Da baracca a baracca ? no grazie
Il comune di Bologna ha ufficialmente dato il via allo smantellamento del Cpa (Centro di prima accoglienza) di via Arcoveggio.
Dopo anni ad aspettare una soluzione dignitosa al problema della casa, gli
abitanti del Cpa dovranno, secondo l' assessore Pannuti e le istituzioni locali, essere deportati, in nuovi centri di prima accoglienza, a nuove e disumane condizioni. Una prima accoglienza che dura da anni e che ora nei nuovi stabili per migranti non durerà più di 6 mesi… e poi?
Nei nuovi Cpa i migranti vedranno il prezzo dell' affitto quadruplicarsi,
perderanno il diritto alla residenza che con la legge BOSSI-FINI significa
perdere la possibilita' di una casa e della richiesta del permesso di
soggiorno, ovvero RIMPATRIO E CPT.
Una feroce deportazione da baracca a baracca perdendo, nel passaggio, quei
minimi diritti conquistati nelle lotte. Queste politiche razziste che
vorrebbero escludere dalla società i lavoratori immigrati, NON POSSONO
PASSARE! La volontà repressiva contro i migranti di via Arcoveggio ci
ricorda cosa significa l' accoglienza in questa città: SGOMBERI, POLIZIA E
BARACCHE.
Dalle assemblee della comunità di via Arcoveggio emerge con determinazione
il desiderio di resistere all’apartheid. Diverse iniziative
sono in cantiere e il percorso di lotta è già iniziato. Sabato scorso
un primo presidio sotto la prefettura, ha voluto ricordare alle istituzioni
locali chi sono i veri clandestini e denunciare le politiche criminali a cui
sono sottoposti gli abitanti del Cpa.
GRAVE AZIONE RAZZISTA AL CPA DI VIA ARCOVEGGIO
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