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[milano] Albertini: niente pietà con gli abusivi
by parla il bastardo (dal corriere) Friday, Sep. 05, 2003 at 12:08 PM mail:

Il sindaco: liberiamo le case Aler dai mascalzoni, ma aiutiamo i casi umani. Il Comune destinerà alle periferie i fondi delle privatizzazioni. A Calvairate sgombero e polemiche.


Il sindaco, alla prima uscita pubblica dopo la pausa estiva, detta la linea sulle case popolari e sulle periferie: «Nessuna pietà di fronte ad occupazioni che avvengono da parte di mascalzoni - scandisce - Mentre se c’è un caso umano, si chiude un occhio e si cerca di aiutare la persona».

ABBATTERE - L’abusivismo è per Albertini «l’emergenza», così come, in generale, lo sono le periferie. Abbattere gli orrori «sarebbe bello ma non è praticabile», dice, «bisogna trovare risorse per realizzare nuove case con tipologie diverse, meglio ambientate, non più i casermoni». Ma per far questo, occorre privatizzare al più presto Aem e Sea: «Ho fretta di farlo, perché così potrò costruire case popolari e metropolitane».

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«Liberiamo le case Aler dagli abusivi». Albertini: chiudiamo un occhio sui casi umani, ma i mascalzoni vanno allontanati con la forza.



Tolleranza zero nei confronti degli occupanti abusivi delle case popolari. Il sindaco, durante il saluto al comandante dei carabinieri Pasquale Muggeo che lascia dopo due anni, affronta subito il problema delle periferie e chiarisce la linea del Comune: «Se c’è un caso umano, si chiude un occhio e si cerca di aiutare la persona - dice - ma di fronte ad occupazioni che avvengono da parte di mascalzoni, nessuna pietà». Albertini avverte anche la sua maggioranza, alla vigilia di una stagione impegnativa per l’aula di Palazzo Marino: «Le risorse per le periferie ci saranno se si faranno le privatizzazioni». Il riferimento è all’Aem e alla Sea, operazioni sui cui ci sono un po’ di turbolenze nel centrodestra. «Il programma elettorale è un Vangelo laico - scandisce il sindaco - dal quale non ci si può discostare. Se ci sono sbavature, bisogna tornare al corpo elettorale». Non è invece tra le priorità del primo cittadino, a quanto pare, il rimpasto di giunta tanto atteso dai consiglieri. «Si fa subito se è funzionale alle privatizzazioni - taglia corto -. Ho fretta di privatizzare, perché prima privatizzo e prima riesco a realizzare case popolari e metropolitane. Da lì prenderemo i soldi. In ogni caso, adesso il consiglio è in vacanza». Il sindaco non nasconde poi di essere tentato dall’idea di radere al suolo gli orrori delle periferie. «Sarebbe bello abbattere - riflette - ma non è praticabile. Bisogna trovare risorse per realizzare nuove case con tipologie abitative e architettoniche diverse. Stabili meglio ambientati, non più i casermoni».
L’obiettivo è dunque quello di rendere rapidamente disponibili gli introiti delle privatizzazioni per rispondere ai 13mila in graduatoria per ottenere un alloggio popolare e ai 2800 sfrattati. «E’ una questione politica - ribadisce Albertini - Entro settembre arriveranno i primi provvedimenti di giunta e consiglio. Entro novembre risolveremo la questione dell’advisor per l’Aem». Le periferie, questo è sicuro, sono per il sindaco «un’emergenza». In particolare, «l’emergenza» è rappresentata dalle occupazioni abusive. «Invito a trovare una strada per liberare gli appartamenti - aggiunge - Il racket sottrae abitazioni a chi ne ha diritto e si verifica uno sfruttamento di situazioni drammatiche».
Accanto ad Albertini, con i numeri bene stampati in mente, il vicesindaco Riccardo De Corato. Si calcola che siano 2800 gli alloggi «che potrebbero essere pronti subito se venissero sgomberati». Quanto alle situazioni in cui i cittadini solidarizzano con gli abusivi di fronte agli sgomberi, l’amministrazione non ha dubbi: «Le lotte di piazza vanno contrastate, ma con i mascalzoni nessuna pietà». Anche perché, paragona il sindaco, «è come avere una gamba in cancrena e non intervenire: questa situazione porta alla degenerazione totale e a un senso di insicurezza nei cittadini, due fenomeni devastanti».
Non a caso il Comune, nella persona di De Corato, ha proposto l’altro giorno alla riunione del comitato di sicurezza di individuare strade per recuperare al più presto gli alloggi occupati abusivamente, suggerendo di costituire una task force di poliziotti e carabinieri.
Intanto già si pensa alle aree sulle quali potrebbero sorgere le nuove case: «Abbiamo 6 milioni di metri quadrati dismessi nelle periferie», annota De Corato.


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COME AL SOLITO IN QUESTA CITTA' DI MERDA I PROBLEMI SOCIALI DIVENTANOD I ORDINE PUBBLICO.... IL PROBLEMA NON E' LA VERGOGNOSA POLITICA DELLA CASA DEL COMUNE, MA UN 5% DI OCCUPANTI....

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