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ARGENTINA: occupazione Rio Turbio, miniera di carbone
by margherita, bossa, zoe y tro Wednesday, Sep. 11, 2002 at 7:21 PM mail:

intervento dal palco

RIO TURBIO - SANTA CRUZ (intervento dal palco)

Nell'anno 94' con la politica di Menem e' stata privatizzata l'unica miniera di carbone della repubblica Argentina, cosi', per i soliti interessi speculativi l'unica fonte di lavoro dell'intero villaggio di Rio Turbio, č andata pian piano scomparendo. E il sindacato regionale (ATE) non e'intervenuto.
Cosi' sono cominciati i licenziamenti, perche' l'impresa non
rendeva e 39 operai furono licenziati solo nel '97, con il consenso dei sindacati regionali e nazionali. Nel frattempo, nonostante lamentasse la diminuzione dei profitti il padrone restava al suo posto a paga piena.
Comincio' la nostra grande lotta con i primi cortei verso il governo provinciale, perche' e 'stata la conduzione di questa faccenda da parte del governo regionale e dei sindacati il vero motore di questa crisi. Da soli siamo andati avanti contro tutti senza ottenere niente e solo nel '99 si e'
prodotto il cambiamento. Abbiamo recuperato il rapporto con i sindacati, vincendo le elezioni all'interno di questi e sono finalmente cambiati i delegati. Mentre il sindacato nazionale non riconosce il lavoro della sezione e continua ad appoggiare i padroni, senza riconoscere il fatto che l'unico
sistema per cambiare le cose era che l'impresa passasse alla gestione boperaia.I lavoratori venivano pagati 200-300 pesos (tra i 60 e i 90 euro) al mese, e voi non potete immaginare cosa voglia dire lavorare un giorno in una miniera di carbone. L'unica cosa che ha fatto il concessionario e ' stata super sfruttare i lavoratori e mettere i bambini a lavorare in miniera.
Siamo riusciti con la nostra lotta a obbligare il padrone a reincomporare gli operai licenziati. Ad aprile di quest'anno abbiamo preso la miniera.
Il governo di Duhalde, ha imposto un decreto con l'appoggio dei sindacati traditori, che rispondendo alle pressioni della Banca Mondiale, impone un amministratore alla fabbrica.
Cosi' abbiamo occupato la camera dei deputati della provincia
di Santa Cruz, e siamo riusciti a far cadere il decreto. Oggi stiamo facendo l'ultimo passo, che e' il controllo operaio di tutta la produzione e di tutta l'amministrazione. Anche se il governo di Duhalde, contiunua a metterci i bastoni tra le ruote, siamo 1100 operai, e continuamo a lottare.
Siamo qui oggi a questa assemblea, per chiedere l'unita' a questo movimento per raggiungere l'obbiettivo finale: l'autogestione operaia della miniera.

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