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Processo al "Sud Ribelle" 09/11/2004
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PRIMA UDIENZA DEL PROCESSO AL SUD RIBELLE

Ci siamo. Il processo [audio 1-2-3] ai 13 attivisti della Rete del Sud Ribelle è iniziato, come ampiamente preannunciato, nella mattinata del 2 Dicembre 2004 intorno alle 10.30 alla Corte d'Assise di Cosenza.
Particolari misure di sicurezza sono state adottate dalle forze dell'ordine in questa occasione. I cittadini che hanno voluto assistere al processo, infatti, sono entrati in aula, previo un procedimento di identificazione da parte delle forze di sicurezza, che prevedeva la riproduzione in fotocopia di un documento di identità e l'assoggettarsi ad una serie di meticolose perquisizioni. Dopo le minuziose attenzioni iniziali, nel corso della mattinata si entrava e si usciva senza problemi dall’aula. Ciò è avvenuto perché in un primo momento la Digos, forse non ancora soddisfatta della formidabile "performance" di cui si è resa protagonista in questi giorni appena trascorsi, aveva pensato di sbarrare l’ingresso anche alla stampa, soprattutto alle telecamere. Solo dopo l’intervento del Presidente del Collegio giudicante, la stessa ha consentito l’ingresso alle tv.
In aula erano presenti quasi tutti i 13 attivisti e l'Avvocatura dello Stato, che durante l'udienza preliminare aveva chiesto un risarcimento di 5 milioni di Euro per danni all'immagine. Erano presenti inoltre il PM e gli avvocati della difesa nonché Spartaco Mortola. Quest’ultimo invitato dal giudice, su richiesta di uno degli avvocati, ad allontanarsi dall’aula insieme al capo della Digos di Cosenza Alfredo Cantafora, in veste di testimoni dell’accusa e pertanto esclusi dal dibattimento. Tanto per ricordare Spartaco Mortola è l’ex capo della Digos di Genova nei giorni del g8, inquisito e processato per le violenze di piazza, in particolare per il calcio al ragazzetto (immortalato da una foto che ha avuto ampia diffusione) da parte di uno dei suoi agenti.
Nello specifico le eccezioni, presentate in aula secondo una linea unica da parte del collegio della difesa, sono di 3 tipi:
  • Incompetenza territoriale. Le condotte contestate non sono ascrivibili al territorio di competenza della Procura di Cosenza ma sono riferiti a fatti che riguardano le mobilitazioni di Napoli e Genova. Il radicamento territoriale a Cosenza – sostiene uno degli avvocati della difesa – porta in luce il carattere politico di questo provvedimento che avvalora la tesi secondo cui i faldoni dei ROS hanno girano di procura in procura fino ad approdare a Cosenza;
  • nullità di alcune intercettazioni effettuate fuori dalla procura competente senza quindi le adeguate garanzie x gli indagati;
  • inammissibilità della costituzione di parte civile – altro atto politico, è ancora la difesa a sostenerlo - vista l’assenza di motivazioni con cui la presidenza del consiglio dei ministri ha concesso il mandato ai ministeri della Difesa e dell’Interno per la costituzione.

E' stata posta poi la questione dell’incompatibilità di Fiordalisi con il Tribunale di Cosenza visto il suo trasferimento alla Procura di Paola e viste le imprecisioni nell’atto che ne stabilisce la competenza per questo processo. Ma su questo la Corte d’Assise si è già espressa. La Corte d'Assise è costituita oltre che da un presidente e da un giudice anche da 8 giudici popolari. Essa si è riservata la decisione per il 20 Dicembre prossimo.

NEWS - LA CORTE D'ASSISE A SISTANZA DI QUALCHE GIORNO DALLA PRIMA UDIENZA DEL PROCESSO HA DECISO DI REVOCARE LE MISURE CAUTELARI NEI CONFRONTI DEI 3 ATTIVISTI SOGGETTI DA OLTRE UN ANNO ALL'OBBLIGO DI FIRMA.

SIAMO TUTTI SOVVERSIVI 25/11/2004
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NON IMPRIGIONERETE MAI LE NOSTRE IDEE

:: CALENDARIO DELLE MOBILITAZIONI::


GIOVEDI' 2 DICEMBRE // ORE 9 APERTURA DEL PROCESSO IN CORTE D'ASSISE NEI CONFRONTI DEI 13 ATTIVISTI DEL MOVIMENTO "SUD RIBELLE" //
SIT-IN DAVANTI AL TRIBUNALE DI COSENZA.

Audio "verso il 2 Dicembre" [ 1-2-3]
Ascolta la diretta su ondarossa dalle 11.30 alle 12.30

RIASSUNOT DELLE PASSATE MOBILITAZIONI:
Lunedi' 22 Nov
Martedi' 23 Nov
Venerdi' 26 Nov
Sabato 27 Nov //CORTEO NAZIONALE//
ore 15.00 concentramento P.zza Zumbini Street parade con Caparezza, Zulu e Maroons Vibration Sound System.
ore 21.00 Arenella, concerti gratuiti di: Caparezza, Red House, Mamaroots, Jovine, Radici nel Cemento, Zulu, Baba Sissoko, Ventu Novu, K-byte
Domenica 28 Nov
aula “Zenith” autogestita Unical, assemblea di movimento “Una nuova stagione di processi al movimento”.


