BHO!
Lettera aperta sul social forum europeo alle autorità e ai cittadini di Firenze
NON A NOSTRO NOME
Sappiamo della diffusa preoccupazione che nel Forum Sociale Europeo che si terrà fra il 6 e il 10 novembre prossimi, si possano infiltrare degli specialisti della violenza, come è avvenuto a Genova durante le manifestazioni del luglio 2001, anche se questo forum non contiene occasioni di scontro perchè non sono in programma manifestazioni contro nessuna istituzione ufficiale come i G8, la Banca Mondiale o il Fondo Monetario Internazionale.
Quasi tutti coloro che verranno hanno in comune la certezza che le politiche socio-economiche attuali minacciano seriamente il nostro futuro insieme alla vita stessa su questo pianeta sempre più malmesso, e credono che queste politiche debbano essere profondamente cambiate.
Il Forum Sociale Europeo dovrebbe essere condotto nello stesso spirito dei Social Forum internazionali tenuti in Brasile a Porto Alegre, capitale del Rio Grande do Sur. Ricordiamo che in nessuna delle due occasioni vi è stata traccia di violenze.
i responsabili principali delle violenze a Genova, i cosiddetti Black Bloks, non facevano in alcun modo parte del movimento per cui simpatizzano coloro che saranno presenti a Firenze in novembre. Nessuno di noi aveva nemmeno sentito parlare dei Black Bloks prima di Genova. Infatti ancora oggi ignoriamo che cosa esattamente volessero ottenere e pensiamo che soprattutto ci fosse l'intento di screditare ciò che, senza di loro, sarebbe stato un grandissimo evento e un messaggio molto forte proprio perchè totalmente pacifico.
Sappiamo che esistono grossi interessi economici nel mondo a cui farebbe comodo distogliere l'attenzione dell'opinione pubblica dai problemi che ci preoccupano. Perciò chi, durante il forum sociale europeo, facesse atti di violenza a cose o persone sarà oggettivamente un promotore di quei grossi interessi, non dei nostri, e cioè sarà nostro nemico non alleato. Chiunque giustifica in qualsiasi modo la violenza non parla a nostro nome. (Quanti vogliono veramente combattere e modificare la politica delle banche non vanno a sfasciar vetrine, trasferiscono i propri soldi nelle banche etiche.)
Può valere la pena ricordare che anche se c'è una notevole diversità di posizioni fra coloro che hanno partecipato fin qui ai Social Forum, il principale comune denominatore è stato e resta quello di convertire la società dal suo attuale cammino suicida per dirigerla verso un'autonomia molto maggiore delle comunità locali, e verso un'economia che, invece di essere governata da imprese multinazionali incontrollabili e irresponsabili, protette da un mercato unico globale, sia nelle mani di attività economiche piccole e medie, le più congeniali con mercati regionali e locali. Queste attività possono sentirsi veramente parte della società in cui operano e avere per lei un senso di responsabilità, il che sempre meno si può dire delle multinazionali che stanno avviandosi a monopolizzare il mondo.
È certo che si può contare su di noi per fare tutto il possibile, in collaborazione con le pubbliche autorità, affinché il Social Forum Europeo sia un evento pacifico e festoso che possa entrare con fierezza fra quelli memorabili che Firenze ha ospitato.
Dei seguenti firmatari i portavoce ufficiali sono: Helèna Norberg Hodge,
Hanno già aderito:
Vandana Shiva (India), Edward Goldsmith (GB), Simon Retallack (GB), Agnès Bertrand (France), Tiziano Terzani (Florence, Italy), Giannozzo Pucci (Florence, Italy), Bittu Sahgal (India), Ashish Fernandez (India), John Cavanagh (USA), Key Weir (New Zealand), Thierry Jaccaud (France), Rejanae Maria Ludwig (Brazil), Nucleo dos Ecojournalistas do Rio Grande do Sul (Porto Alegre, Brazil), Roberta Coimbra (Brazil), Lisa Sfei Cordeiro (Porto Alegre, Brazil), Jaime Carvalho (Brazil), Helèna Norberg Hodge (Sweden), Mark Ritchie (USA), Jiri Tutter (Greenpeace)
Sono attese le adesioni di:
Franco Cardini, Serge Latouche, Alex Zanotelli, Jeremy Rifkin, Walden Bello, Victor Menotti, Wolfgang Sachs, Josè Bovè, Gianfranco Bologna, Fabrizio Fabbrini, Michele Boato, Gianfranco Zavalloni, Emilio Molinari, Riccardo Petrella, Francois de Ravignan, Jerry Mander, Alfredo Mori, ecc.
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