Libera Università di Napoli
All' Università Orientale di Napoli è avvenuto un atto gravissimo di repressione. Per tutta la durata delle operazioni militari in iraq l’ orientale è stata occupata, la mobilitazione ha espresso i contenuti più radicali contro la guerra dei padroni, è stata luogo d’incontro e di iniziative di studenti, lavoratori, disoccupati e immigrati.
Ma un’ università asservita sempre più alle logiche del profitto che diventa sempre più azienda non può ammettere dissenso fra le sue mura!!!
Le autorità accademiche infatti al ritorno delle festività pasquali mostrano il loro vero volto: chiudono, blindano le porte di due aule storiche del movimento, la r5 e la c.i.p.c. (occupate dal 1965 una e dal 1990 l’altra) attualmente sedi del collettivo dell’ orientale e del
centro studi anarchici.
Ma le porte blindate sembrano non essere sufficienti, per giorni e ancora ad oggi “ronde” di digos e polizia attraversano palazzo Giusso col consenso delle autorità accademiche. Ma la lotta non si è fermata, dopo un presidio che si è tenuto al rettorato dell'istituto orienientale, è stato ri-occupato il seminterrato di palazzo Giusso (aula s1) finora deposito-discarica dei libri dell’ orientale che è ora diventata aula studio e luogo di mobilitazione.
Porte blindate, polizia, tutta la repressione che ha colpito l’orientale non può e non riuscirà a fermare le lotte!!!
.: Giovedi 15 :. Nuova azione diretta all'Università
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