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SUDMAYDAY |
27/04/2005 |
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Sudmayday atto III: il precariato in piazza
Per il terzo anno di seguito, il primo maggio a Palermo è SudMayDay,in
contemporanea con Milano, L'Aquila, Napoli,
Roma e
molte altre città europee.
Una giornata per raccontare, e far diventare protagoniste, le lotte che a
Palermo, e tutto il meridione, i precari portano avanti.
Senza casa [ 1
| 2 |
3 ],
disoccupati, migranti[ il video |
Contro i Cpt] , precari dei
call center [
San precario al cos.med | Felxworkers di
H3G ] e delle reti commerciali, ricercatori studenti ,
centri sociali, sindacati di base e cooperative sociali, scendono in piazza
per rivendicare reddito garantito, diritti sociali e tutele sindacali.
A Palermo è previsto l'arrivo di gruppi, collettivi e realtà da tutto il
sud e molte sono gia' le attivita' per promuovere l'adesione e la
partecipazione al primo maggio siciliano. Da Catania , a
Messina,
passando per
Reggio Calabria i precari si preparano a un primo maggio di musica,
teatro e comunicazione.
Rassegna stampa
In Sicilia, il Primo maggio e' anche Portella delle ginestre | foto
Immagini dalla MayDay : Flexworkers e non solo [ 1 - 2 ]
Primo maggio a Trapani Precarieta' e diritti dei migranti
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REPRESSIONE IN SALSA SICULA |
06/03/2005 |
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Repressione05
Sono usciti dalla tana tutt'insieme. Le forze della repressione a Palermo
hanno deciso di far pesare il loro potere e la loro forza violenta contro chi
in questa citta' lavora sul territorio, in mezzo alla gente.
Il 3 marzo scorso le forze del disordine al completo si presentano allo S.P.A.R.O e lo sgomberano
davanti agli occupanti inermi.
Sabato 5, durante una festa al centro sociale ASK, la polizia
arriva in gran forze e porta in questura tre ragazzi. L'accusa e' aggressione
e resistenza a pubblico ufficiale.
Un'ondata repressiva che quanto meno lascia da pensare per i tempi e i modi in cui si manifesta e che deve avere una risposta da parte di tutti e tutte coloro che da anni si battono a Palermo per la difesa degli spazi occupati.
La prima risposta concreta a questo disegno repressivo sara' il corteo di giovedi' 10 marzo. Accanto al Comitato di Lotta per la Casa "12 luglio" - le cui mobilitazioni sono state troppo spesso oggetto di repressione e cariche indiscriminate da parte della polizia - , scenderanno in piazza gli/le attivist* di tutti i centri sociali e di tutte le realta' antagoniste palermitane.
.:Aggiornamenti:.
Immagini dal corteo del 10 marzo [ 1 - 2 ]
Le foto dello
sgombero dello S.P.A.R.O -
Il comunicato
dello S.P.A.R.O Il comunicato del centro occupato ASK191
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SICILIA E PALESTINA |
14/12/2004 |
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Un ponte tra Sicilia e Palestina
Dopo aver mosso i primi passi in estate, continua il progetto "La Sicilia con la Palestina", un percorso che vuole essere sia una cassa di risonanza per diffondere il grido d'aiuto del popolo Palestinese in ginocchio di fronte all'ampliamento costante del muro dell'apartheid, sia un ponte per portare nei territori occupati i metodi e gli strumenti per lo sviluppo di un'informazione libera, indipendente e narrata in prima persona da chi l'oppressione la vive quotidianamente sulla propria pelle.
.:Calendario delle iniziative presso i Cantieri Culturali alla Zisa - Palermo:.
.:giovedi' 16 dicembre
ore 17:00 - presentazione del progetto e dibattito sulla condizione del popolo palestinese.
ore 21:00 - inaugurazione mostra fotografica e proiezione del video “ROUTE 181” sui crimini commessi dall’occupazione del ’67 alla costruzione del muro dell'Apartheid.
.:venerdi' 17 dicembre
dalle 17:00 “Suoni contro l’Apartheid”, si esibiranno: Munizza, S.A.R.S, Sikula drops, A' Putìa, Radiostone, Enfura, Stokka e Mad Buddy, Laya, Airfish, Mezz Gacano, Birthday Band
.:sabato 18 dicembre
dalle 21:00 - "Suoni contro l’Apartheid”, con Assalti Frontali, Gentestranaposse feat. Joker Smoker, Coska Loska
per info sulla campagna "Stop the wall" > italy.stopthewall.org
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FELICIA IMPASTATO |
12/08/2004 |
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Un'eredita' tutta siciliana
Una donna simbolo. Ventisei anni di lotte in memoria di un figlio, simbolo
a sua volta di una guerra che in terra di Sicilia sembra sempre piu'
impossibile: quella alla mafia. Felicia Bartolotta Impastato e' morta
martedi' 7 dicembre a Cinisi, il paese in provincia di Palermo nel quale,
nonostante l'indifferenza, le connivenze e l'omerta', ha continuato a
vivere dopo l'uccisione di Peppino opponendosi con tutte le sue forze alla
logica che lo voleva prima un terrorista e poi un balordo sognatore e
continuando a chiedere che giustizia venisse fatta. Non ultima la
battaglia per impedire che il corpo di Tano Badalamenti tornasse a Cinisi.
Non ce lo voleva, Felicia, neanche da morto, nel paese dove "Tano seduto" aveva
fatto uccidere suo figlio Peppino.
Felicia lascia un'eredita' pesante e difficile: il coraggio di lottare, la
forza per non arrendersi e la memoria da non perdere. Sta a tutti saperla
raccogliere.
Le parole di Felicia durante il Forum Sociale Antimafia 2003
In un video il racconto su Peppino
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