Dopo gli scontri di Madrid
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Sono forti le polemiche tra l’opinione pubblica e le forze politiche riguardo all’intervento della polizia nella manifestazione contro la guerra svoltasi sabato a Madrid. Nell’occasione la polizia per sedare i disordini, ha attaccato il corteo dei 400.000 con cariche violentissime, sfogando la propria violenza solo contro i manifestanti pacifici. Sui circuiti pubblici passano immagini che non lasciano dubbi sull’operato delle forze dell’ordine: la piu’ forte vede protagonista un celerino che si avvicina a un drappello di persone alle prese con i soccorsi di un giovane uomo ferito, e colpisce alla testa con una manganellata violentissima a sangue freddo una ragazza che faceva parte del drappello dei soccorritori. Le dichiarazioni del ministro degli Interni, ignorano i soprusi commessi, lodano l’operato “professionale” e “proporzionato”della Polizia, e parlano della difficoltà nel distinguere i manifestanti pacifici da quelli violenti, che farebbero parte- sempre secondo Acebes- dei movimenti no-global, dell’estremismo di destra, e nel caso di sabato di ultras del Real Madrid.
Nel frattempo Aznar, continua a parlare dell’intervento spagnolo come di un sostegno per operazioni umanitarie, e confondendosi forse con il suo amico George, saluta militarmente i soldati di guardia al suo elicottero, quando nemmeno il re, in abiti civili, è solito farlo.
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