Serra chiude la porte
Mercoledi' 11 gennaio la partita di calcio Roma - Napoli verra' svolta a porte chiuse per ordine del *prefetto Serra* causa rischio di scontri tra opposte tifoserie.
Nonostante il decreto Pisanu e le misure restrittive e repressive di cui si sono dotati persino gli strumenti propagandati come panacea vengono giudicati inaffidabili in questo caso: I biglietti nominativi (leggi schedatura di massa), l'estensione della flagranza del reato a trentasei ore, circuiti moderni di telecamere interne ed esterne (con buona pace del garante della "privacy") fino ad arrivare a barriere architettoniche, tornelli elettronici (modello bunker) e pseudo steward sugli spalti.
Anzi questa progressiva trasformazione degli stadi verso il modello caserma ha portato a un ulteriore aumento delle violenze dentro e fuori
gli impianti, che va di pari passo con l'aumento degli assurdi provvedimenti di diffida, il cosiddetto DASPO.
L'unica differenza e' che se ne parla meno per non infangare l'italica candidatura ai Campionati Europei di Calcio del 2012 e, soprattutto, il suo giro di affari,
come gia' avvenne per la nefasta Italia '90.
Infatti un mese fa circa la partita Fiorentina-Juventus nonostante gli scontri e la momentanea sospensione, 3 giorni dopo fu rigiocata sempre nello stesso impianto pur di garantire le pay-tv.
E l'immenso giro d'affari e di interesse che regola ora il calcio: il mercato dei diritti televisivi.
Ancora una volta *il perfetto prefetto* Serra pilatescamente evita i problemi grazie a ordinanze repressive creando un pericoloso precedente.
Eppure č lo stesso che si vantava del *perfetto svolgimento* del Social Forum di Firenze e della visita di Bush a Roma.
Ma dagli scioperi precettati, alle manifestazioni, fino alle partite di calcio, quando cesserą l'abuso del divieto per *motivi di ordine pubblico?*
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