ancora sempre e solo repressione dalla Polizia

Il livello dello scontro si sta alzando sempre di più.
"Loro" i poliziotti, questa volta provenienti da fuori Parma, alzano sempre più lo scontro. Non importa più ormai se provocati o no, se contro pacifisti, antagonisti, chicchessia, questa volta nel corteo antileghista c'erano anche preti, ma non è bastato a fermare la furia di questi automi addestrati a non sentire e a non vedere, solo ad obbedire. Il fascismo di 60 anni fa viene ripudiato, le leggi razziali vengono ripudiate (ma la Bossi-Fini cos'è?) e tutti i nostri bravi politici di sinistra a spellarsi le mani per applaudire la "svolta" di Fini, senza accorgersi che il fascismo sta montando e organizzandosi più che mai. Questa sera a Parma per difendere un centinaio di leghisti venuti ad acclamare Bossi sono state chiamate truppe di sprangatori in divisa che hanno dato vita ad una caccia all'uomo (dissenziente) nei borghi del centro di Parma, a pochi metri dalla lapide che ricorda una precedente tragica caccia all'uomo operata sempre dalla Polizia nel 1950 e che costò la vita a due operai manifestanti:Attila Alberti e Luciano Filippelli. Sono passati 50 anni, abbiamo versato lacrime e sangue, ci hanno ucciso ancora e ancora, a Genova, a Milano, ci bastonano e ci arrestano, ci denunciano e ci minacciano, ci terrorizzano ancora e ancora.
Nel silenzio più assoluto, con i partiti di sinistra assenti quando non conniventi, la società tutta che, forse anche un po' a causa nostra, si gira dall'altra parte per non vedere, per non sentire. Siamo stanchi, delusi e arrabbiati. Ma ci siamo ancora e finchè non ci sarà giustizia urleremo il nostro schifo.