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LO SCIOPERO È IL PRIMO PASSO PER LA RIVOLUZIONE!
by guillotin Tuesday, Oct. 08, 2002 at 8:56 PM mail:

ONE SOLUTION THE REVOLUTION

ASCA (REG) - 08/10/2002 - 20.39.00
NAPOLI: UILPS, CHI BLOCCA STRADE E STAZIONI VA PUNITO =
NAPOLI: UILPS, CHI BLOCCA STRADE E STAZIONI VA PUNITO = (ASCA) - Napoli, 8 ott - Il sindacato di Polizia della Uil chiede che siano puniti severamente gli abusi compiuti dai manifestanti che scendono in piazza per il lavoro. ''Napoli attualmente e' ostaggio di gruppi di disoccupati che in continuazione e quasi ogni giorno bloccano strade e stazioni creando non pochi disservizi ai cittadini e ai turisti di Napoli'', spiega il segretario nazionale della Uilps, Michelangelo Sparita. ''La Uil Polizia - prosegue Sparita - si chiede quanti procedimenti penali siano stati aperti a carico di questi individui che, pur manifestando per un sacrosanto diritto:il lavoro, comunque non possono fare quello che vogliono. Questa e' una situazione intollerabile e solo con il rispetto delle leggi si potra' arginare quello che sta diventando un problema quotidiano. Tutti hanno il diritto di manifestare civilmente le proprie idee, ma nessuno ha il diritto di infrangere le leggi e di creare problemi agli altri''. med/mcc/lv 082043 OTT 02

ANSA (CRO) - 08/10/2002 - 20.26.00
LAVORO: PROTESTA DISOCCUPATI DURANTE DIBATTITO CON IERVOLINO
MANIFESTANTI NEL MASCHIO ANGIOINO. SINDACO, SBAGLIATO OBIETTIVO (ANSA) - NAPOLI, 8 OTT - Un gruppo di manifestanti aderenti alla sigla 'Disoccupati uniti per il lavoro' sono entrati questa sera nel Maschio Angioino dove era in corso un dibattito organizzato dalla componente Ds 'Liberta' uguale' con la partecipazione del sindaco di Napoli, Rosa Russo Iervolino, e di alcuni esponenti dell'amministrazione comunale. Il gruppo di disoccupati, una cinquantina, si sono staccati da un corteo che aveva attraversato le vie della citta' diretto alla sede della prefettura in piazza del Plebiscito. I manifestanti sono riusciti ad entrare nel cortile del castello ed hanno raggiunto l'Antisala dei Baroni dove si stava svolgendo l'incontro sul tema ''Per Napoli e per il Mezzogiorno'', con l'intervento del sindaco che aveva da poco preso la parola. Scandendo slogan, i disoccupati hanno sostato per alcuni minuti all'interno del Maschio Angioino prima di spostarsi nella vicina piazza del Municipio dopo aver ottenuto un incontro con l'assessore alle Attivita' Produttive e al Turismo, Nicola Oddati. ''Nella mia vita politica di proteste ne ho ascoltate a decine, a centinaia - ha sottolineato il sindaco commentando l'episodio - Che chiedano lavoro e' loro diritto, ma devo dire che in questo momento sbagliano interlocutore perche' chi impedisce che la regione e la citta' si sviluppino, anche dal punto di vista delle occasioni di lavoro non siamo noi, ma il governo di centro destra''. ''Quindi - ha aggiunto Iervolino - ai disoccupati mi veniva da dire: d'accordissimo con voi, ma sbagliate interlocutore''. Il corteo dei 'Disoccupati uniti per il lavoro' era partito in serata da piazza Cavour diretto in prefettura. I manifestanti, dopo aver sfilato nelle vie del centro, sono arrivati in piazza del Municipio dove si sono fermati per alcuni minuti davanti a Palazzo San Giacomo, sede del Comune. I senza lavoro si sono quindi diretti in piazza del Plebiscito da dove si e' staccato il gruppo che ha fatto marcia indietro ed e' entrato nel Maschio Angioino.(ANSA). CRL

