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INNO DELL' INDIVIDUALISTA
by una tantum non appallata Saturday, Jan. 01, 2005 at 11:05 PM mail: ndovinachiso'@virgilio.it tanto è facile;-)

Pria di mori colpiti da quel losco
imiteremo il gesto di Del Bosco
chi stende a te la mano, o borghesia,
non sa che cosa l' onore sia

I cassonetti stridenti
dilaniano i pezzenti
e verdi e piangenti
son le tasche ognor
Restano i campi incolti
e co-co-pro stravolti
e gli operai travolti
da omicidi ognor.

E chi non soccombe allontana le tombe
s'appresti il treppiedi, si affili il badil
E' l'azione l'ideal!

Francia pure senza ghigliottina
tronca il capo a chi punirla vuol
Spagna vil garrotta ed assassina
incarcera Italia chi tremar non suol.

In America gasati,
In Africa sgozzati,
in Turchia torturati
a Jenin a Guantanamo ognor:
Ma la razza trista
del signor teppista
l'individualista sa colpire ancor!

E chi non soccombe allontana le tombe
s'appresti il treppiedi, si affili il badil
E' l'azione l'ideal!

Finché siam gregge, è normale che ci sia
cricca sociale per leggi decretare;
finche non splende il sole del treppiedi
vedremo sempre il popol trucidar.

Sbirri esterefatti
davanti a questi fatti
il treppiedi vedono volar
Abbiamo contro tutti,
sbirri e farabutti,
ma solo contro tutti
il treppiedi ci vendicherà!

E chi non soccombe allontana le tombe
s'appresti il treppiedi, si affili il badil
E' l'azione l'ideal!

eheheh
chi di immagine ferisce di immagine perisce












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GIU LE MANI DA ROBERTO
by CARLO Tuesday, Jan. 04, 2005 at 6:16 AM mail:

Avviso alla destra medioevale, giu le mani da Roberto,
ha solo fatto, quello che 40 milioni di italiani, e il 100% degli europei, avrebbero voluto fare, se mettete in atto la vostra ferocia repressiva, metteremo l'italia, a ferro e fuoco.

VIVA ROBERTO.

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mano alla bomba
by storico Tuesday, Jan. 04, 2005 at 8:06 AM mail:

Mano Alla Bomba



SEZIONE: Canti Anarchici




Canto anarchico di autore anonimo.


Su mano alla bomba che scoppi mitraglia
Disponi i petardi e impugna le Star
Si propaga l'idea rivoluzionaria
La gran libertaria che i ceppi spezzò

Presto anarchici accorriamo
A pugnar per la vittoria od il morire
Con petrolio e dinamite
Ogni classe ed il governo a disfar e debellar

È ora che spenta sia la dittatura
Vergogna e tortura del mondo civil
Non più militari ne classi borghese
Su fuoco alle chiese e abbasso il poter


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e vaii
by storico Tuesday, Jan. 04, 2005 at 8:11 AM mail:

Sangue ed orror
Fame e terror
Regnano sopra le campagne e le città
L'umanità
In altre età
Mai conobbe sì feroci iniquità
Così il fascismo maledetto e scellerato
Ha rovinato
L'umanità
Dal cuore affranto di dolore di chi sussiste ancor
Si leva un grido di speranza e di passion

L'esercito rosso verrà
Ci porterà la libertà
L'esercito rosso è in cammin
Verrà Stalin verrà Stalin
Si vieni o glorioso Stalin
E impicca il fascista assassin
Vederlo impiccar
Qual voluttà
Che importa poi morir

Verrà Stalin
Il gran Stalin
Per giustiziare chi gli innocenti torturò
Incatenò
E trucidò
E la terra in mar di sangue tramutò
Or tutti i morti in coro chiedono vendetta
Una vendetta
Senza pietà
Nessun fascista sfugge al giusto suo destino
L'inesorabile giustizia di Stalin

L'esercito rosso verrà
Ci porterà la libertà
L'esercito rosso è in cammin
Verrà Stalin verrà Stalin
Si vieni o glorioso Stalin
E impicca il fascista assassin
Vederlo impiccar
Qual voluttà
Che importa poi morir

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sull'aria di "mamma" di Luciano Tajoli
by storico Tuesday, Jan. 04, 2005 at 8:15 AM mail:

Lenin e Stalin
Autore: Spartacus Picenus [Raffaele Mario Offidani]
Anno: 1943
Tematica: comunisti -
Quasi un ventennio è passato
Da quando sorge quaggiù
Un genio atteso e adorato
Come un novello Gesù
Ed ogni oppresso cantava
Non lagrimando già più

Lenin la tua dottrina si diffonde e vola
Lenin la tua parola è quella che consola

Il dolce sogno santo
Della gran città del Sole
Che vagheggiava ogni cuore
Tu realizzasti quaggiù

Lenin il più grand'uomo del mondo sei tu
E come il Sole il tuo ideale non si spegne mai più


Piomba la belva fascista
Sopra ogni gran civiltà
L'umanità socialista
Or si accingeva a sbranar
Ma un uomo tutto d'acciaio
Ad aspettarlo era là

Stalin di Stalingrado la leggenda vola
Stalin fermava il mostro la tua forza sola

Gloria sia a te in eterno
Senza la tua grande vittoria
Ritorna indietro la storia
Di due millenni o anche più

Stalin il degno erede del gran Lenin sei tu
Due vostri pari sopra la terra non verranno mai più

Stalin mai più

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la tifoseria della Roma che preferiamo
by storico Tuesday, Jan. 04, 2005 at 8:21 AM mail:

Su comunisti della capitale
Tematica: antifascisti - comunisti -


Su, comunisti della capitale,
è giunto alfine il dì della riscossa,
quando alzeremo sopra al Quirinale
bandiera rossa.

Questa città ribelle e mai domata
dalle rovine e dai bombardamenti;
la guardia rossa suona l'adunata:
tutti presenti.

Vent'anni e più di tirannia fascista,
col carcere, il confino ed il bastone,
non hanno menomato al comunista
la convinzione.

La convinzione di una nuova era
che al mondo porterà la redenzione
e porta scritto sulla sua bandiera:
rivoluzione.

E se la polizia 'n ce lascia pèrde,
e se la polizia 'n ce lascia in pace,
risponderemo sulle barricate
piombo con piombo.

E se cadremo in un fulgor di gloria,
schiacciando borghesia e capitalismo,
neI sangue sorgerà la nuova storia
del comunismo.

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Elevazione
by Carlo Baudelario Tuesday, Jan. 04, 2005 at 12:35 PM mail:

In alto, sugli stagni, sulle valli,
sopra i boschi, oltre i monti, sulle nubi
e sui mari, oltre il sole e oltre l’etere,
al di là dei confini delle sfere
stellate, tu, mio treppiedi, ti muovi
agilmente: dividi la profonda
immensità, come un buon nuotatore
che gode in mezzo alle onde, gaiamente,
con virile e indicibile piacere.
Sfuggi da queste mani
possenti, e nell’aria superiore
vola a purificarci e centra come
un bolide divino e duro il nano
che colma, calvo, le sgretolate gonadi.
Fortunato colui che può con ala
vigorosa lanciarti verso capi
liftati e trapiantati, abbandonando
i vasti affanni ed i dolori, peso
gravante sopra la nebbiosa vita;
colui che lascia andare i suoi treppiedi
come le lodolette verso i cieli,
nel mattino; colui che sulla vita
plana e, sicuro, accende l’entusiasmo
grande dei molti e delle folle mute.

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