l'antifascismo non e' reato
Milano 12 Settembre 2001: alle prime luci dell’alba Antonio, Elio e Mario vengono arrestati, le loro case perquisite così come il Centro Sociale Vittoria e la casa occupata di via Gola. I fatti contestati sono relativi al 25 Aprile quando un gruppo di militanti nazifascisti di Forza-Nuova, che provocatoriamente voleva deporre una corona di fiori in memoria di Benito Mussolini, viene cacciato da P.zle Loreto dall'intervento dei compagni.
Dopo nove giorni di carcere a S.Vittore i tre compagni sono stati scarcerati, ma ancora sottoposti agli arresti domiciliari. La scarcerazione, avvenuta senza che nulla sia cambiato dal punto di vista processuale, dimostra chiaramente che si è trattato di un’intimidazione e di una rappresaglia nei confronti di tutto il movimento antagonista. Il loro permanere agli arresti domiciliari indica la chiara volontà persecutoria che si inserisce nell’attacco frontale che lo Stato con i suoi apparati repressivi sta portando avanti in questi giorni attraverso perquisizioni, fermi e utilizzo dell’art. 270bis. L’obiettivo è quello di dividere e far arretrare quel grande movimento che nelle sue diversità si è espresso nelle giornate di Genova, per rinchiuderlo nell’ambito delle compatibilità istituzionali.
Il P.M. Dambruoso chiede 3 ANNI e 4 MESI per gli imputati del 25 aprile.
La richesta è stata fatta all'interno di una ricostruzione tutta politica dell'attacco ai movimenti a Genova e a Napoli tesa a legittimare l'operato delle "forze dell'ordine" con un'aurea di santificazione delle testimonianze rese per sostenere e giustificare l'impianto probatorio. Crediamo che in questo modo sia stata solo evidenziata l'essenza provocatoria di questi arresti, richiesti subito dopo Genova, ed effettuati 6 mesi dopo i fatti contestati. La gravità di questa richiesta è solo l'ultimo tassello di questa strategia repressiva contro tutto il movimento che solo in quest'ultimi giorni ha visto gli arresti contro il Sud Ribelle, la richiesta d'archiviazione per il caso Placanica per l'assassinio di Carlo Giuliani, ed i nuovi arresti per i fatti di Genova [ nazionale | milano ] . La repressione non potrà fermare questi nuovi fermenti di conflitto sociale che vedono sempre più in piazza lavoratori, precari, studenti, migranti insieme contro un futuro di sfruttamento e precarizzazione.
VENERDI' 10 GENNAIO 2003 e' stata emessa la sentenza.
La mobilitazione davanti al palazzo di giustizia di Milano e la presenza di compagne e compagni dentro l'aula e' stata massiccia. L'opposizione sociale non si processa, la repressione non ferma le lotte: LIBERI TUTTI e LIBERE TUTTE.
dalle ore 12,00 - ultima udienza e sentenza
Presidio davanti al Palazzo di Giustizia di Milano C. so di P.ta Vittoria
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martedi' 14 gennaio, 18.30 presidio piazza s.babila appello della convocazione || in english
approfondimenti:
nocarcere | aldodice | audio against repression [it/en]
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