Appello a Questura e sindacati in vista della manifestazione del Primo Maggio. L’assessore Predolin: chi ha il volto coperto è un potenziale vandalo.
No al volto coperto. Dopo gli atti vandalici compiuti durante il corteo dei centri sociali del 25 Aprile, l’assessore al Commercio Roberto Predolin invita la questura e le organizzazioni sindacali a vigilare affinché nessuno, il Primo Maggio, sfili con passamontagna o con fazzoletti sul viso. «Visto che si tratta di una manifestazione dei lavoratori - osserva Predolin -, il primo atto di rispetto deve essere nei confronti di tutti i lavoratori, compresi quelli del commercio. Bisogna impedire ai manifestanti di sfilare a volto coperto. Presentarsi con il passamontagna o con un fazzoletto sulla faccia vuol dire essere già predisposti a vandalizzare». Per l’assessore un corteo dove tutti mostrino tranquillamente il volto «potrebbe essere un modo per riparare a quanto è successo il 25 Aprile». Intanto i magistrati stanno esaminando i filmati di polizia e vigili relativi alla manifestazione di venerdì scorso, durante la quale sono state rotte alcune vetrine e in corso Buenos Aires, dove hanno sfilato i centri sociali, è stata incendiata un’auto. Due i cortei previsti invece per il Primo Maggio: il primo alle 9.30 da Porta Venezia a piazza Duomo organizzato da Cgil, Cisl e Uil. Il secondo, proposto da centri sociali e sindacati di base, alle 15 da Porta Ticinese a piazza XXIV Maggio.
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