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LAVORO 14/04/2003
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Net Economy : Primo Sciopero

LAVORO


Giovedi' 24 gennaio 2002 - Presidio davanti alla sede della Matrix a Milano in Corso Garibaldi 99:
resoconto | foto

Anche nel magico mondo della net-economy o new-economy, come sembra cosi descritto da economisti e media di tutto il mondo, incominciano a venire a galla meccanismi di sfruttamento e interessi economici gia presenti in ogni altro campo economico/lavorativo.
Anche questa volta a rimetterci sono ben 100 lavoratori (un terzo esatto), a causa delle solite scelte "strategiche" aziendali.
Infctti, dopo diversi incontri con le organizzazioni sindacali, la Matrix SpA (società controllata da Seat Pagine Gialle) ha comunicato un esubero di circa 100 dipendenti di Virgilio, primo tra i portali in Italia. Coloro i quali dovessero infatti essere iscritti alle liste di mobilità, non potranno beneficiare dell'ammortizzatore sociale erogato dall'INPS e per il quale sono stati versati i relativi contributi da parte dell'azienda. Comunicato dei lavoratori
Esprimi la tua solidarieta'
Sito delle tute arancioni
THING.NET 09/04/2003
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Thing.net chiude?

A causa delle pressioni della Dow Chemical, il provider Verio, di proprietà della giapponese Ntt, ha deciso di non concedere più a partire dal 28 febbraio la connessione al server Thing.net, che da oltre dieci anni ospita centinaia di siti di artisti, istituzioni artistiche come il Museum of modern art di New York, case editrici, controinformazione come Autonomedia e attivismo. Proprio il sito di The Yes men un gruppo che produce informazione per svelare i meccanismi dell’economia liberista, è all’origine dell’interesse del gigante chimico. Yes men ha infatti dedicato una parte del sito alla multinazionale chimica che ha assorbito la Union Carbide, nota per il disastro di Bophal (India). La pagina, il cui indirizzo era, www. dow-chemical.com, era una parodia del sito ufficiale della Dow. La pagina si trova adesso a un altro indirizzo, mentre www.dow-chemical.org rimanda direttamente alla home page della Dow, che evidentemente ha fatto pressioni sulla società presso la quale era registrata la pagina per ottenere il diritto a riassorbirla.
La realizzazione dei vari mirror delle pagine incriminate ha poi portato Verio alla decisione di chiudere comunque il contratto con thing.net. per evitare di essere a sua volta accusata di violazione del Digital Millennium Copyright Act [pdf file], che impone limiti ai provider in caso di infrazioni ai diritti di riproduzione dovuti ad alcune attività.

The thing ha già risposto organizzando una campagna di donazioni tramite PayPal. Il network intende acquistare un pacchetto di oltre 4 mila numeri IP dall’American registry for internet numbers. Gli Ip verranno distribuiti su una quindicina di provider di banda alta, in modo che non sia più possibile chiudere il network sulla base di una semplice lamentela. Il costo complessivo per l’operazione dell’acquisto degli Ip è stimato intorno ai 25 mila dollari.
Poi denuncerà Verio per aver leso il diritto di libera espressione.

Per aggiornamenti: The Thing Home | The Thing Roma
in english: Thing.net closes down?
DIRITTI DIGITALI 04/10/2002
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Hack & crack

4/5/6 ottobre, Madrid: tre giorni di hacking e condivisione dei saperi nel terzo hackmeeting spagnolo. Al Centro Sociale Laboratorio 3 si incontrano hackers di tutta Europa per parlare di liberta' in rete, di nuovi espedienti tecnici e di nuove campagne politiche. >> leggi dettagli

3/4/5 ottobre, Palermo: tre giorni di discussione su come limitare ulteriormente le liberta' digitali, sotto la comoda egida della "lotta al cybercrimine", che tristemente richiama quella "lotta al terrorismo" che sembra porre al di la' di qualsiasi forma di limite la restrizione dei diritti civili. Dopo il Convegno internazionale contro il crimine organizzato e il summit sull' e-government, Palermo ospita anche la Conferenza sul cybercrimine. Varie realta' stanno lavorando su mobilitazioni e forum di dibattito che riescano a delineare gli elementi chiave di questa ennesima operazione di preparazione a futuri "crackdown" sulle comunita' telematiche che si battono per i diritti in rete e la liberta' di espressione e di informazione. >> aggiornamenti costanti su IMC Sicilia.

CYBER RIGHTS 29/03/2003
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Nuovo ordine digitale

Lo scorso venerdì 28 marzo il Consiglio dei Ministri ha approvato un decreto legislativo che, in esecuzione della delega conferita con la legge 39/2002, recepisce nell'ordinamento italiano la direttiva 2001/29/CE, nota come EUCD (European Union Copyright Directive), volta ad armonizzare il regime del diritto d'autore nei paesi dell'Unione.
Questo atto ignora, di fatto, i moniti e i richiami ripetutamente espressi dalla società civile in merito alle conseguenze che una tale azione potrebbe produrre.
Il 16 marzo scorso 50 associazioni e 10 imprese hanno firmato una lettera aperta con cui si segnalavano i rischi e le contraddizioni della proposta di legge.
Nei giorni successivi oltre 1900 persone hanno firmato una petizione, chiedendo che la legge fosse rivista.

[ Le conseguenze ed i pericoli dell'EUCD | L'Eucd piace al legislatore | La strada verso un'Europa liberticida ]
LIBERTA' 20/06/2002

Vietata internet in olanda

LIBERTA'
Oggi 20 giugno in Olanda la liberta' di espressione in rete subisce uno dei colpi piu' duri: indymedia olanda e' costretta a rimuovere ogni link diretto o indiretto a siti che portino a due pagine giudicate illegali da giudici tedeschi diversi anni fa.
In pratica questo vuol dire rendere illegale tutta la rete in olanda.

Breve cronistoria della questione Radikal/DB/xs4all/NL-imc
Una versione della situazione
Comunicato stampa di indymedia.nl

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