A volte ritornano
4 arresti ad Aosta, Torre del Greco e Viterbo, e decine di perquisizioni, sono stati effettuati stamattina dalla Digos di Roma e dai Ros in Campania, Trentino, Lazio, Piemonte e Valle d'Aosta.
Coordinati dall'Ucigos, i provvedimenti sono stati decisi dal pool antiterrorismo della Procura di Roma, e in particolare del pm Salvatore Vitello e del responsabile del pool antiterrorismo della Procura di Roma, Franco Ionta.
Le indagini partono dall'esplosione al Cervantes giugno 2003 e ipotizzano una stessa indentita' di matrice tra i pacchi bomba alla stazione dei carabinieri di Viale Libia in cui rimase ferito il maresciallo Sindona e alla questura di Viterbo. I reati ipotizzati, associazione sovversiva con finalita' di terrorismo e attentati, fanno riferimento a una lunga serie di attacchi avvenuti in tutta Italia.
L'indagine di febbraio che aveva come obiettivo il comitato viterbese, portò alle perquisizioni a carico di molte delle stesse persone e luoghi colpiti anche stavolta.
Quest'ultima, e' incentrata sull'arcipelago di supposte formazioni anarco-insurrezionaliste, di cui farebbe parte il comitato di Viterbo. Gli elementi assunti come prova dal pm, sono gli stessi dell'inchiesta di febbraio. Insomma, il solito sistema: due indagini distinte che si supportano a vicenda per darsi fondamento e credibilita'.
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