della crescente importanza dell'India. Non sorprende, quindi, lo sgarbo del capo della Casa Bianca, che ripartira' da Evian gia' nel pomeriggio del 2 giugno, con la scusa della pace in Medio Oriente. Ipocrisia diplomatica vuole che tra i due presidenti i sorrisi e le strette di mano non manchino in occasione di un loro incontro a quattr'occhi lunedi' mattina, ma una vera riconciliazione sembra ancora piuttosto lontana e, a conti fatti, il G8 rischia (ancora una volta) di rivelarsi la classica montagna che partorisce il topolino. Chirac ha cercato ad ogni modo di fare le cose in grande e al primo giorno di summit ha invitato mezzo mondo, in perfetta coerenza con la sua visione multipolare. I 'Grandi della Terra' non soffriranno proprio di solitudine: oltre al presidente della Commissione Europea Romano Prodi e al presidente di turno dell'Ue (il greco Constantinos Simitis) si ritroveranno in compagnia di altri tredici leader, dal cinese Hu Jintao all'indiano Atal Bihari Vajpayee, dall'egiziano Hosni Mubarak al brasiliano Lula e al messicano Vicente Fox. Alla presenza del segretario generale delle Nazioni Unite Kofi Annan e dei capi del Fondo Monetario, della Banca Mondiale e dell'Omc, cotanto gotha discutera' per qualche ora su come meglio pilotare e regolamentare la mondializzazione. Un problema immenso, sul quale ognuno dei Vip potra' parlare solo qualche minuto. Affollata anche la sera di domenica: si parlera' di aiuti all'Africa derelitta, con la partecipazione di cinque leader di quel continente. La mattina di lunedi' sara' invece di scena l'economia mondiale, mentre a pranzo i dirigenti del G8 prenderanno di petto la lotta al terrorismo, il contenimento delle armi di distruzione di massa e le crisi regionali per concentrarsi poi nel pomeriggio sulle questioni dello sviluppo sostenibile, dell'ambiente, della sicurezza marittima. Dopo una cosi' estenuante galoppata, la cena del lunedi' senza Bush sara' a tema libero e, nella tarda mattinata di martedi', al termine di un'ultima sessione di un'ora, Chirac tirera' le somme dell'evento con una conferenza stampa finale dalla quale si capira' se sui massimi sistemi e sugli acciacchi piu' grossi del pianeta le nazioni piu' ricche hanno davvero fatto qualche progresso tangibile. (ANSA).
G8: EVIAN CITTA' CHIUSA, LA DIFENDONO IN VENTIMILA /ANSA I FRANCESI VOGLIONO EVITARE 'LA SINDROME DI GENOVA' (di Pier Antonio Lacqua) (ANSA) - PARIGI, 30 MAG - Ronzano gli elicotteri Fennec, sfrecciano i caccia Mirage, passano gli aerei radar Awacs e i droni Hunter, i piccoli aerei spia teleguidati: non sono mai stati cosi' trafficati i cieli sopra Evian, dove gli 'Otto Grandi' della Terra si arroccheranno da domenica a martedi' per il loro vertice annuale. Anche il lago di Ginevra, su cui si affaccia la citta' della celebre acqua minerale, e' guardato a vista: incrociano le motovedette, i sommozzatori tengono d'occhio i fondali e, dall'alto dei picchi circostanti, i missili terra-aria 'Crotale' sono pronti a entrare in azione al primo accenno di pericolo. Evian citta' chiusa, morta, barricata. Da ieri non partono e non arrivano piu' treni e le scuole riapriranno soltanto mercoledi', a buriana passata. ''Manca solo il coprifuoco'', sibilano gli abitanti, nient'affatto divertiti. Per l'incolumita' dei leader G8 - a conclave dentro un lussuosissimo Hotel, il Royal, annegato in un magnifico parco di sedici ettari con vista imprendibile sul lago - il presidente francese Jacques Chirac non ha proprio risparmiato ne' mezzi ne' spese. Quasi ventimila sono i poliziotti, i gendarmi, i pompieri, i soldati dispiegati: devono far fronte ad una possibile minaccia terroristica e a eventuali colpi di testa del popolo 'no global'. Nemmeno durante il Maggio Sessantotto, quando la contestazione infuriava a Parigi nel Quartiere Latino, c'era stata una cosi' massiccia mobilitazione delle forze dell'ordine. Non basta: anche sul