City bike parade per la casa
Siamo Invisibili ma siamo ovunque.
Ci muoviamo quotidianamente nelle pieghe della produzione di questa città ramificata che è la Via Emilia, la città nella quale abbiamo scelto di vivere e che quindi sentiamo nostra.
Siamo ricchezza invisibile, cittadini a tutti gli effetti non rappresentati né formalmente né materialmente.
Ci siamo lasciati venerdì 24 ottobre in Piazza Verdi, la piazza tematica dei movimenti che attraversando lo sciopero generale dei sindacati, ha avuto il coraggio e la capacità di affermare che una giusta e legittima battaglia in difesa delle pensioni non ci basta. Non basta a tutti gli Invisibili che, come noi, vivono o troppo spesso sopravvivono in questa città.
Abbiamo parlato di reddito e rivendicato diritti di cittadinanza ritenendo che, nella città in cui abbiamo scelto di vivere, il primo, ma non il solo, sia quello di avere una casa.
Una casa da cui partire per uscire da una condizione di non visibilità e di costante precarietà che quotidianamente ci viene imposta, se pensiamo al costo di una camera in questa città e all’invivibilità di molti appartamenti. Se pensiamo a quante case di proprietà comunale, che quindi rappresentano un bene pubblico, sono vuote da mesi o da anni, e al numero di persone che hanno fatto domanda per averne una e che da troppo tempo sono in attesa.
Una casa per iniziare, nella settimana dello sciopero generale dei metalmeccanici, a praticare la ri/conquista di vecchi e nuovi diritti.
Partendo di nuovo da piazza Verdi invitiamo tutti e tutte a partecipare ad una biciclettata che, come un’inchiesta dal basso, indichi alcune tra le centinaia di case dell’edilizia pubblica che vengono lasciate colpevolmente sfitte.
BOLOGNA, PIAZZA VERDI - MERCOLEDI 5 NOVEMBRE 2003, ORE 11
[Precedenti] [ Tafferugli in Piazza Verdi (agenzie)] [ Foto]
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