2 giugno, festa dell'aggressione
La festa della Repubblica dovrebbe festeggiare l'uscita da una dittatura.
Di questi tempi, si trasforma regolarmente in sospensione dei diritti. La
dimostrazione si č avuta a Roma: una manifestazione autorizzata che
chiedeva il ritiro delle truppe dall'Iraq, a cui partecipavano poche
centinaia di persone e sorvegliata da diverse centinaia di
agenti, č stata caricata
violentemente a poche decine di metri dalla partenza. Il corteo č
stato quindi bloccato senza poter intraprendere il suo percorso. Le
cariche di carabinieri e celerini hanno contuso diverse persone e ne hanno
fermate due, proprio mentre il corteo tornava sui suoi passi, con il
pretesto di uno striscione considerato illegale: ricordava le
responsabilitą del ministro Pisanu nella gestione dei lager chiamati
CPT.
Per individuare le iniziative da realizzare contro la repressione, il
prossimo appuntamento č l'assemblea indetta per martedi 7 giugno alle
17.30 alla Casa delle Culture (v. s. Crisogono)
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