Babylon sotto assedio
A più di una settimana dall'incursione al C.S.O.A.
Pinelli la polizia entra ancora in uno spazio occupato a Genova. Infatti stamattina, con un'imponente schieramento di digos, pattuglioni di mobile e alla presenza del pm Panichi, la polizia postale (diretta a Genova dall'ormai famoso Spartaco
Mortola), ha provveduto alla chiusura ed al sequestro di tutti i materiali di Radio Babylon,
l'emittente libera che ha trasmesso fino a poche ore fa dal Laboratorio Occupato Buridda su un cono d'ombra nell'etere genovese.
Il sequestro di materiale comprende tutte le apparecchiature per la
trasmissione in FM, mixer, compressore, trasmettitore e scheda audio, ma anche giradischi, microfoni e tutto il PC dello studio (compresi monitor e mouse).
Principale motivazione del provvedimento: Radio Babylon, con un'emissione da 40 watt, disturberebbe la frequenza dei vigili del fuoco di... Savona!
Questo é un attacco a ogni forma di comunicazione libera, in un clima teso a reprimere i media non convenzionali e indipendenti. Radio Babylon nasce dall'esigenza di un mezzo di comunicazione libero e alternativo; motivo per cui la radio continuera' a trasmettere su internet.
Non si tratta di un episodio isolato. In poche settimane, l'agenzia di
informazione per radio comunitarie Amisnet, le telestreet Discovolante
(oggi chiusa) e PeccioliTV,
lo spazio occupato Reload, Global Project, Indymedia e oggi
Radio Babylon hanno subito pesanti attacchi dalle forze dell'ordine:
denunce, sgomberi, sequestri, furti contro i nodi di una rete di
comunicazione e informazione indipendente sempre piu' attiva e scomoda.
Sono segnali che cadono in un momento critico per i media e segnalano una battaglia politica a largo raggio: i poteri forti
vogliono mettere definitivamente le mani sui media, per giustificare le loro guerre
globali, proteggere i monopoli e imporre, con il WSIS di Ginevra, un governo planetario sulla comunicazione e sull'informazione.
Info sulle mobilitazioni: riprendiamoci Radio Babylon
|