cote' elvetico non scherzano. Il governo federale (al quale la Francia ha promesso un rimborso di 18 milioni di euro per il disturbo) ha attivato diecimila poliziotti e soldati e ha chiesto alla Germania mille uomini di rinforzo perche' in Svizzera, a Losanna, saranno acquartierati i tredici leader del Terzo Mondo invitati alla prima giornata di vertice ed e' a Losanna e a Ginevra che si e' ammassata una buona parte dei 'no global'. ''Evitare la sindrome di Genova'', dove al G8 del 2001 ci scappo' il morto (Carlo Giuliani) tra gli antimondialisti, e' stato un richiamo costante per gli organizzatori del vertice di quest'anno a Evian ed e' una parola d'ordine che ha avuto un grosso peso nella scelta di una piccola citta' ai piedi delle Alpi, sulla carta ben difendibile. Come era successo a Genova, l'area attorno al luogo del summit e' stata divisa con logica militare in zone. L'Hotel Royal e il parco circostante (dove sorge un altro albergo a cinque stelle, l'Ermitage) rientrano nell'impenetrabile ''zona zero'', interamente ed esclusivamente riservata ai massimi leader e alle loro delegazioni. Evian e i paesi circostanti (in un raggio di cinque chilometri) sono la ''zona uno'': li' i controlli sono gia' da qualche giorno ferrei e si circola soltanto con uno speciale lasciapassare. Ne hanno bisogno anche i 7.500 abitanti. Nella fascia dai cinque ai dieci chilometri (la ''zona due'') c'e' liberta' di movimento, ma e' proibito ogni assembramento. Un'ultima ''zona tre'', anch'essa pattugliata con cura dalle forze dell'ordine e punteggiata da posti di blocco, si estende fino a Annemasse, la citta' a 40 chilometri da Evian dove sono stati convogliati i 'no global', sistemati in due 'Villaggi alternativi, anticapitalisti, autogestiti'', di fatto due tendopoli. In questo modo le autorita' francesi pensano di aver trovato ''il giusto equilibrio tra il diritto alla protesta e le necessita' di sicurezza'', mentre il cuscinetto di 40 chilometri tra i 'Grandi della terra' e il popolo 'no global' dovrebbe scongiurare il rischio della temuta ''sindrome di Genova''. Da qualche giorno la Francia ha anche sospeso gli accordi di Schengen sulla libera circolazione tra i Paesi Ue. Spera cosi' di respingere alle frontiere i facinorosi 'black bloc' sfasciatutto, che in Europa sarebbero in tutto non piu' di quattromila, in buona misura schedati. (ANSA).
R EST S0A S91 QBXB G8: EVIAN, IL VERTICE IN ALBERGO COSTRUITO PER RE INGLESE (ANSA) - PARIGI, 30 MAG - Ha avuto tra i suoi ospiti Greta Garbo, Errol Flynn e l'Aga Khan il lussuosissimo Hotel Royal di Evian scelto dal presidente francese Jacques Chirac come epicentro per l'imminente vertice G8. Cinque stelle, rinomato per una spa ('L'Institut Mieux-Vivre') che promette cure ''per il riacquisto dell'energia'', l'albergo sorge davanti al lago di Ginevra, dentro un parco di sedici ettari dove sorge un altro hotel de luxe (l'Ermitage). E' stato costruito in piena Belle Epoque, nel 1909, per Edoardo VII, che pero' mori' l'anno dopo senza averci mai messo piede. Le 154 camere e suite -tutte arredate con mobilio inglese sopravvissuto intatto a due guerre mondiali- emanano ''raffinatezza, buon gusto e arte di vivere alla francese'', assicura la direzione dell'albergo, che, a difesa della privacy dei suoi illustri ospiti, si e' pero' rifiutata di precisare chi mai tra gli 'Otto Grandi' pernottera' nell'appartamentino reale (con sei luminose vetrate sul lago) concepito per Edoardo VII. Chirac riservera' l'onore al presidente americano George W. Bush? O ci mettera' il suo. L'Hotel Royal da' lavoro ad uno dei migliori chef di Francia (Michel Lentz), che ha in cucina ogni possibile prelibatezza e tutti i vini piu' pregiati e costosi, ma il presidente Chirac ha affidato la preparazione del pranzo di lunedi' sera a quattro studenti della piu' antica scuola alberghiera del paese, il 'Lycee Hotelier Savoie Leman' di Thonon-les-Bains. (ANSA).
