È possibile superare il carcere? È questa la domanda alla base della due giorni organizzata per lo scorso fine settimana - 30 e 31 ottobre - a Roma e che ha visto l'incontro (dopo troppo tempo) delle diverse realtà che contestano la logica penalista. Perché mettere in discussione il carcere è non solo possibile, ma necessario; perché non si deve partecipare alla segregazione consapevole cui la "società civile" sa di adeguarsi ogni giorno. Ogni volta che ignora le voci che provengono dal carcere. Ad ogni deportazione di migranti che decolla. Ogni volta che chiunque, ovunque, invoca il carcere per qualcuno.
È possibile superare il carcere, allora? Forse. Ma di sicuro è necessario impegno - l'impegno concreto di tutt*, se è vero che "un altro mondo è possibile".
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