Inizia la guerra: tutti dentro
All'alba del
4 dicembre scorso vengono effettuate, per ordine della procura di
Genova, 45 perquisizioni: 9 persone vengono rinchiuse in carcere, 14 agli arresti domiciliari. Le accuse,riferite alla manifestazione a Genova contro il G8, sono di devastazione e saccheggio, fabbricazione, porto e detenzione di
materiale esplosivo, porto e detenzione di arma impropria, resistenza e violenza a pubblico ufficiale.
Ad oggi rimangono ancora in carcere 5 persone.
Ad un anno e mezzo dai fatti, quando è palese a tutti che non sussiste
alcuna motivazione che giustifichi la custodia in carcere, il tribunale del riesame ha rifiutato loro la remissione in libertà. A differenza dell'inchiesta di Cosenza, quella genovese non parla di associazione sovversiva, ma di compartecipazione psichica, formula ancora più sottile e vaga che ingloba ogni atto, ogni gesto, ogni pensiero di tutte le persone che hanno manifestato a Genova.
Mercoledi 12
febbraio, dopo oltre due mesi di carcerazione, si svolgerà presso la
sede della Direzione Nazionale Antimafia, un sit-in a partire dalle h.12.30 a largo Lorenzo Perosi altezza Ponte Mazzini in concomitanza con l'interrogatorio di Alberto, uno dei cinque tra compagni e compagne ancora arrestati.
Aggiornamenti: Sit-in
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