CALCIO mortale
Sergio, 19 anni, tifoso del napoli è morto.
E' morto dopo aver trovato sotto i suoi piedi 15 metri di vuoto.
Non "scavalcando un muro" come televisioni e giornali si ostinano
a confermare, ma cercando una via di fuga, caricato alle spalle dalla polizia come decine di altri tifosi, all'interno dello stadio Partenio di Avellino poco
dopo le 20,00 di sabato 20.
Si è trovato all'interno dello stadio tra un centinaio di persone che
avevano forzato i cancelli di entrata perchè il biglietto che immaginavano
di poter comprare ai botteghini dello stadio era introvabile.
Scomparso tra le mani di Casillo, presidente dell'Avellino Calcio,
personaggio che in passato ha dovuto rispondere in più occasioni di accuse che lo ritenevano in buoni rapporti
con la camorra napoletana.
Quasi 4000 biglietti sono stati ritimbrati e
destinati alla tribuna TERMINIO, occupata dai tifosi dell'Avellino, sottraendoli a quelli napoletani.
Perchè? Perchè non era previsto l'arrivo di così tanti tifosi sprovvisti del
biglietto e perchè a quel punto era più conveniente venderli piuttosto che
tenerli di riserva per un' eventuale affluenza improvvisa.
Al momento della forzatura dei cancelli la polizia ha deciso non di far
defluire una massa di persone già in agitazione da diversi minuti ma di
inseguire chi riusciva ad entrare e sparare lacrimogeni all'interno di uno
spazio delimitato da piloni di cemento, transenne, scalinate, tunnels.
Durante l'inseguimento, Sergio ha provato a scappare
correndo su di un pavimento fatto di pannelli di plexiglass che nascondevano
15 metri di vuoto. Per un puro caso solo uno di questi pannelli ha ceduto,
mentre una trentina di giovani vi correvano sopra, allontanandosi dalle
cariche. I soccorsi hanno impiegato circa 20 minuti per soccorrere un giovane
ormai privo di vita, riverso in una pozza di sangue. Chi era presente in
quella zona di stadio si è reso conto di trovasi davanti ad un ragazzo morto.
Alle 20,25 è scoppiato il finimondo.
La reazione all'accaduto di una parte dei tifosi è stata di una violenza e di
una rabbia impressionante. Una semplice partita di calcio ha dato vita ad una
battaglia. Un morto.
Qualcuno ebbe l'idea geniale di inventare il gioco del calcio. In tantissimi
la hanno amato e praticato. In pochi lo stanno distruggendo, rincorrendo
interessi plurimilionari piuttosto che un pallone,
sostituendo il gioco falloso con le botte e i manganelli, riducendo il
pressing ad una specie di ansia che prende al momento dell'entrata allo
stadio. Basta.
Testimonianze dai tifosi
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