In Piazza
DIRITTI DEI LAVORATORI
Cronologia del corteo
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I lavoratori dopo anni decidono di tornare massicciamente in
piazza contro le politiche governative in tema di lavoro.
A fianco dei lavoratori ci saranno in piazza molte delle componenti
sulle quali il ministro Maroni, nei momenti immediatamente
successivi all'omicidio di Biagi, ha scaricato la responsabiltą
del clima di alta tensione in cui ci troviamo. E in questa occasione
ha manifestato la volontą di sottrarre spazi di agibilitą politica a
realtą che vengono ormai considerate al pari di un capro
espiatorio, e non come rappresentanti di contenuti che impongono
un confonto politico inevitabile.
CGIL e opposizione rispondono anch'essi con la chiusura totale,
negando qualsiasi spazio a tutte quelle forze non appiattite
sulla posizione del sindacato
Anche Pezzotta, segretario generale della CISL, attacca il
movimento rimproverandogli di usare toni "violenti" arrivando a
proporre limitazioni delle liberta' collettive.
Intanto i media ufficiali, prevedendo un numero di manifestanti
superiore ad ogni aspettativa, si affannano a stravolgere il senso della
manifestazione definendola un segnale contro il terrorismo e
dimenticando il fatto che la gente manifesterą soprattutto contro
le politiche sul lavoro del governo.
La campagna costruita attorno al concetto di "manifestazione
antiterrorismo" rischia di strumentalizzare la presenza di
centinaia di migliaia di lavoratori che scenderanno, nonostante
tutto, in piazza per contestare la riforma su l'Art. 18.
Materiali sparsi
lettera aperta di casarini
replica cobas a maroni
adesione MIR
comunicato lilliput su delitto biagi
audio su invito cgil e social forum a partecipare alla manifestazione
conferenza cofferati
dichiarazioni di maroni
articolo su art.18
sito del ministero del welfare
libro bianco sul lavoro
statuto dei lavoratori
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