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BRASILE - DIRITTO ALLA TERRA 02/02/2004
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Vogliamo solo cio' che e' nostro!

La polizia dello stato del Mato Grosso do Sul, la polizia federale e l' esercito hanno organizzato una mega-operazione di 600 uomini, due elicotteri e due aereonavi per sgomberare circa 3000 indios Guarani-Nhandeva e Guarani-Caiova che hanno occupato 14 'fazendas' in un area nel municipio di Japora, nel sud dello stato, assegnata alle comunita' indigene dal governo federale. Gli indios sono della riserva di Porto Lindo, dove 3200 Guarani' vivono spremuti in appena 1600 ettari - mezzo ettaro di terra per persona, quando invece un lotto dell' INCRA (Instituto Nacional de Colonizaçao e Reforma Agraria) dovrebbe misurare per legge 50 ettari. L' esiguita' dell' area rende impossibile la sopravvivenza anche utilizzando le piu' moderne tecniche di agricoltura, e questo e' il motivo per cui i Guarani' del Mato Grosso do Sul registrano il piu' alto tasso di suicidio in Brasile. Lo stesso prefetto di Japora, Sebastiao Aparecido de Sousa, difende le richieste degli indios - "Qualunque brasiliano, qualsiasi essere umano con un minimo senso di giustizia, non puo' essere contrario alla causa indigena... la questione degli indios e' importante, anche se la stampa non se ne cura". Gli indios hanno promesso di resistere fino alla morte nella difesa delle loro terre. In un documento consegnato alle autorita', dichiarano "Volgiamo solo quello che e' nostro, che ci appartiene di diritto, cioe' la nostra terra, non stiamo invadendo le fazendas, stiamo solo rioccupando le nostre terre, vogliamo solo coltivare e raccogliere i frutti del nostro lavoro, e vivere in pace nel nostro ambiente. Se sara' necessario daremo la nostra vita, perche' sempre e' stato cosi', non c'e' posto in Brasile, che non porti i segni del sangue degli indios che diedero la loro vita nella lotta per conquistare i loro diritti e difendere la loro terra". Il 21 Gennaio, di pomeriggio, circa 300 fazendeiros armati hanno attaccato gli indios. Una donna sarebbe stata ferita. Nello stesso di giorno durante la notte, un funzionario del ministero pubblico federale ha annunciato che lo sgombero sarebbe stato momentaneamente sospeso. In base alla proposta del ministero federale gli indios dovrebbero organizzarsi in 8 commissioni ognuna composta da 20 persone e solo queste potrebbero rimanere nelle 'fazendas' occupate. Nel frattempo verrebbe lanciata una nuova indagine sopra queste terre per un eventuale processo di demarcazione. Queste commissioni costituirebbero una forma di pressione degli indios affinche' questi propositi vengano realmente attuati. La situazione ad oggi, 2 Febbraio, non si e' ancora sbloccata, la tensione rimane altissima e gli indios non hanno ancora espresso una posizione rispetto alla proposta del governo.

I Guarani' sono stati insieme con i Tupis (con i quali condividono la stessa lingua), le due piu' grandi e piu' forti nazioni native che abitavano il territorio brasiliano prima dell' arrivo dei portoghesi. Erano i signori del Paraguay, del sud del Brasile, della Bolivia, dell' Uruguay e del nord dell' Argentina, guerrieri e coltivatori di mais.
Secolo XVI - i conquistadores capitanati dal basco Martinez de Irala arrivano in Paraguay e sono ben accolti dai Guarani'. Da quest' incontro ha origine il popolo paraguayo.
Secolo XVII - decina di migliaia di Guarani delle missioni gesuitiche sono ridotti in schiavitu' dai conquistadores al serivzio dei portoghesi dopo la sconfitta definitiva nella battaglia di Mbobore'(1641).
Secolo XVIII - la repubblica gesuitica guarani' prospera e attira l' ammirazione di tutto il mondo fino a che sara' distrutta nella guerra dei Sette Popoli delle Missioni(1754-1756).
Seculo XIX - terzo olocausto guarani': la popolazione maschile viene completamente sterminata durante la guerra del Paraguay(1864-1870).
Inizio secolo XX - grazie agli sforzi di Marechal Rondon e dell' etnologo Nimuendaju, i Guarani' cominciano a ricostituirsi.

Foto dal Brasile: 1 | 2 | 3 | 4

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