G8: GINEVRA, PROVA GENERALE GRANDE CORTEO DOMENICA / ANSA VETRI ROTTI MA POCHI INCIDENTI, POLEMICHE PER FATTURA SICUREZZA (ANSA) - GINEVRA, 30 MAG - Prima dell'arrivo nella regione dei leader piu' potenti del pianeta per il vertice di Evian, Ginevra e dintorni sono stati invasi dagli anti-G8, che a migliaia sono giunti in questi giorni da tutta Europa per partecipare ai dibattiti del controvertice e alle prime manifestazioni. MINIMANIFESTAZIONE PRIMA Di QUELLA GRANDE. Oggi circa duemila altermondialisti sono scesi nelle strade di Ginevra per gridare, a volte con un sasso, la loro opposizione al G8, in una sorta di prova generale della grande manifestazione di protesta transfrontaliera in programma domenica prossima a Ginevra e nella vicina Annemasse (Francia). L'odierno corteo anti-G8, non autorizzato, si e' svolto senza incidenti di rilievo, a parte qualche vetro rotto e numerosi muri imbrattatti. Gli uomini dell'imponente dispositivo di sicurezza schierato in tutta la citta' sono intervenuti solo a due riprese e dopo alcuni atti di vandalismo per allontanare i manifestanti dalle sedi dell'Organizzazione mondiale del commercio (Wto), dell'Ompi (proprieta' intellettuale) e dell'Oim (migrazioni). I vetri sono stati rotti da una minoranza, mascherata e in coda al corteo. Per il resto, la manifestazione, composta soprattutto da giovani, tra i quali numerosi italiani, si e' svolta pacificamente, a suon di tamburo e di slogan contro la globalizzazione neoliberale e l'occupazione dell'Iraq. La polizia ha dato prova di discrezione. Ciononostante, in citta' crescono, quasi palpabili, la tensione e la paura per la grande protesta di domenica, quando, stando alle previsioni, i manifestanti no-global saranno decine di migliaia con azioni ''non-violente'' per bloccare l'arrivo dei grandi. CRESCE PAURA E POLEMICHE PER FATTURA. In vista della manifestazione lasono transennati e numerosi negozi hanno nascosto le loro vetrine dietro a spessi pannelli di legno giallo, gia' decorati da numerosi graffiti no-global. Le banche hanno svuotato i bancomat e molti abitanti -approfittando del ponte dell'Ascensione- hanno abbandonato la citta'. Lo spettro dei 'fatti di Genova' e' presente e fa paura. Tanto che le autorita' ginevrine ed i commercianti hanno investito somme ingentissime nella sicurezza, scatenando non poche polemiche. Sebbene la riunione del G8, di cui la Confederazione elvetica mon e' membro, si svolga su suolo francese, la Svizzera mette a disposizione il proprio aeroporto per l'arrivo di tutti i leader invitati ad Evian (Francia), i propri giardini (con due campeggi per i no-global) e soprattutto le proprie strade per accogliere la protesta. Con circa 10.000 agenti e militari mobilitati per l'occasione, la fattura ammonterebbe a ben 40 milioni di franchi, pari a circa 27 milioni di euro. Alla Francia la gloria, alla Svizzera i cocci e le fatture, ha protestato qualcuno. IL CONTROVERTICE. Pochi i riflettori puntati invece sul controvertice di Ginevra, dove tra i numerosi oratori hanno oggi preso la parola il sociologo svizzero Jean Ziegler e la vicepresidente della ong Attac-Europa, Susan George. Insieme hanno denunciato, tra l'altro, la Wto ed i negoziati di liberalizzazione mondiale degli scambi che mirano a privatizzare i servizi pubblici. (ANSA).
