Indymedia Italia


L'articolo originale e' all'indirizzo http://italy.indymedia.org/news/2005/02/738287.php Stampa i commenti.

Darwin a scuola, la Moratti non si evolve
by Unità Friday, Feb. 25, 2005 at 2:19 PM mail:

Darwin a scuola, la Moratti non si evolve
di Pietro Greco

Ancora non è tornato, Darwin. Dopo un anno di sospensione da tutte le scuole (elementari e medie) della Repubblica, lo scienziato inglese, colpevole di aver elaborato e promosso la teoria dell’evoluzione biologica per selezione naturale del più adatto, non è stato ancora ammesso in classe.
Inutilmente i biologi hanno fatto, sommessamente, notare che la teoria di Charles Robert Darwin è, oggi, la base fondante e unificante di tutte le scienze della vita. Che è l’unica teoria scientifica in campo in grado di “salvare i fatti” notati, osservati, a volte sperimentati, da un esercito di ricercatori in una costellazione di discipline diverse.
Inutilmente quegli stessi biologi insieme a qualche intellettuale (non moltissimi) hanno organizzato, in questi dodici mesi, due cicli di affollati “Darwin day” per discuterne con noi tutti, cittadini poco esperti, della necessità, accessibilità e innocenza della teoria darwiniana.
Inutilmente nei giorni scorsi la speciale e inusuale commissione nominata per l’appunto lo scorso anno dal ministro, signora Letizia Moratti, per verificare la necessità, l’accessibilità e l’innocenza di Darwin ha dato non solo parere favorevole all'insegnamento nelle scuole della teoria dell’evoluzione biologica, ma ha caldeggiato vivamente il ritorno tra i banchi delle scuole medie del grande naturalista inglese.
Non poteva essere diversamente. Sebbene di questa commissione speciale non vi fosse alcun bisogno - in nessun paese democratico il Governo, sia pure per interposta persona, verifica la bontà di una teoria scientifica: la prova del budino, in un paese libero, è affidata solo ed esclusivamente alla comunità scientifica che, fin dai tempi di Galileo e Keplero, è per costituzione internazionale - nessuno aveva mai messo in dubbio che fosse composta da persone (il premio Nobel per la medicina Rita Levi Montalcini, il premio Nobel per la fisica Carlo Rubbia, il genetista dell’Università di Calabria Vittorio Sgaramella, il neurobiologo e genetista dell’Università Cattolica Sacro Cuore di Milano Roberto Colombo) di alto profilo culturale. Si poteva discutere dell’opportunità che questa commissione speciale nascesse, non della sua composizione.
Ebbene una simile commissione non poteva che giungere alle medesime conclusioni cui è giunta, da qualche decennio, l’intera comunità scientifica internazionale: quella dell’evoluzione biologica per selezione naturale del più adatto è una teoria scientifica. Proposta sì da Darwin nel 1859, ma confermata clamorosamente dalle ricerche genetiche e giunta a nuova sintesi tra la metà degli anni ‘30 e la metà degli anni ‘40 del secolo scorso. E arricchita dal contributo teorico di migliaia di ricercatori e corroborata dai fatti - praticamente infiniti - osservati nell’arco di un secolo e mezzo da decine di migliaia di paleontologi, zoologi, botanici, naturalisti, biochimici, biologi molecolari, genetisti di tutto il mondo e di ogni orientamento religioso. In questo mezzo secolo la teoria darwiniana, così arricchita e così corroborata, è stata sfidata da altre ipotesi scientifiche - da quelle lamarckiane a quelle ortogenetiche (ovvero finalistiche), uscendo sempre vincitrice dalla sfida.
Ma la commissione speciale nominata dal ministro, signora Letizia Moratti, non poteva che giungere alle medesime conclusioni cui è giunta, da qualche decennio, buona parte della comunità internazionale dei pedagogisti: l’evoluzione biologica è una teoria che può e, anzi, deve essere insegnata a scuola. In tutte le scuole, di ogni ordine e grado. Non solo perché è facilmente accessibile, nelle sue basi concettuali, a tutti, compresi i ragazzi delle scuole medie e i bambini delle elementari. Non solo perché consente di guardare con una prospettiva unitaria e coerente all’insieme delle scienze della vita. Ma anche e soprattutto perché consente ai bambini e ai ragazzi, così come ai giovani e agli adulti, di allevare il loro spirito critico.
Ebbene nonostante la mobilitazione degli intellettuali (molti ma non moltissimi, in verità); malgrado la mobilitazione di quegli intellettuali che si occupano nello specifico delle scienze della vita, i biologi (quasi tutti); malgrado la commissione speciale, inusuale ma di alto profilo culturale, nominata dal Ministro, signora Letizia Moratti, abbia al di là di ogni dubbio ed equivoco stabilito che Darwin può e, anzi, deve tornare sui banchi di scuola da cui era stato incredibilmente cacciato, lui, Darwin, a scuola non è ancora tornato.
Come mai signor ministro? Perchè Lei si è limitata a esprimere la sua «viva soddisfazione» per la «collaborazione offertami dagli illustri studiosi che mi consentirà di migliorare le indicazioni nazionali relative al primo ciclo di istruzione» e non ha annunciato, in modo chiaro e inequivocabile, che l’evoluzionismo biologico rientrerà immediatamente nei programmi scolastici? Ci aspettiamo che Lei, signor ministro, nelle prossime ore adempia ai suoi obblighi culturali e con decisione secca, inequivocabile e finalmente tempestiva risani una ferita ancora aperta e riapra le porte della scuola italiana a quel ragazzo innocente che da dodici mesi ha ingiustamente sospeso, Charles Robert Darwin.

versione stampabile | invia ad un amico | aggiungi un commento | apri un dibattito sul forum

©opyright :: Independent Media Center .
Tutti i materiali presenti sul sito sono distribuiti sotto Creative Commons Attribution-ShareAlike 2.0.
All content is under Creative Commons Attribution-ShareAlike 2.0 .
.: Disclaimer :.