Indymedia Italia


L'articolo originale e' all'indirizzo http://italy.indymedia.org/news/2003/11/421829.php Stampa i commenti.

NO WAR NO WAR ON DRUGS
by DA LIBERAZIONE Friday, Nov. 14, 2003 at 11:17 AM mail:

NO GLOCAL WAR

La War on Drugs nazional alleata


Le telecamere di sorveglianza all'interno di una scuola degli Stati Uniti, questa volta ci hanno dato uno spaccato freddo di come viene portata avanti la War on Drugs rispetto alle sostanze stupefacenti. Una decina di agenti con le pistole spianate e puntate ad altezza d'adolescente sono entrati in una scuola, sbattendo a terra gli alunni per perquisirli tra gli sguardi attoniti degli insegnanti.
Se Fini in materia di droghe non usasse quel modello di riferimento tutti quanti noi avremmo potuto classificare l'accaduto come lontano da noi sia culturalmente che politicamente, ma così purtroppo non è, e dobbiamo considerare questo come il proseguimento naturale di un processo nel quale siamo inseriti da tempo, la Zero Tolleranza infatti non è uno slogan ma un'ideologia costituente.

La polizia nelle scuole a caccia di microspacciatori ne ricombina ruolo e funzione, da luogo del sapere pubblico esse diventano anche luogo di controllo, ancora una volta i giovani o sono un contenitore da riempire con quello che viene detto dagli adulti o deviati da controllare (in alcune regioni si sono proposti test antidroga obbligatori sugli alunni). Del resto anche le nostre città - sempre più attraversate da insicurezze diffuse - stanno subendo questa metamorfosi, le politiche securitarie sono oramai stratificate nella cultura, si sono appoggiate nell'ansia sociale di questa epoca, ed hanno fornito all'imprenditoria politica neoliberista il materiale per l'elaborazione di un linguaggio comune, in grado di proporsi come modello egemonico nell'intera società.

Se scomponiamo questo processo ci accorgiamo che esiste un nesso evidente che lega disoccupazione, precarietà, e ritiro delle reti del welfare con il progressivo aumento dei dispositivi penali (più o meno privatizzati) verso le classi subalterne e i soggetti sociali deboli. Il passaggio dallo stato sociale a quello penale è oramai un dato di fatto, e quello che avviene sul tema droga in questi giorni ne è l'esempio più evidente. Nell'articolo 13 della Finanziaria vengono trasferite al nuovo Dnpa (Dipartimento Nazionale delle Politiche Antidroga) le competenze del Ministero del lavoro e delle politiche sociali (da Maroni a Fini), compreso l'Osservatorio permanente per monitorare il fenomeno tossicodipendenza, e si limitano le competenze regionali nelle politiche sociali sui fondi della 309 sulle quali sarà il Dnpa a fornire le linee guida.

Come si vede l'impianto organizzativo e funzionale per trattare i tossicodipendenti come il nemico perfetto di turno è pronto - anche se rimangono vizi di incostituzionalità - vedremo Fini come lo indirizzerà quando illustrerà la legge sulle droghe al Cdm (le anticipazioni comunque non lasciano spazio a troppe illusioni). Penso che a questa sfida occorre rispondere con un passo in avanti e non arroccandosi in difensiva, oggi siamo in grado di articolare i vari livelli di mobilitazione che le enunciazioni di Fini hanno prodotto fino ad ora, dai suoni delle street parade del movimento antiproibizionista agli insegnanti che disobbediscono e si rifiutano di far entrare in classe la Polizia, dagli amministratori che continueranno a portare avanti politiche alternative in materia di droghe, al supporto all'iniziativa di legge che intende modificare profondamente la 309, prevedendo la depenalizzazione completa del consumo di sostanze, misure alternative al carcere per i detenuti tossicodipendenti, e l'ampliamento delle politiche di riduzione del danno.

Costruire su queste istanze un pacchetto di nuovi diritti sociali che intende connotarsi con un approccio antiproibizionista sulla questione delle droghe, qualificherebbe ancora di più il nostro confronto all'interno dell'opposizione al governo Berlusconi, su una materia dove peraltro i precedenti governi dell'Ulivo hanno "balbettato" invece di dire qualcosa di comprensibile.

Francesco Piobbichi
Piobbichi@libero. it



versione stampabile | invia ad un amico | aggiungi un commento | apri un dibattito sul forum

©opyright :: Independent Media Center .
Tutti i materiali presenti sul sito sono distribuiti sotto Creative Commons Attribution-ShareAlike 2.0.
All content is under Creative Commons Attribution-ShareAlike 2.0 .
.: Disclaimer :.