ANSA (ALT) - 08/10/2002 - 19.44.00
FIAT: A RISCHIO 8.000 POSTI, GOVERNO PREOCCUPATO/ANSA
OGGI INCONTRO VERTICI CON CGIL-CISL-UIL, DOMANI METALMECCANICI (ANSA) - ROMA, 8 OTT - Potrebbero essere 8.000 i posti a rischio nel Gruppo Fiat con effetti ''a valanga'' anche sull'indotto del gruppo torinese. In attesa dell'incontro di domani tra l'azienda e i sindacati voci preoccupate per le ricadute sotto il profilo industriale e occupazionale si sono levate dal Governo, dai sindacati, dall'opposizione e dall'Osservatore Romano che oggi ha pubblicato un articolo in cui si esprimono timori per le ''proporzioni'' della crisi. Oggi intanto - secondo quanto si e' appreso - l'amministratore delegato della Fiat, Gabriele Galateri di Genola, ha incontrato separatamente i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil, Guglielmo Epifani, Savino Pezzotta e Luigi Angeletti. E' stato invece rinviato l'incontro tra il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi e il ministro delle Attivita' produttive, Antonio Marzano fissato per oggi mentre il ministro dovrebbe riferire sulla situazione della Fiat giovedi' al Senato. Prima dell'incontro di domani tra la Fiat e Fiom, Fim, Uilm e Fismic (previsto per le 15.00) e' fissata una riunione interna tra i sindacati dei metalmeccanici. Intanto oggi i titoli della Fiat hanno perso in Borsa il 6,69% chiudendo a 8,78 euro dopo aver toccato un minimo a 8,64 euro durante la giornata, ai minimi del 1985. E sempre oggi l'agenzia di rating Moodys Investors ha confermato che la Fiat dovra' probabilmente vendere le attivita' nell'auto nel 2004 per mantenere il rating. Di ottomila esuberi aveva parlato nei giorni scorsi il Financial Times ma la cifra e' stata definita ''vicina alla verita''' dal leader della Uil, Luigi Angeletti dopo l'incontro con i rappresentanti dell'azienda. Una cifra ancora piu' pesante e' stata ipotizzata (comprese tutte le aziende del Gruppo che lavorano per Fiat Auto) dal segretario nazionale della Fim Cosmano Spagnolo preoccupato per il possibile coinvolgimento di 10.000 persone. Il ministro Marzano che oggi ha incontrato Galateri di Genola, ha definito la situazione ''seria'' e ha detto che il Governo ''segue attentamente l'evoluzione'' della crisi. Il ministro ha raccomandato ai vertici della Fiat di valutare con molta attenzione l'impatto occupazionale del piano di ristrutturazione e le ''conseguenti problematiche''. Preoccupazione e' stata espressa anche dal ministro delle Comunicazioni, Maurizio Gasparri (il Governo non e' indifferente, ha detto), del ministro per gli Affari regionali Enrico La Loggia e dal presidente della Regione Sicilia, (dove e' l'impianto di Termini Imerese) Salvatore Cuffaro. Proprio a Termini Imerese oggi ci sono stati blocchi della strada e della Ferrovia per protestare contro la sospensione della produzione dello stabilimento. Per domani e' stato proclamato uno sciopero generale. Preoccupati per la situazione sono soprattutto i sindacati che hanno chiesto al Governo di farsi garante dell'accordo siglato a luglio (un'intesa siglata da Fim, Uilm, Fismic ma non dalla Fiom) con l'azienda per l'uscita verso la pensione di 2.887 lavoratori. Per il leader della Cgil, Epifani ''il governo deve fare la sua parte e non tirarsi indietro'' ma le responsabilita' della crisi sono dei vertici dell'azienda che ''non hanno investito in qualita'''. Il numero uno della Cisl Pezzotta ha definito un ''grande colpo'' l'ipotesi di 8.000 esuberi e ha chiesto chiarezza sul fronte della politica per quanto riguarda le ricadute sociali e occupazionali. Il segretario generale della Uil, Angeletti ha detto che la cifra e' ''vicina alla verita''' e un numero ''attendibile'' rispetto alle intenzioni dell'azienda. Il numero uno della Uil ha pero' ribadito di ''essere contrario a ipotesi di tagli''. (ANSA). TL

e ancora
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