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Cani e Microchip
by tav.laici Friday, Dec. 16, 2005 at 11:38 AM mail: tav.laici@libero.it

CONTROLLO SOCIALE




Cari amici di INDYMEDIA.leggete,se vi va,questo articolo(per me)da brivido.
Ognuno fara' poi le sue riflessioni in materia.
Per me è agghiacciante.
E' estratto,pensa te,dalla rivista sulla SALUTE dell ULSS 17 della provincia di Padova(http://www.bussolasalute.it).
Io non dico altro.....
gianni
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IL CANILE SANITARIO:
PREVENZIONE E CONTROLLO DEL RANDAGISMO
CANINO



CHE COS’È IL CANILE SANITARIO?
La prevenzione ed il controllo del randagismo canino costituiscono la principale attività del canile sanitario dell’Azienda ULSS 17. La prevenzione del randagismo si attua principalmente mediante l’identificazione dei cani con microchip, che, applicato sotto la pelle del collo con una normale iniezione, permette, in caso di ritrovamento dell’animale, di avvisare in pochi minuti il proprietario.
Nella nostra regione l’utilizzo del microchip come strumento di riconoscimento dei cani è iniziato nell’anno 1999 ed attualmente sono stati applicati nella nostra ULSS oltre 16.000 microchips.
Il controllo del randagismo si attua anche mediante la cattura dei cani vaganti, che nella maggior parte dei casi, vengono restituiti ai proprietari o affidati ai privati che diano sufficienti garanzie di trattarli in modo adeguato.


IN CHE MISURA L’APPLICAZIONE DEL MICROCHIP HA INFLUITO SULLA DIMINUZIONE DEL RANDAGISMO?
La raccolta sistematica dei dati che riguardano la cattura e la riconsegna
dei cani ai proprietari, o l’affidamento a nuovi proprietari ha consentito di valutare come l’introduzione del microchip, abbia modificato l’andamento del feno-meno dei cani vaganti nel nostro territorio. Per poter comprendere i dati esposti nelle tabelle, è necessario fare alcune premesse:

CATTURA O CONSEGNA DEI CANI VAGANTI
La cattura dei cani vaganti nel nostro territorio viene effettuata da personale convenzionato con l’ULSS 17, da volontari delle associazioni protezionistiche (LNDC - Lega Nazionale Difesa del Cane, ecc.) e da privati cittadini che, quando incontrano un cane vagante, lo portano al canile.
Questa azione sinergica fa sì che, nel territorio dell’ULSS 17, il randagismo canino sia un fenomeno praticamente sconosciuto.
Il numero di cani che vengono condotti al canile, molto elevato in rapporto al territorio se confrontato con altre realtà della regione, non significa che ci siano molti cani vaganti, ma piuttosto che l’elevata sensibilità delle persone fa sì che ogni cane libero senza il proprietario venga rapidamente tolto dalla strada e condotto al canile.

DESTINAZIONE DEI CANI ACCALAPPIATI
Contrariamente a quanto alcuni credono, i cani che entrano in canile non vengono mai soppressi, salvo i rarissimi casi in cui siano realmente pericolosi o gravemente ammalati e senza speranza di guarigione.
In realtà, a parte i cani che vengono restituiti ai proprietari, che sono in continuo aumento, gli altri, vengono per lo più affidati a privati cittadini che, piuttosto che comprare un cane, preferiscono adottare un animale abbandonato.
Gli animali catturati e non riscattati dai proprietari, dopo un periodo di dieci giorni di osservazione nel canile sanitario, vengono inviati alla struttura di ricovero (rifugio) convenzionata con i comuni, essendo responsabilità di questi ultimi il mantenimento dei cani abbandonati. Nell’ULSS 17 non esistono canili comunali, ma un canile convenzionato gestito dalla LNDC che dispone di una capienza purtroppo insufficiente alle attuali esigenze.
Negli ultimi 5 anni il numero totale di ingressi nel canile sanitario è aumentato con una progressione lineare.
Si è passati dai 308 ingressi del 2000 ai 629 del 2004 mentre nel primo semestre 2005 la tendenza è leggermente al ribasso.
Se si considera che il canile sanitario dispone di soli dieci box, ci si può facilmente rendere conto come, se tale tendenza dovesse continuare, si arriverà inevitabilmente al collasso della struttura.
Fortunatamente, ad un aumento così marcato del numero di ingressi è corrisposta una notevole diminuzione del tempo di permanenza media dei cani. Ciò dipende soprattutto dalla maggiore rapidità con cui i cani dotati di microchip vengono restituiti ai proprietari.
(Per i dati e le tabelle relative è possibile consultare il sito http://www.bussolasalute.com) Attualmente si restituiscono ai proprietari il 53-55% dei cani catturati rispetto al 39,1% del 2001 proprio grazie alla presenza del microchip. Questo metodo ha permesso di ridurre anche il tempo di permanenza dei cani al canile.

