RICICLAGGIO O MUNNEZZA?!!
:: Prossime Mobilitazioni ::
29 agosto : >MANIFESTAZIONE NAZIONALE CONTRO L'INCENERITORE - ore 15.00 da Corso V.Emanuele II - Acerra (Na)
Appelli: 1, 2, 3
:: ULTIMI AGGIORNAMENTI DALLA ZONA DI ACERRA ::
24 ago 04: la polizia blocca un controllo delle "guardie ambientali"
23 ago 04: blocchi in corso
22 ago 04: corteo per le strade di Acerra
19 ago 04: bloccato l'asse mediano dai manifestanti
18 ago 04: Continua la mobilitazione popolare contro la costruzione dell'inceneritore con il presidio del pantano e blocchi stradali e alla stazione di Acerra
17 ago 04: Incominciano i lavori al pantano fermati da 30 attivisti poi portati in questura e denunciati cronaca della giornata
09 ago 04: Dopo cinque ore di discussione in in prefettura, di fronte all'ennesima fumata nera, gli acerrani decidono di continuareil presidio
08 ago 04: Arrivano ad Acerra 1300 poliziotti, si muove qualcosa per la costruzione dell'inceneritore
Geografie dell'emergenza: Pianura | Casoria | Bacoli | Giugliano | Aversa | Terra di lavoro | Salerno e dintorni
>> Approfondimenti, info e video <<
All'inizio fu Acerra . L'intera popolazione si ritrovo' in piazza per urlare "NO
ALL'INCENERITORE". Fu occupato il suolo dove si sarebbe dovuto costruire l'impianto della FIBE (ditta vincitrice dell'appalto) su di un territorio gia' fortemente compromesso dalle immissioni di fabbriche come la Montefibre.
E poi via via Ariano
Irpino, Aversa, fino a
Bagnoli,
ennesimo colpo di coda di una gestione del ciclo dei rifiuti sempre più allo sbando.
E sempre lo stesso copione che si ripete, storie che si raccontano l’un
l’altra. La popolazione in piazza contro la “devastazione ambientale”, i
cittadini compatti ad urlare “andate via”, un rituale già codificato
dalla letteratura internazionale negli anni 60 con l'acronimo NIMBY(Not In My Back Yard).
A fronte di decenni trascorsi durante i quali il potere delle ecomafie locali ha devastato il territorio gestendo in modo scellerato lo smaltimento dei rifiuti, il problema sembra un rompicapo di difficilissima risoluzione. L'intera vicenda sembra sì paralizzata dalle sommosse popolari ma ben più grave ci sembra la scarsa capacità delle autorità di dialogare con i cittadini condividendone i problemi per ricercare soluzioni sostenibili.Emerge soltanto una richiesta pressante da parte del governatore Bassolino ad assumere una delega incondizionata per far fronte al problema: a questo la popolazione campana ha risposto NO!
Nessuno sembra comunque dare la giusta attenzione al fatto che la prima causa del proliferare dei
rifiuti e' certamente una sola: la loro produzione!
Imballaggi e "usa e getta" sono oramai la percentuale piu' rilevante del
contenuto del nostro sacchetto della monnezza generando cosi' profitto per
poche aziende ma redistribuendo i costi di smaltimento sulle comunita'.
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