Dovete liberare Paolo Dorigo, subito !

Si promuova subito una vertenza, un comitato di solidarietà anche a Bologna, tra i settori più avanzati del movimento studentesco e il sindacalismo di classe, le realtà antagoniste, noi comunisti, per una grande mobilitazione di denuncia e di solidarietà al cospetto di questo scandalo dimenticato, conseguenza di una giustizia borghese marcia più che mai. Il compagno Paolo Dorigo ha la sola colpa di dichiararsi comunista ! E' in galera da oltre 10 anni perchè accusato di aver lanciato una molotov contro un muro della base Nato di Aviano, una delle fortezze militari dell'imperialismo e principale punto d'appoggio per i bombardieri massacratori delle masse popolari balcaniche. Paolo Dorigo è in condizioni di salute molto gravi ed è rinchiuso in carcere sulla base di testimonianze di un "pentito" mistrerioso, scomparso nel nulla. Ben due pronunce, la prima del 9 settembre '98 della Commissione Europea per i Diritti dell’Uomo, la seconda del 15 aprile 1999 del Comitato dei Ministri del Consiglio d'Europa hanno dichiarato il processo Dorigo una palese violazione dell'articolo 6 della Convenzione Europea dei diritti dell'uomo. Una successiva risoluzione dello stesso comitato del Consiglio d’Europa, la n.30 del 2002, dava al governo italiano una scadenza entro la quale avrebbe dovuto approvare una normativa che sanasse l’illegalità, ottobre 2002, rimanendo chiaro che in assenza di questa Paolo Dorigo dovrebbe essere scarcerato. Le più basilari norme borghesi per un giusto processo vengono in questo caso calpestate senza ritegno.
Nonostante tutto, Paolo Dorigo resta in prigione; nonostante il drammatico appello del padre di Paolo, Vladimiro Dorigo, nonostante una generosa mobilitazione militante di solidarietà, che resta però ancora esigua. Paolo Dorigo rivendica il suo percorso di militante comunista e subisce per questo un accanimento giudiziario senza precedenti. Paolo Dorigo è un comunista, non è colpevole di nessun delitto e di nessun omicidio o attentato, è solo colpevole di denunciare il marciume quotidiano del capitalismo e di chiamare socialismo, come milioni di compagni e di lavoratori in tutto il mondo, l'alternativa di liberazione e di potere: PER QUESTO LO DEVONO LIBERARE SUBITO !

a titolo personale:
Filippo Pangallo (Circolo Universitario PRC - Bologna )