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Milano, 1944
by dal manifesto Friday, Aug. 12, 2005 at 11:29 AM mail:

Cerimonia polemica per i morti di piazzale Loreto.

Ad alcuni esponenti milanesi di Allenza Nazionale va dato il merito di aver ridato vigore a una delle commemorazioni più trascurate che si tengono a Milano (capita ogni 10 agosto): quel giorno del 1944 i nazifascisti uccisero per rappresaglia 15 detenuti politici presi a caso nel carcere di San Vittore. Li massacrarono in piazzale Loreto, dove otto mesi dopo venne esposto il corpo di Mussolini. Sessantuno anni dopo, continua a non piacere ad Alleanza Nazionale la manifestazione organizzanta dall'Anpi. E questa volta ci si è spinti fino al punto di non gradire la presenza del giudice Guido Salvini alle commemorazioni che si sono tenute ieri, perché «personalità come lui dovrebbero essere al di sopra delle parti». Dunque né con i partigiani né con i nazifascisti, la pensano così i nazional alleati del partito di Fini, che non a caso hanno presentato un disegno di legge - scrive l'Anpi - nel «vergognoso tentativo di parificare a tutti gli effetti i combattenti della Rsi e i partigiani». Ieri, sotto la stele del partigiano trafitto, oltre al giudice Salvini, erano presenti il sindaco Albertini, l'assessore provinciale al lavoro Vimercati, l'eurodeputato dell'Ulivo Panzeri, esponenti dell'Anpi e Sergio Fogagnolo, figlio di uno dei quindici uccisi. Il sindaco, una volta tanto, è stato capace di non peggiorare la situazione. «La memoria storica è il più autorevole guardiano a cui affidare la nostra libertà, è una sentinella che permette che non si replichino gli orrori del passato. Milano non fu mai in sintonia con la dittatura ma la avversò in tutti i modi». Fogagnolo, invece, commosso, ha chiesto al neo assessore alla cultura del comune di Milano, Stefano Zecchi (quello della televisione), di non modificare il nome a una delle piazze più significative della storia di Milano. «Non è giusto chiamarla piazza della Concordia, sarebbe come cancellare una fetta della storia solo perché scomoda da ricordare». Il consigliere Marcello Saponaro dei Verdi invece si è detto dispiaciuto per l'assenza di An. «Ancora una volta una parte di An si dimostra incapace di accettare la storia e di fare i conti col proprio passato». Giusto. Ma allora, a che pro invitarli in piazzale Loreto?

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