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CINISI: incontro tra la famiglia Impastati e Haidi Giuliani
by killerina e kino Saturday, May. 11, 2002 at 3:10 AM mail:

Peppino Impastato e Carlo Giuliani: due storie che inevitabilmente si incontrano nella lotta per i diritti e la giustizia sociale

In cinema di Cinisi affollato di gente, soprattutto giovani, ha accolto la madre di Carlo Giuliani. Una folla silenziosa e commossa ha ascoltato le parole dei ragazzi dell'aula *Carlo Giuliani* della facolta' di lettere di Palermo che hanno rivendicato le similitudini forti tra le storie, diverse ma vicine, di Peppino Impastato e Carlo Giuliani. Due giovani uccisi da chi detiene il potere perche' credevano e lottavano per un'idea di giustizia sociale. La mafia come fenomeno criminale globale e i crimini della globalizzazione avvicinano e inevitabilmente uniscono le due storie.
All'incontro hanno preso parte i numerossissimi partecipanti a questa seconda giornata del Forum Sociale Antimafia contribuendo cosi' a individuare e descrivere nel miglior modo possibile la trasposizione, assolutamente contemporanea, di logiche mafiose nell'economia globale.
In questo si inquadra la lotta per la rivendicazione della liberta' di espressione delle proprie idee di cui Peppino Impastato e' stato antesignano.
*Non si arrenda e non si stanchi mai di cercare la verita', per quanto lunga possa essere la sua battaglia*. E' stato questo il messaggio con cui Giovanni Impastato, fratello di Peppino, ha accolto Haidi Giuliani, visibilmente commossa. Ha ripercorso questi lunghi mesi da quel 21 luglio 2001, passati a raccogliere informazioni, visionare foto e video, contattare testimoni e a cercare di ricostruire l'ultimo giorno della vita di suo figlio. Un'indagine scrupolosa condotta a livello personale, per capire la reale dinamica di quei momenti convulsi. Tanto tempo che l'ha portata a convincersi sempre di piu' delle reali intenzioni del gesto di Carlo: *Carlo ha agito per difendersi e per difendere gli altri ragazzi che erano con lui da una pistola gia' pronta a sparare*. Non ha raccontato solo sensazioni, ma soprattutto considerazioni quasi scientifiche per avvalorare le sue tesi: la posizione di Carlo nel momento in cui si abbassa a prendere l'estintore, la distanza reale tra il defender, il cassonetto, il muro e Carlo. *La ricorstruzione dei periti della procura ha dimostrato che tra il muro e il defender c'erano ben 16 metri e che quindi il mezzo non era bloccato come si e' detto e si e' cercato di far passare*. Una difesa estrema del figlio, alla ricerca di una verita' che forse dovra' aspettare anch'essa molto prima di essere accettata come tale.
Ancora il lungo parallelismo tra la vicenda di Carlo e quella di Peppino si ripropone prepotente.
*Abbracciando la madre di Peppino ho pensato che siamo entrambe madri che hanno imparato dalla morte del figlio a vivere una vita nuova. Come e' stato per le madri di Plaza de Mayo, diventate esse stesse portavoce di valori e idee. Come direbbe Ebe Bonafini, siamo madri partorite dai nostri figli*. *Non ci stiamo, non ci arrendiamo - ha concluso Haidi - lo diciamo a voce alta e se il caso, sollevando anche un estintore*.
*Noi abbiamo lottato, spesso in solitudine, per 24 anni, senza mai arrenderci, contro chi ha voluto, anche all'interno delle istituzioni, depistare le indagini sulla morte di mio fratello - ha detto alla fine Giovanni Impastato - . E adesso siamo qui per chiedere giustizia anche per il suo Carlo*.

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