G8: IRAQ, BUSH ANCORA ARRABBIATO CON CHIRAC E SCHROEDER, NYT (ANSA) - WASHINGTON, 30 MAG - Nonostante la Casa Bianca continui a ripetere, in questi giorni, che e' giunto il momento di ricucire dopo le divergenze sulla guerra in Iraq che hanno allontanato alcuni paesi europei, tra cui Francia e Germania, il presidente americano George W. Bush non ha ancora perdonato il suo collega francese Jacques Chirac e il cancelliere tedesco Gerhard Schroeder. Lo scrive oggi il 'New York Times', a pochi giorni dal vertice del G8 ad Evian, in Francia, secondo cui ''in modo non ufficiale, esponenti di alto livello della Casa Bianca spiegano che Bush e' ancora arrabbiato con Chirac perche' si e' mosso contro gli Stati Uniti sulla guerra in Iraq'' e che lo stesso Bush ''non avra' mai piu' fiducia in Schroeder, che ha guidato lo scorso autunno una campagna contro la guerra e, soprattutto, contro gli Stati Uniti''. Le stesse fonti spiegano inoltre che ''non e' un caso'' che Bush abbia scelto di pronunciare a Cracovia, in Polonia, il suo unico vero discorso nel suo viaggio in Europa, iniziato oggi. Il presidente polacco Aleksander Kwasniewski ha inviato 200 militari in Iraq e Bush ci teneva particolarmente a ringraziarlo personalmente. (ANSA).
G8: NO GLOBAL VOGLIONO BLOCCARE TRANSITO DELEGAZIONI (ANSA) - GINEVRA, 30 MAG - I no-global hanno annunciato oggi di voler impedire il transito a Ginevra delle delegazioni straniere che si recano al G8, in programma da domenica prossima ad Evian in Francia nei pressi della citta' svizzera. Tutti i ponti che collegano la sponda francese e la sponda elvetica del lago Lemano saranno bloccati domenica mattina prima della grande manifestazione, ha affermato il 'Social Forum del Lemano'.(Fsl). Altre azioni ''pacifiche'' simili sono in programma anche in Francia e a Losanna. (ANSA).
USA: G8, BUSH 'DELUSO' DA FRANCIA MA A EVIAN NIENTE SCONTRO (ANSA) - WASHINGTON, 30 MAG - Il presidente americano George Bush ha detto giovedi' di essere ''frustrato e deluso'' per l'atteggiamento della Francia sull'Iraq ma ha ribadito che il G8 di Evian ''non sara' un momento di scontro''. ''C'e' un senso di frustrazione e di delusione tra gli americani per la decisione della Francia'' di opporsi attivamente alla guerra all'Iraq, ha detto Bush in una intervista giovedi' alla Casa Bianca ad alcuni giornalisti stranieri. ''Anch'io sono deluso. Gli americani non riescono a comprendere la decisione della leadership francese di colpire il desiderio americano (e non solo americano) di rafforzare la sicurezza e la liberta' - ha detto Bush - Comunque l'incontro di Evian non sara' un momento di scontro. Sara' una opportunita' per parlare con alcuni che sono sulla nostra posizione sull'Iraq e con altri che non lo sono. Ma la cosa piu' importanti e' andare avanti''. ''Possiamo fare molto di piu' insieme che litigare - ha affermato Bush - Vi sono molte cause comuni che possiamo combattere insieme, a cominciare dalla guerra all'AIDS''. Per quanto riguarda il Medio Oriente Bush ha detto di ''essere convinto che si possano raggiungere progressi: altrimenti non andrei''. Dopo le soste in Polonia, dove e' atteso oggi, e a San Pietroburgo, Bush partecipera' l'1 e 2 giugno al G8 in Francia per poi dedicarsi al Medi Oriente e al Golfo con soste in Egitto, in Giordania e nel Qatar. Ai leaders arabi in Egitto Bush intende dire che ''la cosa piu' costruttiva che le nazioni arabe possono fare per combattere il terrorismo e' smettere di finanziare i gruppi terroristi''. (ANSA).
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