La direttiva McCarthy sancisce il brevetto europeo su software e algoritmi. Il mercato europeo della conoscenza va in pasto alle multinazionali che hanno gia' prenotato la loro fetta.
Il parlamento dell'UE ha approvato
in prima lettura la direttiva europea sui brevetti, che regola a livello UE la
brevettabilitą dei programmi informatici e degli algoritmi. La direttiva
abroga di fatto la convenzione europea sui brevetti di Monaco (1973) che
vietava la brevettabilitą di simile opere, assimilate a forme
di pensiero e non a prodotti industriali.
Contro la "direttiva McCarthy", dal nome della relatrice laburista, si
erano mobilitati numerosi gruppi e movimenti contro i brevetti e per la
libertą di
circolazione dell'informazione e della conoscenza guidati dalla Foundation for a Free Information
Infrastructure (FFII), che hanno dato vita ad una manifestazione ha
anche organizzato una manifestazione
europea il 27 agosto a Bruxelles. La mobilitazione non e' riuscita a
bloccare la direttiva, ma la pressione esercitata ha costretto il
parlamento europeo ad accogliere molti emendamenti della FFII che, se
non cambiano la natura della legge, limitano la portata della direttiva
originale, quasi illimitata.
In particolare e' stata ammessa la
restrizione nella definizione di "applicazione industriale"
di una invenzione attuata per mezzo di computer. In pratica
un semplice programma al computer non potra' essere
brevettato, e' necessaria l'esistenza di una applicazione
che non si limiti all'esecuzione del programma. E' stato
abolito un articolo che sosteneva la brevettabilita' di un
qualunque "invenzione realizzata a mezzo di computer"(!).
Sono state ristrette le condizioni che rendono ammissibile
una invenzione per la brevettabilita', una definizione
dettagliata dovra' essere approntata dalla commissione prima del secondo
passaggio al parlamento europeo. E' stato anche accettato un
emendamento che ammette l'utilizzo di tecnologie brevettate
senza autorizzazione o pagamenti, se fatto al fine di
assicurare la interoperabilita' tra sistemi operativi e
software.
Pur nell'ambito di una legge pessima si tratta
comunque di risultati non indifferenti, ottenuti con una
azione di "lobbying" come non si vedeva da molto tempo a
questa parte. Dalle
trascrizioni della seduta del parlamento si vede come
la voce dei manifestanti sia arrivata fin nelle ovattate
stanza di bruxelles. Sul sito
della comunita' europea e' possibile anche vedere lo
streaming della seduta in formato real player (andare su
"tuesday" e selezionare la seduta delle " 09h43'22''").
Pare che sia scongiurato il pericolo di vedere tra poco
brevettato lo lo shopping one-click
usato per esempio su amazon.com o la barra
di avanzamento e la clessidra (per gli utenti windows) o
l'orologietto (per gli utenti linux) che indicano lo stato
di avanzamento durante l'esecuzione di un programma.
Va ricordato che negli anni passati piu' di ventimila brevetti erano
gia' stati richiesti allo European Patent Office, in barba alla
moratoria allora valida. Il 4 ottobre una grande manifestazione a Roma
contestera' il vertice UE di Roma, in cui i leader europei presenteranno la
loro Costituzione a trecento milioni di sudditi. La direttiva sul brevetto
europeo e' un motivo in piu' per opporsi a questa Europa.
www.e-laser.org/htm/news.asp?idNews=276
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