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STATISTICA A TEMPO DETERMINATO 01/08/2005
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L'Istat esternalizza e precarizza, ma i lavoratori non ci stanno

L'Ente pubblico di Statistica sta scegliendo di rinunciare al suo ruolo di istituto indipendente. Non contento di precarizzare i suoi dipendenti, come ormai è abitudine consolidata nella Pubblica Amministrazione italiana, l'Istat in questo luglio caldo si è messo in testa di esternalizzare. A rischiare di finire a lavorare per una società privata già dal 1° gennaio 2006 sono 320 rilevatori dell'Istat, oggi co.co.co.. Paradosso dei paradossi: sono loro a fornire i dati ufficiali per il calcolo di occupazione e disoccupazione.
Il Coordinamento Precari Istat e i sindacati hanno occupato la sala stampa il 13 luglio, cercando di sensibilizzare il paese. Una settimana dopo, la gara d'appalto era pronta. E' così che il 20 luglio una folta delegazione di lavoratori ha tentato di parlare al Consiglio dell'Istat, per denunciare la fine della statistica pubblica.
Il direttore generale ha chiamato la polizia, che ha sgomberato l'aula. E' allora che i lavoratori in assemblea hanno deciso di proclamare lo sciopero nazionale contro la precarietà per settembre e un sit-in al ministero della Funzione Pubblica per il 26 luglio. Il sit-in ha visto, nonostande fosse fine luglio e nonostante le intimidazioni più o meno velate dell'amministrazione - una numerosa partecipazione e la solidarietà - fra gli altri - dei precari di Atesiae dei precari dell'università.

13.07.05
comunicati dei precari | agenzie
14.07.05 il manifesto 21.07.05 l'unità
22.07.05 comunicato precari istat
25.07.05 interrogazione parlamentare pdci
27.07.05 il manifesto e liberazione

il dossier sul precariato nella ricerca
il sito dei precari istat

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