MATERIALE AUTO PRODOTTO
Materiale AUDIO/VIDEO
Palinsesto delle trasmissioni di ven 26, sab 27, dom 28 dic
materiale audio della trasmissione di VEN 26
::ESTRATTI DALLA MANIFESTAZIONE di SAB 27::
estratti dalla diretta di DOM 28

IL MED((I))ACENTER
Dal 25 al 28 novmebre Indymedia e radioGAP organizzano, nei locali dell'Ex Stazione ferroviaria di Cosenza sita in P.zza Matteotti, il Mediacenter in cui saranno presenti mediattivisti provenienti da tutta Italia.
All'interno: postazioni internet, editing/pubblicazione contributi audio/foto/video; studio radio; punto informAttivo sul manifestazione ed inizative; ((i))ndybar; proiezioni serali; mostra fotografica "liberi tutti"; "copialvolo"; musica libera.
Festa al mediacenter venerdi 26 in serata >>> mappa della citta' - Manifesto - Locandina iniziative

TRENI/PULLMAN PER COSENZA: da Palermo [ 1 | 2 ], da Roma [ 1 | 2 ], da Napoli, da Reggio Calabria, da Milano

::AGGIORNAMENTI - INFORMAZIONI UTILI::

Dopo due anni di mobilitazioni straordinarie ed una serie di conflitti che hanno segnato il panorama politico, siamo ormai prossimi al processo del 2 Dicembre che vedrà imputati 13 attivisti della rete del ”Sud Ribelle" accusati di cospirazione politica finalizzata a sovvertire l’ordine economico dello Stato.
Tutto inizia in occasione del Global Forum di Napoli e durante le giornate del G8 di Genova. L'accusa è quella di di "sovversione", per costruire la quale è stata utilizzata la legislazione del vecchio Codice Rocco, cui Mussolini si rifaceva per fucilare o mandare al confino gli oppositori politici. In seguito l'inchiesta giudiziaria repressiva ha seguito varie tappe .
Il movimento calabrese e meridionale in genere è ora in gran fermento per una mobilitazione generale che prenderà forma il 27 Novembre prossimo con una manifestazione nazionale, un’assemblea il 28 e un presidio di massa davanti al Tribunale il giorno del processo.
A sostegno della Rete del Sud Ribelle si sono già schierati in ambito cittadino, nelle sale della camera del lavoro il 5 Novembre scorso, numerose associazioni, partiti, istituzioni e sindacati. Un coro di reazioni che non avrà un carattere unicamente pro-imputati, ma che vorrà reclamare, legittimamente e democraticamente, in maniera congiunta, ciò che costituisce il diritto al dissenso e dar voce ad un Sud sempre più marginalizzato dalle attuali politiche governative.
Già dal 23 ottobre scorso, data ormai famosa anche per la questione della telecamera nascosta, Cosenza è un pullulare di assemblee e convegni indetti da forze politiche ed istituzionali per sensibilizzare l’opinione pubblica e prepararsi a questo importante appuntamento.
Il ricordo del 23 Novembre 2002, quando nella città dei Bruzi oltre 100.000 persone (foto in alto a destra) manifestarono solidarietà a sostegno degli attivisti arrestati, inneggiando gioiosamente alla libertà e alla giustizia, unitamente allo sdegno della società civile di fronte al comportamento persecutorio assunto dai magistrati in questi due anni, dovranno insieme costituire il propellente giusto per scendere in piazza Sabato 27 Novembre, percorrendo nuovamente le vie di Cosenza per non abbassare la guardia di fronte a chi vorrebbe metterci a tacere.

MAI NESSUNO POTRA' IMPRIGIONARE LE NOSTRE IDEE.

CONTRO LA REPRESSIONE DEL DISSENSO E DELLA LIBERTA' DI PENSIERO.


Informazioni per poter aderire all'appello
NO ALLA RIFORMA MORATTI 10/30/2004
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UNICAL IN RIVOLTA

Cosa sta accadendo all´interno delle università italiane? La mobilitazione degli studenti, dei ricercatori, dei professori, monta in diverse università, da nord a sud. Numerose le azioni di lotta che sono state portate avanti anche dentro l'Università delle Calabria, una delle università più attive nella protesta contro il DDL Moratti. Sono state intraprese: inedite forme di dissenso come le sedute di laurea a mezzanotte o le lezioni in piazza alle più tradizionali forme di lotta come sit-in o i cortei sul ponteE.Bucci. Le cause che muovono a dissenso i soggetti descritti sono molteplici: il DDL Moratti tenta di delegittimare lo status della Università pubblica. Si elimina la figura del ricercatore, le università possono valutare periodicamente l´operato dei docenti, secondo propri criteri di valutazione, questo implica la possibilità di controllo politico ed ideologico sui medesimi. A ciò si aggiungono i finanziamenti privati che in cambio controlleranno secondo le loro logiche il sapere. Saranno dunque le aziende a decidere chi entra come professore e su quali obiettivi puntare la ricerca? L´abolizione fra tempo pieno definito significa cancellare il rapporto esclusivo fra i docenti e le università ed un loro conseguente progressivo ed irreversibile disimpegno, con chiare implicazioni negative sulla didattica. Si occupano aule e addirittura uffici del rettorato. Moratti = mala educacion questo recitava lo striscione che apriva un corteo di protesta sul ponte Bucci all´Uni.Cal. e da qui si rimanda ad ulteriori aggiornamenti su una situazione in continuo movimento.

Aggiornamenti:

- Gli studenti in protesta si sono uniti nel collettivo Csimu ed hanno occupato l'aula Zenit.

- Si è svolto, giorno 9 novembre, il sit-in degli studenti universitari, studenti liceali e dei ricercatori, nella piazza XI settembre di Cosenza, per dire No alla riforma Moratti. La protesta continua.

- Una ricercatrice protesta con uno sciopero della fame.


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