Piccoli omicidi di operai
MARGHERA - PETROLCHIMICO
Il 2 novembre il tribunale di venezia ha assolto in primo grado tutti i ventotto imputati del processo per il
petrolchimico di marghera. gli imputati, ex dirigenti di massimo livello di eni, montedison e enichem, erano accusati di omicidio colposo e disastro ambientale. i giudici hanno ritenuto che nei decenni passati le conoscenze scientifiche e le leggi sull'inquinamento fossero così limitate da poter considerare l'azienza non responsabile della morte per tumore di 157 suoi operai. secondo i giudici, non è detto che i padroni sapessero quanto male faceva lavorare in reparto. resta il fatto a Marghera mentre qualcuno andava, senza saperlo, in contro alla malattia e alla morte lavorando, magari "grattando una vasca", qualcun'altro ai piani più alti maneggiando miliardi
diceva che "l'impresa ha come fine il profitto. Occorre andarci piano con costose manutenzioni. Bisogna correre dei ragionevoli rischi!" (E. Cefis, uno degli imputati). 157 ragionevoli rischi, almeno.
[ link: | Atti del processo | un commento alla sentenza | comunicato slai cobas enichem ravenna | dossier greenpeace ]
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