23 anni non sono troppi
Il 22 febbraio 1980 viene ucciso Valerio Verbano, studente diciannovenne vicino
agli ambienti dell’Autonomia Operaia. L’azione, che si inserisce
in un periodo
particolare della storia italiana, viene rivendicata, come molte altre
negli anni tra il 1978 ed il 1981, dai
Nuclei Armati Rivoluzionari, avanguardia del terrorismo fascista. Sono passati ventitré anni dai fatti, ma i punti oscuri sono ancora molti: a cominciare dai nomi degli esecutori materiali dell’omicidio, per finire coi nomi di coloro che li hanno coperti sino ad oggi. Di certo ci restano solo la brutalità con cui è stato progettato ed eseguito l’agguato
e la scomparsa, dagli uffici giudiziari, del dossier al quale Valerio Verbano
stava lavorando. Pagine e pagine contenenti nomi e foto di circa cento esponenti
di spicco dei Nar oltre alla ricostruzione dei rapporti tra questi, la Banda
della Magliana e varie sigle dell’eversione nera.
Sono passati 23 anni dall'assassinio di Valerio Verbano, ma ancora ci troviamo
di fronte alla violenza della destra estrema. Sono varie le azioni fasciste
portete a compimento in questi giorni, l'ultima delle quali ai danni del
CSOA Forte Prenestino. E come se non bastasse, continuano l'attacco
istituzionale
alla memoria ed il tentativo di revisionismo storico: sempre in questi giorni
il Consiglio comunale di Roma, sia nei suoi esponenti di centro-destra che nei
suoi esponenti di centro-sinistra, ha approvato un o.d.g. col quale si propone
di
intitolare
una via ai tre militanti missini morti ad Acca Larentia. Per questo ci sembra fondamentale continuare a ricordare.
Venerdi 21 febbraio ore 16.00 sit-in
itinerante per le vie di Centocelle
Venerdi 21 febbraio ore 20.00 incontro
con le compagne ed i compagni di Valerio
Sabato 22 febbraio ore 16.00 sit-in
a via Monte Bianco
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