COME VARIA IL NUMERO DEI CANI ENTRATI AL CANILE NEL CORSO DELL’ANNO?
È opinione comune che il numero di cani abbandonati aumenti significativamente in prossimità del periodo delle ferie estive, tra fine luglio e ferragosto. In ambito nazionale questo è senz’altro vero, ma nella nostra realtà locale il fenomeno è meno marcato, anche in conseguenza del fatto che la percentuale di cani che vengono restituiti al proprietario è aumentata.
Si passa dai circa 20-30 cani dei mesi con meno ingressi ai 50-60 tra agosto e settembre e in prossimità del capodanno.
Non è difficile immaginare come una concentrazione di così tanti animali in una struttura così piccola come il canile sanitario dell’ULSS 17, e per di più in periodi dell’anno in cui è particolarmente difficile affidare i cani a nuovi proprietari, crei non pochi problemi tanto agli animali che agli addetti che operano nel canile.

CONCLUSIONI
Dall’esame dei dati relativi agli ingressi e uscite dei cani dal canile sanitario negli ultimi 5 anni risulta evidente da un lato, il costante aumento dei cani ricoverati in canile, dall’altro i benefici derivanti dall’applicazione ai cani del microchip,
che permettendone una immediata identificazione, scoraggia l’abbandono degli animali, e ne favorisce una rapida restituzione ai proprietari. Poiché la riduzione al minimo della permanenza degli animali nelle strutture di ricovero rientra tra gli obiettivi primari della lotta al randagismo, è pertanto auspicabile il coinvolgimento dei Comuni dell’ULSS17 nel programmare i necessari interventi di sensibilizzazione dei proprietari di cani nei confronti dell’anagrafe canina specie in quelle realtà territoriali dimostratesi meno sensibili al problema.
Risulta anche chiaro che il costante aumento delle presenze dei cani nel canile sanitario, giunto ad una media di 9 cani al giorno, con punte di oltre 20 animali, comincia a creare delle criticità cui bisognerà porre quanto prima rimedio, soprattutto
con un più rapido allontanamento degli animali dopo il periodo di osservazione sanitaria di 10 giorni, trascorso il quale la responsabilità e la cura dei cani abbandonati sono a carico dei comuni di provenienza degli animali. Purtroppo attualmente il numero di cani che devono essere detenuti in canile sanitario dopo il decimo giorno per l’insufficiente ricettività della struttura privata convenzionata con i Comuni, è nuovamente in aumento, dopo una leggera diminuzione nel 2002, ed ha raggiunto il numero di 92 cani nel corso del 2004.

STATISTICHE DEL CANILE: GRAFICI


Agostino Sinigaglia
Servizio di Sanità Animale
ULSS 17



CANILE SANITARIO ULSS 17
Via Erbecè, 9/B - Monselice
Tel. 0429.748.28 - 347.035.765
Fax 0429.748.28

Veterinario di turno:
Tel. 329.210.41.43

Orario per il pubblico:
Mercoledì e Venerdì
dalle 15.00 alle 17.00
Sabato dalle 10.00 alle 12.00
































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