Le biblioteche archiviano i precari
Vita difficile per le biblioteche romane, gia' minacciate dall'Unione Europea per il prestito gratuito, ma soprattutto per i bibliotecari e le bibliotecarie. Una parte importante del personale che garantisce il servizio e' infatti precaria, e dipende dalla cooperativa Pierreci: nonostante gli operatori svolgano servizi ormai indispensabili per il funzionamento delle biblioteche , nessuna continuita' occupazionale e' loro garantita ne' dalla Pierreci ne' dal Comune. Dopo una primavera all'insegna delle mobilitazioni, in settembre la Pierreci ha risolto il problema a modo suo: 44 operatori sono rimasti senza contratto dal 13 settembre, senza nessuna garanzia occupazionale per il futuro.
L'amministrazione Veltroni ha ormai esternalizzato alla Pierreci servizi fondamentali, come il cosiddetto Front Office, il servizio al pubblico. La carenza di personale, d'altronde, e' riconosciuta (ma solo a parole) dalla direzione stessa delle biblioteche di Roma.
Pertanto, i licenziamenti ricadono non solo sui lavoratori delle biblioteche, ma anche sugli utenti: servizi e orari di apertura di molte biblioteche comunali, spesso gia' inferiori alle 40 ore previste dal regolamento, saranno ridotti. E il problema non riguarda solo Roma, a quanto pare...
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