3 anni per 4 bulloni
REPRESSIONE
NON SI PROCESSANO LE IDEE
Dopo 7 mesi di arresti domiciliari giustificati dalla sua presunta
"pericolositą sociale'', si svolgerą a Bergamo il processo a Silvia,
compagna anarchica accusata di un attentato incendiario ad un traliccio
televisivo. Le ridicole prove e il tentativo di colpire con Silvia
l'intero movimento anarchico sono un chiaro segno dell'intento
repressivo della magistratura Bergamasca (che nel giro di pochi mesi ha
fatto piovere numerosi avvisi di garanzia ad altri compagni di area
antagonista per i soliti reati politici).
Silvia viene processata quindi unicamente per le sue idee anarchiche,
antiautoritarie, per la sua attivitą politica di denuncia e di
controinformazione sulle violenze degli stati e delle multinazionali.
Nei prossimi giorni si svolgeranno una serie di iniziative in solidarietą a Silvia e contro la repressione. Occorre ribadire con forza che terroristi sono i governi e le multinazionali.
Silvia e' stata condannata a 3 anni nell'indifferenza generale sulla base delle principali prove a suo carico: 4 bulloni.
Riassunto sulla situazione a una settimana dal processo
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